La dieta di uno sportivo deve essere ovviamente differente rispetto a quello di una persona che nella vita non si allena tutti i giorni o quasi. In Italia, dati 2022, sono quasi 20 milioni le persone che praticano sport in maniera continuativa e a loro ha dedicato la propria attenzione il professor Piretta dell’università Campusbiomedico di Roma.



Il gastroenterologo e nutrizionista si è soffermato sul cibo adatto ad uno sportivo quindi la dieta che lo stesso dovrebbe seguire, che deve essere prima di tutto ricca di Vitamine B, ma anche di sali minerali e di proteine, apporti fondamentali per i muscoli, le “parti” del nostro corpo che sono maggiormente sotto stress durante un allenamento o un’attività agonistica. A riguardo viene sottolineata l’importanza della bresaola, uno degli affettati ritenuti notoriamente più “magri” fra quelli in circolazione e proprio per questo assolutamente consigliati dai medici specialisti, anche se ovviamente nelle giuste quantità. La bresaola è preziosa in quanto ricca di proteine e ottima per il sistema immunitario proprio per la sua presenza di vitima B, ma anche di selenio e zinco.



DIETA E BRESAOLA, IMPORTANTE PER I MUSCOLI E NON SOLO

La cosa certa è che sport-dieta sana è un binomio radicato, tenendo conto che, come si legge su Il Messaggero, l’85,5% degli italiani che pratica sport segue un preciso schema alimentare, a cominciare dal cibarsi prevalentemente di quegli alimenti storicamente ricchi di vitamine, proteine e sali minerali.

L’obiettivo principale è quello di assumere quei prodotti che favoriscono la crescita muscolare, ma in generale si segue questa particolare dieta anche per migliorare il sistema metabolico e immunitario. Tornando alla bresaola della Valtellina, sempre il prof Piretta sottolinea come sia perfetta per gli sportivi in quanto permette di “nutrire” al meglio le fibre muscolari, ed inoltre è considerato un “integratore” naturale, con solo 1 grammo di grassi su 50 grammi di prodotto.



DIETA E BRESAOLA: L’IMPORTANZA DEI COMPOSTI BIOATTIVI

Fra gli aspetti che molti ignorano, il fatto che al suo interno vi si trovano anche composti bioattivi, che fanno da antiossidanti nei confronti dei radicali liberi, quelli che storicamente vengono considerati i grandi nemici del nostro DNA, nonché alla base di alcune gravi malattie degenerative. Ma quanta bresaola andrebbe mangiata ogni settimana? Dipende (sempre con riferimento agli sportivi), al tipo di attività che una persona svolge. La dose massima dovrebbe essere di massimo 2 grammi per ogni chilo del proprio corpo, ma è un consiglio rivolto a chi pratica attività fisica molto intensa.

La media resta comunque quella di un etto di bresaola a settimana, mentre chi ha bisogno di maggior apporto proteico potrebbe anche aumentare ad 120-140 grammi ogni sette giorni. Non va infine dimenticato che la bresaola è particolarmente consigliata nella dieta in quanto altamente digeribile, di conseguenza non si corre il rischio di creare un peso sullo stomaco qualora aveste un po’ di problemi nella digestione. Inoltre, altra cosa che forse molti sottovalutano, è molto saziante, di conseguenza bastano pochi grammi per riempire il classico “buco” mattutino o pomeridiano.