Si è parlato di diete e regimi alimentari ieri sera in occasione della diretta della nuova puntata di Zona Bianca, talk di politica e attualità in onda su Rete 4 e condotta da Giuseppe Brindisi, ed in particolare della dieta chetogenica. Come sottolineato dallo show Mediaset, si basa su dei cosiddetti macronutrienti, leggasi 70 per cento grassi, 25 per cento proteine e 5 per cento carboidrati. Gli alimenti che si possono mangiare sono burro, formaggio, uovo, yogurt e salmone, mentre non si possono mangiare pizza, pasta, pane, dolci e frutta. Il nutrizionista in studio, Giorgio Calabrese, la presenta così: “Un po’ di precisazioni, la dieta chetogenica è validata scientificamente, nasce per il trattamento di patologie, una dieta che trova molto riscontro nelle patologie come i bambini epilettici ma anche soggetti con endometriosi, fibromialgia, quindi ha una validità scientifica”.
Patrizia Groppelli, presente in studio a Zona Bianca, si domanda: “No alla pizza, no alla pasta, no ai dolci… ma che tristezza! Poi siamo tutti tristi se facciamo una cosa del genere”. Il medico replica: “Sono d’accordo ma ci tenevo a dire che abbiamo visto una schermata, dove non deve essere equiparata la dieta chetogenica alle diete fasulle, come la dieta della patata, del ghiaccio. Io non vendo prodotti – ha poi specificato – aiuto le persone a migliorare il proprio stile di vita”.
DIETA CHETOGENICA: DALLA COLAZIONE ALLA CENA, COSA MANGIARE
Quindi ha proposto una giornata ideale per chi segue la dieta chetogenica: a colazione una tazza di te, un vasetto di yogurt greco intero e 10 grammi di nocciole, a pranzo invece orata o merluzzo, stracchino, mozzarella o pollo, con l’aggiunta di verdure e mezzo cucchiaio di olio d’oliva.
A merenda a scelta si possono mangiare noci, grana, cioccolato fondente oppure olive, e infine la cena, a scelta fra coniglio, uova, maiale, calamari, salmone con verdure più un cucchiaio e mezzo di olio extra vergine d’oliva. “Questa è la mia dieta – ha ripreso la parola il nutrizionista – non la consiglio come stile di vita, la usiamo per ridurre patologie come lo stato infiammatorio, dovuto alla riduzione di glicemia e insulina che a catena provocano infiammazione all’interno del nostro organismo”.