L’onorevole di Forza Italia aveva una voglia matta di raccontare la telefonata con Berlusconi, e lo ha fatto sotto l’ombrellone, lieto di poter narrare a ospiti e familiari le confidenze del Presidente sulla serata di ieri con Salvini. Peccato che gli ombrelloni di agosto siano vicini vicini, troppo perché il bagnante attiguo resista alla tentazione di registrare tutto, e passare la notizia al vecchio Cappa, lontano dal mare ma con radio serva sempre accesa.



Ed eccoci qua a raccontare l’incontro di Berlusconi e Salvini come se l’avessimo sentito da Silvione in persona.

“Il Presidente è entusiasta”, dice l’onorevole parlante, “Salvini vuole la federazione perché ha una paura matta della Meloni, e in cambio dei voti di Forza Italia ha preso impegno solenne per il Quirinale”. Eccola la vera spiegazione dell’abbraccio di Silvio con Matteo: il sogno segreto dell’elezione al Quirinale pare di colpo più vicino. E l’onorevole si è divertito a seminare sospetti: “Vuol vedere Presidente che Salvini alla fine si fa convincere da Renzi a votare Casini?”.



La risposta di Berlusconi è stata tranciante: “Io, lo sai, al Quirinale non ci tengo” e qui l’onorevole sottolinea la bugia con un roteare di mani che quasi circonda l’ombrellone, “ma Casini non esiste, Matteo mi ha detto che l’ha incontrato, ma hanno solo gettato le basi di una candidatura di Casini con noi alle prossime elezioni politiche, ma come senatore, a Casini quello interessa, farsi l’undicesima legislatura”.

A questo punto l’onorevole si è fatto coraggio e ha chiesto al Presidente che speranze ci fossero anche per lui, che di legislature ne ha appena un paio alle spalle: “Tranquillo, amico mio”, lo ha rassicurato Silvio, “abbiamo già chiuso le candidature in base a un algoritmo”.



L’onorevole si è spaventato, ha pensato a una diavoleria di quelle della piattaforma di Casaleggio. E invece no, Silvione lo ha rassicurato: “In base a un algoritmo concordato avremo candidature calcolate sulla media di tutte le elezioni dal 2018 in poi, più una quota di candidature sulla parte di lista che diverrà eleggibile con l’incremento dato dal trascinamento dell’unificazione”.

Chiacchiere, ma ben dette, e soprattutto adatte ad allietare la vacanza dell’onorevole, che si è già sentito rieletto e ha spifferato anche altri particolari delle confidenze berlusconiane.

Ad esempio, pare che Salvini si sia molto lamentato dei ministri forzisti, poco disciplinati rispetto alla sua leadership, e Silvio avrebbe abbozzato, difendendo energicamente il trio di ministri azzurri. Ma l’onorevole spiega al popolo dell’ombrellone che lui a questa difesa non troppo ci crede: “Alla fine Berlusconi ha detto che salverà noi deputati più giovani, e promuoverà figure nuove della società civile, come nella prima Forza Italia. E su questo Salvini è d’accordo”.

L’onorevole si accomoda tutto felice sotto l’ombrellone, ignaro di aver consegnato al crudele cronista la cronaca registrata del colloquio politico dell’estate.

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