Si racconta Diletta Leotta, in vista dell’inizio di una nuova stagione sportiva, e del compleanno importante che l’attende il prossimo 16 agosto, quando festeggerà i 30 anni. Il volto noto di Dazn, che quest’anno sarà affiancata da Giorgia Rossi, ex Mediaset, spiega: «Come sarà la prossima stagione? Molto impegnativa – racconta ai microfoni del quotidiano La Verità – ma abbiamo costruito una grande squadra. In tre anni, Dazn si è affermata come una realtà forte e innovativa e ora si è consolidata con i nuovi acquisti. Siamo prontissimi». Il giornalista le chiede quindi quale siano le principali differenze fra Dazn e Sky: «Un po’ la si è vista in questi tre anni: è un modo di raccontare il calcio più veloce e più giovane, con tanti approfondimenti. Il fulcro di tutto è lo stadio. L’arma vincente di Dazn è portare il telespettatore dentro l’evento, senza troppi filtri». Ma è vero che Lele Adani sbarcherà sulla piattaforma video streaming: «Non ne so nulla – bocca cucita da parte di Diletta Leotta – in Sicilia le notizie arrivano più lente. Comunque, anche a Lele con cui avevo un ottimo rapporto a Sky, auguro tutto il meglio».
Diletta Leotta è stata spesso e volentieri attaccate dalle altre giornalista sportive, ma lei replica con la ‘carota’: «Ho imparato molto da tutte. Anche da altre donne di televisione. Chi fa il mio lavoro è sempre influenzato da chi lo precede. Ilaria è stata la prima a raccontare il calcio in modo diverso. Prima ancora Alba Parietti. Alcune di loro sono delle icone. Un’altra che ha influenzato il nostro lavoro è certamente Raffaella Carrà. Provo a imparare da tutte, ma poi tocca a me fare una sintesi. Lo studio è molto importante – prosegue – lo metto al primo posto. Senza non potrei andare in onda. Sono allenata allo studio accademico, essendomi laureata in giurisprudenza. Preparare la diretta di una partita importante è un po’ come preparare un esame universitario. Questa conoscenza permette una conduzione rilassata perché sai che anche l’imprevisto puoi gestirlo».
DILETTA LEOTTA: “BASTA CON LA COMPETIZIONE FRA DONNE”
Sul fatto che alcune colleghe si riferiscano più al suo aspetto fisico che al suo lavoro, Diletta Leotta aggiunge: «Non lo so. So invece che nelle mie giornate c’è tanto studio. Poi è chiaro che in questo mestiere anche l’estetica conta. È qualcosa a cui tengo. Ma dietro l’involucro c’è molto studio. Non si può fare un’intervista a José Mourinho senza prepararsi a fondo».
E ancora: «Io sono convinta che con Giorgia Rossi e Federica Zille comporremo una squadra di donne molto forte. E mi auguro che sapremo sovvertire alcune vecchie dinamiche sulla continua competizione tra donne nel mondo del lavoro. Un luogo comune nel quale ci si adagia e per il quale alla fine dovrebbe restare solo una vincitrice. Credo – prosegue Diletta Leotta nella sua disamina – che non debba essere così per forza. Nel calcio e altrove più donne possono coesistere. Le donne devono imparare a fare squadra. In questo, possono imparare dagli uomini, tra i quali non ci sono rivalità così accese. E’ un vecchio retaggio duro a morire – conclude – a me piace lanciare messaggi di squadra e di forza comune».