Nel suo recente libro ‘Buono e bene a volte avviene‘ il dottor Alberto Laffranchi ha ragionato sugli effetti – ovviamente negativi, ma ci arriveremo – di una dieta ricca di zuccheri sulla salute umana, suggerendo anche alcune alternative comode che si possono introdurre per sostituire il più classico e diffuso tra i dolcificanti: a darci un’idea generale delle indicazioni del medico – esperto in radiologia e per anni al servizio dell’Istituto nazionale dei tumori milanesi – è il quotidiano il Corriere che ha interpellato direttamente Laffranchi per capire gli effetti di quello che potremmo considerare un vero e proprio nemico della salute.
Infatti, chi tende a seguire una dieta che prevede ampie quantità di zuccheri – come la classica bustina nel caffè, biscotti iper processati a colazione e qualche dolcetto di troppo dopo i pasti – rischia di compromettere “il meccanismo che regola l’equilibrio tra insulina e glicemia” dato che la prima viene stimolata in modo eccessivo al crescere della seconda ottenendo – al contempo – il duplice effetto di stimolare la fame per una seconda volta. Non solo, perché Laffranchi ricorda anche che troppi zuccheri possono avere una sorta di effetto “euforico” sul cervello che dura pochissimi secondi e ci induce (quasi come una droga molto blanda) a desiderarne altri.
Il dottor Laffranchi: “Alcuni segnali ci fanno capire che nella nostra dieta ci sono troppi zuccheri”
Ma non è tutto, perché oltre agli effetti a breve termine di una dieta che prevede ampie quantità di zucchero ce ne sono anche altri a lungo termine che (di fatto) sono ben più gravi: è il caso – spiega sempre il dottore – del rischio aumento di “soffrire di obesità o altre malattie croniche”, senza dimenticare ovviamente il “diabete di tipo 2” e anche il gonfiore addominale dovuto al fatto che gli zuccheri infiammano “l’intestino [perché] nutrono la flora batterica patogena” che – a sua volta – attacca e i batteri buoni normalmente presenti al suo interno.
Fortunatamente – continua Laffranchi – esistono diversi segnali che il nostro corpo manda per farci capire che stiamo assumendo troppi zuccheri a partire dalla classica coppia di “acne e carie“, seguita dalla già citata “euforia da zucchero” (che grosso modo è l’insaziabile desiderio di mangiare alimenti zuccherini), passando anche per segnali più gravi come gli “sbalzi d’umore“, i primi segni dell’obesità e – addirittura – “difficoltà a dormire e variazioni nel gusto”.
Quando il corpo ci avvisa, il consiglio di Laffranchi è quello di prendere una pausa completa dallo zucchero, introducendo una dieta in cui per almeno 15 giorni ci si astiene completamente – ma mangiando regolarmente – da alimenti molto zuccherati (come i dolci, le bibite, il butto e tutti i suoi simili) per poi reintrodurli progressivamente e – soprattutto – consapevolmente dal 16esimo giorno; mentre a chi proprio non riesce a rinunciarvi consiglia di utilizzare dei sostituti come il miele – specialmente se “grezzo” e non processato -, la Stevia naturale e gli sciroppi d’agave o acero.