La Commissione Europea ha promosso, sui social, un’alimentazione a base di grillo, locuste e tarme. Su Twitter, è stato infatti “sponsorizzato” il nuovo regime alimentare che molto presto verrà adottato anche in Europa. Come si legge nel tweet: “Che si tratti di uno spuntino o di un ingrediente alimentare, sapevi che attualmente ci sono tre insetti autorizzati nel “nuovo cibo” dell’UE? Il “grillo domestico”, il “verme della farina gialla” e il “locus migratorio” sono i tre tipi di insetti autorizzati come “nuovo cibo” nel mercato dell’UE”.



“Gli insetti contengono un alto contenuto di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali e possono facilitare il passaggio a diete sane e sostenibili” prosegue la Commissione Europea, condividendo le linee guida della FAO. Mangiare insetti, ha sottolineato la Commissione stessa, è sicuro e non ha alcun danno per la salute umana. Dunque, questi tre tipi di cibo – grilli, locuste e tarme – sono quelli consentiti dall’Unione Europea e la Commissione ne ha approfittato per ricordarlo, scatenando però proteste e polemiche da parte di politici e non soltanto.



Dieta a base di grilli promossa dall’UE: le polemiche

Non sono mancate le polemiche dopo il Tweet della Commissione Europea che ha promosso un’alimentazione a base di insetti. La dieta di grilli, locuste e tarme non ha convinto un’ampia parte politica. “Da venerdì su Twitter la Commissione Europea celebra l’ok al consumo alimentare del grillo domestico, della tarma della farina gialla e della locusta migratoria anche in Europa. Un tweet di entusiasmo rispetto all’immissione sul mercato di questi insetti che ci ritroveremo utilizzabili per intero, essiccati, come snack o in forma di farina, per cui occhio all’etichetta” ha dichiarato l’europarlamentare leghista Alessandro Panza.



E ancora, il leghista ha proseguito: “La Commissione Europea, invece di preoccuparsi di tutelare le aziende dell’agro-alimentare italiano ed europee (viste anche le proteste degli allevatori olandesi), invece di difendere la produzione europea devastata da siccità, incendi, dall’incremento del costo dell’energia e delle materie prime, ci propina l’ennesima euro-fregatura spacciandoci come salutare, moderno e civile il consumo di insetti”.