DIEGO GASTALDI OSPITE A “DA NOI… A RUOTA LIBERA”

Diego Gastaldi sarà ospite questo pomeriggio della quinta puntata stagionale di “Da noi… a ruota libera”, il talk show condotto su Rai 1 ogni domenica (a partire dalle ore 17.20) da Francesca Fialdini e in cui le varie celebrità si raccontano a cuore aperto, parlando non solo della propria dimensione pubblica ma pure di quella più intima e meno conosciuta. E nell’appuntamento odierno ci sarà spazio anche per l’ex atleta paralimpico classe 1984 che, dopo aver perso l’uso delle gambe a seguito di un incidente, ha scelto di cominciare a girare il mondo da solo a bordo di un camper progettato e poi costruito appositamente in base alle proprie esigenze.



Ma cosa sappiamo di Diego Gastaldi e della sua storia? In attesa di seguire la sua intervista con la padrona di casa del programma di Rai 1, possiamo ricordare come già il 38enne originario della Sardegna ma cresciuto a Velletri sia da tempo noto al grande pubblico non solo per via dell’attenzione dedicata dalla stampa alla sua vicenda e alla sua tenacia ma anche perché ha partecipato nel 2022 a “Tú sí que vales”, arrivando pure in finale al talent show e mostrando a tutti il progetto di camper a cui abbiamo accennato sopra. Vittima di un incidente stradale nel 2011, Gastaldi fa parte di coloro che, come Alex Zanardi (a cui è legato dalla comune appartenenza al Team ‘Obiettivo 3’ e dedicato ai soggetti con disabilità), non si è perso d’animo, dedicandosi negli anni ai 100, 200, 400 e 800 metri in carrozzina, il canottaggio e il tiro con la carabina.



GASTALDI: “PUNTO DI RIFERIMENTO? NO, ANZI E’ GRAZIE ALLA DISABILITA’ CHE…”

Appassionato fin da piccolo al mondo dello sport, dopo aver praticato anche atletica leggera a livello agonistico oltre alle arti marziali, Diego Gastaldi aveva visto stravolto la propria vita dodici anni fa, nell’agosto del 2011, a causa di un incidente stradale che gli aveva causato una lesione midollare e costretto alla sedia a rotelle. Ma tra i suoi più grandi successi non vanno annoverate solo le medaglie agli Europei del 2018 a Berlino ma l’essere diventato un punto di riferimento per migliaia di persone affette da disabilità e per aver mostrato col suo progetto di camper che non esistono limiti. “A un certo punto ci serviva qualcosa per andare oltre, ed è la ragione per cui ho costruito questo furgone. È il messaggio che noi vogliamo mandare a tutti i ragazzi che hanno avuto un incidente da poco, perché i primi anni sono tremendi: dare un esempio alle persone” aveva raccontato durare la sua esperienza del talent show in onda sulle reti Mediaset.



“Tutto quello che fanno i disabili in Italia è considerato speciale: basta forzature”: intervistato sul tema, tempo fa Diego Gastaldi aveva spiegato al quotidiano ‘la Repubblica’ il motivo per cui lui, tuttavia, non ha mai amato essere definito un esempio: “Per tutti io sono un grandissimo atleta, un campione. C’è gente che mi ferma (…) e mi dice che sono un punto di riferimento. Ma in realtà sono un ragazzo normale, che grazie e a causa della disabilità ha avuto l’opportunità di partecipare a eventi speciali, come le Paralimpiadi”. Non solo: parlando della propria storia in una intervista concessa a TheWom, il 38enne ha raccontato che costruire il camper è stata una sfida enorme: “La difficoltà maggiore era nel ‘come’ costruirlo (…) Ho avuto un supporto da una macchina che mi ha messo in piedi bloccandomi le ginocchia ma che mi ha portato ad avere forte mal di schiena per giorni interi”. E sul senso di libertà dato dal viaggiare per il mondo in camper: “Io ad esempio non resisterei otto ore al giorno in ufficio! A rendere il tutto più avventuroso, perché il mio obiettivo è andare oltre e non restare sul camper, ci pensa la mia handbike con la quale posso pedalare. (…) Non voglio solo guardare il mare, voglio proprio esplorarlo!”.