La dieta dei bambini va diversificata al più presto per evitare le allergie. A dirlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Inrae in collaborazione con il Centro di Ricerca in Epidemiologia e Statistica (Cress), INED e l’Ospedale Universitario di Nancy e pubblicato sulla rivista Allergy. I risultati della ricerca, come riportato da Le Figaro, confermano le raccomandazioni emesse da Public Health France nel 2021, che invitano le famiglie a introdurre tutti i gruppi di alimenti tra i 4 e i 6 mesi, comprese le proteine animali (uova, pesce, latte) e vegetali (grano e arachidi).



I ricercatori hanno analizzato le abitudini alimentari di oltre 6.600 bambini a partire dai 2 mesi di età, che non avevano mai mostrato problemi alimentari, per comprendere quali gruppi di cibi potenzialmente allergenici avessero consumato prima dei 10 mesi. È emerso che solo il 62% di loro aveva iniziato una corretta diversificazione alimentare tra i 4 e i 6 mesi. Successivamente gli esperti hanno verificato quanti, all’età di 5 anni, avevano sviluppato un’allergia. “Abbiamo stimato il rischio in base all’età di introduzione degli alimenti allergenici”, ha spiegato Blandine de Lauzon-Guillain, direttrice dell’Epidemiology and Statistics Research Centro della Sorbona e coautrice dello studio.



Dieta dei bambini va diversificata presto per evitare allergie: lo studio

È emerso che i bambini che non erano stati esposti ad almeno due dei gruppi di allergeni prima dei 10 mesi avevano un rischio doppio di sviluppare allergie alimentari fino all’età di 5 anni. Il fenomeno riguardava circa un bambino su dieci. “Questo risultato è problematico, perché dimostra che ritardare l’introduzione di alcuni gruppi di alimenti è potenzialmente dannoso”, ha commenta Jocelyne Just, professoressa emerita e pneumologa-allergologa all’American Hospital di Parigi. I piccoli pazienti possono andare infatti incontro non soltanto a disturbi digestivi, bensì anche ad asma, angioedema ed eczema. “Se l’allergia è lieve, può essere reversibile grazie alla desensibilizzazione, che consiste nella reintroduzione nell’alimento di dosi crescenti dell’allergene in questione. Ma ciò generalmente riguarda solo le proteine ​​animali”.



È per questo motivo che adesso la comunità scientifica in Francia non ha dubbi. “La dieta dei bambini va diversificata precocemente, perché l’introduzione degli alimenti rappresenta un modo per prevenire il rischio di allergie. È importante informare i genitori meglio su queste raccomandazioni, che al momento rimangono troppo poco conosciute”, hanno concluso gli esperti.