Siamo abituati a considerare la dieta come un sacrificio dai piaceri della tavola. Nell’ideologia tradizionale infatti per perdere peso ci si concentra sulla diminuzione della quantità di cibo da consumare o su un minore apporto di calorie. Un recente studio invece dimostra l’efficacia del digiuno intermittente, e sempre più persone sembrano propense a seguire questo trend, vip e non solo.



La ricerca, come riporta il Daily Mail, è stata pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine, e lo studio è stato condotto in Inghilterra, dove il 26% della popolazione soffre di problemi di obesità, e il 38% è in sovrappeso. Il problema è quindi piuttosto diffuso. Se questa dieta davvero funzionasse, come sembra, potrebbe ridurre drasticamente il fenomeno. Il digiuno intermittente infatti consisterebbe nel mangiare ogni 8 ore, senza considerare il conteggio delle calorie. Portare avanti questo metodo permetterebbe di dimagrire in poco tempo e in modo sano.



EFFETTI BENEFICI DEL DIGIUNO INTERMITTENTE

I ricercatori del citato studio hanno effettuato l’esperimento del digiuno intermittente su un gruppo di persone in sovrappeso, mettendole a confronto con un altro gruppo sottoposto invece ad una dieta tradizionale. I risultati sono stati sorprendenti. Col digiuno intermittente sono state consumate 425 calorie in meno, perdendo ben 10 chili in un anno. Invece con la dieta tradizionale sono state consumate 405 calorie in meno con una minore perdita di peso.

L’autore principale Shuhao Lin, dell’Università dell’Illinois a Chicago ha affermato che l’ampia diffusione di questa tipologia di dieta si basa soprattutto sulla sua praticità, non richiedendo alle persone la frustrazione di monitorare il quotidiano apporto di calorie per ogni cibo consumato. Le prove dimostrano che quando le persone obese limitano la loro finestra alimentare a sei-otto ore al giorno, l’apporto energetico viene ridotto naturalmente dalle 350 alle 500 calorie”. E questo comporta anche benefici in termini di controllo dell’insulina e del rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2. Il digiuno intermittente rappresenterebbe inoltre un risparmio per il servizio sanitario nazionale, dal momento che l’obesità costa al SSN 6 miliardi di sterline all’anno ed è destinato a salire a più di £ 9,7 miliardi all’anno entro il 2050.