Si torna a parlare del dramma di Vicenza a Ore 14: nei giorni scorsi il 25enne Diego Gugole di Chiampo ha ucciso il padre Sergio e la madre Lorenza Zanin rispettivamente di 62 e 59 anni. Il motivo? Voleva impossessarsi dei loro risparmi di circa 800 mila euro dal momento che “non avevo voglia di lavorare”. E’ quanto emerso dalla sua confessione avvenuta nella giornata di ieri. “Per me erano brave persone, che ci si trovava in giro e si chiacchierava. Anche lui per me… non capisco cosa sia accaduto”, ha commentato un vicino di casa della famiglia Gugole. L’uomo ai microfoni di Ore 14 ha spiegato di non aver udito gli spari: “Mi sono accorto verso le 10 quando sono arrivati i carabinieri, pompieri, di tutto…”.



Alla domanda se per caso ci fossero stati in passato dei litigi, il vicino ha commentato: “Andavano a messa tutti e tre insieme. Era una famiglia che non aveva mai avuto un litigio. Eravamo amici sia con il papà e la mamma ma anche con lui. La settimana scorsa era qui e gli ho chiesto se non andasse a lavorare. Mi ha detto ‘ho cambiato turno, vado di pomeriggio’. Mai visti litigare, mai visto ubriaco, mai visto drogato… veramente non riesco a capire”.



Diego Gugole uccide genitori, Bruzzone “come Pietro Maso”

Un appartamento ed una casa nuova: era questo l’obiettivo Diego Gugole per il quale ha deciso di mettere in atto il suo piano criminale, uccidendo entrambi i genitori. “Lui lo progettava da più di un mese”, ha commentato la dottoressa Roberta Bruzzone, in collegamento con la trasmissione di Rai2. “Immediatamente dopo aver assassinato il padre ha fatto un versamento da 16 mila euro su un altro conto per portare ulteriore somma di acconto all’abitazione che nel frattempo sempre nel famoso mese di progettazione aveva scelto”, ha aggiunto la criminologa.



A detta della Bruzzone, “tutto si può dire ma qui c’è piena lucidità, ferocia, immaturità e estrema e completa assenza di empatia. Mi ricorda molto la storia di Pietro Maso, anche se lui fu un po’ più organizzato nella parta esecutiva ed aveva più volte tentato di uccidere i genitori anche precedentemente”. Anche Maso fu esaminato a livello psichiatrico facendo emergere una personalità “profondamente immatura, profondamente narcisistica, era tra l’altro il figlio prediletto. Credo che lo scenario sia lo stesso, non scomoderei la follia né tantomeno il raptus”, ha aggiunto la Bruzzone.