Una delle concause dell’attuale guerra in Ucraina può essere individuata nell’esercitazione Nato di fine luglio 2021 fatta in Georgia. Come scrivevo nel novembre 2021, sia le truppe georgiane che statunitensi erano impegnate in un’esercitazione aerea congiunta nella base militare di Vaziani, vicino a Tbilisi.
Di fronte a questa esercitazione Mosca aveva messo in evidenza che avrebbe posto in essere le adeguate contromisure. A tale proposito il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko aveva annunciato che Mosca avrebbe preso tutte le misure necessarie per garantire i suoi interessi. Infatti Grushko ha sottolineato che il numero di esercitazioni della Nato è effettivamente aumentato negli ultimi anni” ha detto Grushko. “Considerando la pianificazione militare generale della Nato, che è sempre più focalizzata a scongiurare la cosiddetta minaccia dall’est, tali esercitazioni non possono che causare la nostra legittima preoccupazione”.
“Naturalmente – ha concluso – le stiamo seguendo da vicino (le esercitazioni Agile Spirit della Nato in Georgia, ndr) e prenderemo tutte le misure necessarie, compresi gli sforzi tecnico-militari, per proteggere in modo affidabile i nostri interessi”.
Un monito analogo giunse dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale (29 luglio) Mosca avrebbe intrapreso qualsiasi “contromisura” nel caso in cui lo avrebbe ritenuto necessario. Lo stesso Vladimir Putin, aveva più volte sottolineato come la crescente presenza della Nato nell’Europa dell’Est non fosse accettabile. Inoltre la partecipazione dell’Azerbaijan rappresenta per Mosca una ulteriore provocazione, perché dimostra quanto la Nato “operi vicino e a contatto” con il confine russo.
Quale conclusione possiamo allora trarre in termini geopolitici?
Una delle cause dell’attuale conflitto in Ucraina va quindi ricercata nelle esercitazioni della Nato ai confini della Russia e sopratutto nella progressiva graduale allargamento dell’Alleanza. In un articolo sul Times del 1998 George Kennan disse: “Penso che sia l’inizio di una nuova guerra fredda. Penso che i russi reagiranno gradualmente in modo piuttosto negativo e ciò influenzerà le loro politiche. Penso che sia un tragico errore. Non c’era alcun motivo per questo. Nessuno stava minacciando nessun altro. Questa espansione farebbe rivoltare nelle loro tombe i padri fondatori di questo paese. Siamo nella Nato per proteggere tutta una serie di Paesi, anche se non abbiamo né le risorse né l’intenzione di farlo in modo serio”.
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