La pratica del digiuno è sempre più diffusa alla luce dei suoi benefici, evidenziati da numerosi studi. Il professor Walter Longo, docente di biogerontologia e direttore, a Los Angeles, dell’istituto di Longevità dell’Università della California, è fra i massimi conoscitori di questa “pratica” al mondo, e stamane è stato presente negli studi di Uno Mattina. “Digiunare fa bene o no? Entrambe le cose – esordisce longo – ci sono tipi di digiuno che fanno bene e altri fanno male. Saltare colazione, ad esempio, è associato a una serie di problemi, come una vita più corta, malattie cardiovascolari… bisogna fare colazione e mangiare più o meno 12 ore al giorno, questo è associato in genere ad effetti positivi. In America si mangia oggi per 15 ore al giorno e questo è associato ad effetti negativi. Bisognerebbe mangiare per 12 ore e digiunare per 12 ore”.
Quindi Longo, incalzato dai conduttori, ha proseguito: “Mangiare più a pranzo e meno a cena è un’ottima regola e la scienza conferma che questo è il modo migliore di procedere, ovvio che dipende dalle fasi di età, gli anziani spesso fanno fatica a mangiare cene ipercaloriche, e quindi l’anziano tende a fare una cena molto più leggera”. Attraverso l’introduzione del digiuno, o meglio, di un semi-digiuno, ogni 3 o 4 mesi,
“Abbiamo visto riduzione del colesterolo, diabetici che tornavano ad avere una glicemia normale, riduzione del grasso addominale”.
LA PRATICA DEL DIGIUNO: “IN ITALIA STA CRESCENDO L’OBESITA’…”
Una pratica che si sta diffondendo sempre di più anche perchè in Italia sta aumentando il problema dell’obesità: “I nostri nonni non avevano i problemi che abbiamo adesso. Il 50% degli italiani è in sovrappeso, una cosa inesistente 50 o 60 anni fa. I nostri nonni per necessità, non avevano abbastanza cibo e poi facevano tanto esercizio ed avevano un peso normale, Adesso abbiamo addirittura negli Usa il 72% popolazione obesa e l’Italia si sta portando su quei livelli soprattutto fra i bambini”.
Ma in cosa consiste una dieta a digiuno? “E’ una dieta a digiuno vegana molto sana e che fa rispondere l’organismo come se non ci fosse nessun nutriente nel sistema. La dieta a digiuno ha 1.100 calorie al primo giorno, poi scende a 800, l’idea è quella di non mettere a rischio la persona. Questa è una dieta per le persone normale poi ci sono quelle per i pazienti oncologici e via dicendo. a Genova stiamo testando una dieta per i malati di Alzheimer da 1.400 calorie perchè si tratta di pazienti anziani”. C’è qualcuno a cui è sconsigliata questa dieta? “A chiunque under 18 o over 70, a chi pesa troppo poco, a chi è anoressico e chiunque abbia delle patologie, in quel caso bisognerebbe andare a parlare con il medico”.