La differenza tra rottamazione e saldo e stralcio è importante da comprendere poiché moltissimi italiani spesso utilizzano questi termini confondendo il significato. Si tratta di due misure che permettono al cittadino di poter estinguere i suoi debiti ma in una forma differente.

In Italia è possibile cancellare i debiti in diversi modi. Alcuni ricorrono al condono, altri alla rottamazione Quater e chi ancora al saldo e stralcio. Ma qual è la differenza tra questi metodi? E cosa cambia nei confronti del legislatore e degli enti interpellati?



Differenza tra rottamazione e saldo e stralcio: come funzionano?

La differenza tra rottamazione e saldo e stralcio è significativa. Nel caso della rottamazione delle cartelle ad esempio, l’iter del Legislatore può prevedere diverse soluzioni ma mai l’estinzione totale del debito (può omettere al massimo gli interessi passivi e le sanzioni).



Con il saldo e stralcio invece, l’obiettivo è provvedere all’abolizione totale (o almeno una buona parte) dei debito o del debito accumulato e che non riesce a più a pagare.

La rottamazione delle cartelle

La rottamazione quater consente di ridurre il costo totale di alcuni debiti. La procedura non è automatica e il soggetto debitore dev’essere in grado di inviare la domanda entro un certo limite di tempo (che può dipendere da caso a caso).

Con la rottamazione il debitore avrà sempre a sue spese il capitale da dover versare obbligatoriamente e alcuni costi accessori (come ad esempio le spese legali ed eventuali azioni esecutive) ma privi di:



  1. Multe di natura amministrativa;
  2. La commissione percepita dall’ente a cui spetta riscuotere il credito;
  3. Interessi di mora.

Saldo e stralcio

La principale differenza con la rottamazione sta nella possibilità di poter utilizzare il saldo e stralcio per annullare completamente le cartelle da sanare.

Questo però non implica che ciò è possibile sempre e soprattutto l’inclusione di qualunque debito, infatti restano escluse quelle somme che derivano dal recupero:

  • Proveniente da aiuti forniti dallo Stato;
  • Somme richieste dalla Corte dei Conti;
  • Sanzioni, ammende e multe afflitte per delle sentenze penali di condanna;
  • IVA da importazione;
  • Risorse provenienti dall’UE.

Tra il saldo e stralcio e la rottamazione delle cartelle è evidente che la prima ha un vantaggio in più: poter – almeno potenzialmente – cancellare l’intero debito. Lo svantaggio è di non poter applicare la procedura a tutti i debiti e neanche la facilità con cui applicarlo.