Uno Mattina si è dedicato stamane alla Dieta Mediterranea e all’importanza della piramide alimentare. In studio vi era il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato: “Sinonimo di salute e longevità, una dieta equilibrata, ci consente di stare bene e ci permette di essere uno dei paesi più longevi al mondo. Serve uno stile di vita corretto che parte proprio dalla tavola”. Sulla stagionalità e la sostenibilità: “Sono fondamentali – prosegue Gemmato – i prodotti stagionali sono a filiera corta a km 0, ci raccontano di cibo sano, assumere questi alimenti 5 volte al giorno consente di aderire pienamente alla dieta mediterranea, ed ha un risvolto anche di carattere economico. Se ci si ammala e ci si ospedalizza si costa per il sistema sanitario pubblico, il tema è prevenire e con la dieta Mediterranea si prevengono tante patologie”.
E ancora: “E’ stato dimostrato scientificamente che alcune patologie come il diabete, alcuni tumori, sono preveniti dalla dieta mediterranea, grazie ad esempio ai polifenoli, e penso all’olio extra vergine di oliva. E’ un unicum quello che noi abbiamo, una fortuna, un tesoro nascosto che le nostre nonne ci hanno tramandato nella misura in cui si parla di cultura ma anche di stare bene”.
DIETA MEDITERRANEA, GEMMATO: “IL 15 APRILE LA CELEBREREMO”
E’ fondamentale che anche i giovani imparino a mangiare sano seguendo la dieta mediterranea: “Sarebbe importante che un’ora alla settimana nelle scuole vi fosse un’educazione sugli stili di vita corretti e soprattutto sugli stili alimentari. L’insorgenza dell’obesità è èpurtroppo un tema, noi dobbiamo invertire questa tendenza per rendere sostenibile il nostro sistema sanitario e far star bene gli italiani”.
Il 15 aprile il ministero della salute celebra la giornata del Made in Italy, istituita nel 2023 con un evento nel Cilento dove è nata la dieta Mediterranea: “Celebriamo nel giorno del Made in Italy con un grosso convengo, ricordando anche la figura dello scienziato americano Ancel Keys che è venuto in Italia ed ha scoperto la potenza dei nostri alimenti. Si chiedeva perchè non vi fossero malattie cardiovascolari in zona ed ha capito quale fosse l’impatto alimentari su determinate patologie. Faremo una visita al museo e poi avremo un convegno scientifico”.