La svolta green potrebbe comportare una stangata sul diesel. Questo quanto emerge da uno studio de Il Sole 24 Ore: il gasolio potrebbe arrivare a costare di più della benzina, Ministero dell’Ambiente al lavoro per istituire accise più alte. Il quotidiano rivela che il ministero guidato da Costa ha lanciato una consultazione web per sapere se piace l’idea di cancellare il divario fiscale tra diesel e benzina, una svolta legata a tutelare l’ecosistema che però ha delle controindicazioni degne di nota dal punto di vista economico. Lo studio di Francesco Ramella mette in rilievo che in tal modo gli italiani arriverebbero a pagare ogni anno al Fisco ben 5 miliardi di euro in più…
STANGATA DIESEL: MINISTERO DELL’AMBIENTE STUDIA NUOVE ACCISE
La consultazione web è attiva entro il 27 agosto 2020 e il ministro Sergio Costa si è detto orgoglioso: «Comincia oggi il percorso per abbandonare finalmente i sussidi ambientalmente dannosi e poter cominciare la stagione dei sussidi ambientalmente favorevoli». La commissione guidata da Pier Luigi Petrillo ha messo nel mirino una serie di sussidi di Stato da eliminare, a partire dall’accisa della benzina più alta del gasolio. Ma non solo: come evidenzia Il Sole 24 Ore, sul taccuino ci sono anche il prelievo fiscale meno penalizzante sul metano usato nelle trivellazioni dei giacimenti (0,27 milioni), sui combustibili usati per estrarre magnesio dal mare, su carburanti e combustibili delle forze armate, sui lubrificanti per lavorare la gomma, sul metano per usi industriali con consumi oltre 1,2 milioni di metri cubi l’anno e sul Gpl per usi industriali. E Il Giornale spiega che la stangata sul gasolio sarebbe graduale, con rincari di 11 centesimi al litro dal 2021 al 2030.