LA PREGHIERA DEL PAPA PER IL DIGIUNO CONTRO LA GUERRA
«Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”»: comincia così la preghiera di Papa Francesco diffusa via social per la giornata di oggi, 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri ma soprattutto giornata di preghiera mondiale e digiuno contro la guerra in Ucraina.
Il Pontefice – diffondendo poi il medesimo tweet anche in inglese, ucraino e russo – ha sottolineato come con la guerra «tutto è distrutto!»; non solo, chiudendo la preghiera universale diffusa dalla Chiesa, scrive, «infondi in noi il coraggio di costruire la pace. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. Amen». Intervenendo oggi in Udienza Generale in Vaticano, ancora Papa Francesco non ha lesinato preghiere e pensieri per il popolo ucraino in guerra: «Oggi entriamo nel tempo di Quaresima. La nostra preghiera e il digiuno saranno una supplica per la pace in Ucraina, ricordando che la pace nel mondo inizia sempre con la nostra conversione personale, alla sequela di Cristo. Dio vi benedica». Salutando i pellegrini giunti in Udienza, il Santo Padre ha poi aggiunto «A tutti auguro che il cammino quaresimale, che oggi iniziamo con la preghiera e il digiuno per la pace in Ucraina, ci porti alla gioia della Pasqua con il cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, invoco abbondanti benedizioni del Signore».
OGGI 2 MARZO: PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE IN UCRAINA
Oggi 2 marzo per la Chiesa Cattolica inizia la quaresima, il periodo di preparazione alla Pasqua del Signore: Papa Francesco ha però scelto di dedicare l’intenzione, la preghiera e il digiuno di oggi per la pace in Ucraina, devastata dall’invasione delle forze russe dallo scorso 24 febbraio.
«Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione in Ucraina», lo ha detto il Santo Padre nell’Udienza Generale dello scorso 23 febbraio in Aula Paolo VI. 24 ore dopo i primi carri armati della Russia sarebbero entrati nei confini del Donbass e del Nord Ucraina, dando inizio ad una guerra che oggi, a solo una settimana di distanza, sembra già far presagire ad un conflitto mondiale molto più ampio. «Gesù ci ha insegnato – ha proseguito Papa Francesco – che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno»; per questo motivo, la Chiesa invita tutti a fare il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, «una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra», ha concluso il Santo Padre.
PAPA FRANCESCO: DAL DIGIUNO PER LA PACE IN UCRAINA ALLA PREGHIERA, UN INVITO AL CUORE DEI POLITICI
Papa Francesco nell’invocare per oggi 2 marzo la giornata di digiuno e preghiera per la pace in Ucraina si è appellato direttamente ai responsabili politici coinvolti direttamente nella guerra in corso a Kiev: «Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è il Dio della pace e non della guerra, il Padre di tutti non solo di qualcuno che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale».
Dopo i primi bombardamenti e purtroppo le prime vittime civili per le strade di Kiev, Kharkiv, Mariupol, l’arcivescovo maggiore di Kiev-Halyč della Chiesa greco-cattolica ucraina nel suo ormai consueto videomessaggio ha lanciato un spiraglio di speranza nelle macerie della guerra: «Anche se oggi la neve bianca ha spolverato la nostra capitale la primavera inesorabilmente arriva sulla terra ucraina. Proprio come un bucaneve che si fa strada attraverso la neve per mostrare il suo fiore, così anche il giorno di luce e di pace per la nostra terra irrompe inesorabilmente, costantemente e con forza attraverso gli orrori della guerra», ha spiegato Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk.
DIGIUNO PER LA PACE E PREGHIERA: “LA RESISTENZA NELL’ESSERE CRISTIANI OGGI”
In vista della quaresima e della Pasqua, il vescovo di Kiev ricorda l’importanza della resistenza nell’essere cristiani al giorno d’oggi: «dobbiamo imparare ad amare in questo momento tragico. Non lasciamoci sopraffare dall’odio, non usiamo il suo linguaggio e le sue parole». Anche la Chiesa in Europa implora la pace per questo Mercoledì delle Ceneri seguendo l’esempio di Papa Francesco: i presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) celebreranno la Messa ricordando i morti a causa della guerra e quelli mietuti dal Covid. «Vogliamo unire la nostra voce – ha sottolineato monsignor Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente della Ccee – a quella del Papa perché tacciano le armi, si ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e si lavori per la pace: le ragioni della pace sono più forti di ogni calcolo di interessi particolari e di ogni fiducia posta nell’uso delle armi».