Monologo di Diletta Leotta nel corso della prima serata del Festival di Sanremo 2020. La co-conduttrice di Amadeus parla di bellezza e lo fa con l’aiuto di sua nonna Elena, presente nel pubblico in studio. “La bellezza capita, non è un merito. Certo è un vantaggio, tanto col cavolo che sarei qui, vero? – esordisce – per esempio lei, io so che sta pensando “Com’è bona sta leotta!”, sarei ipocrita a dire che il mio aspetto sia solo qualcosa di secondaria. Mia nonna diceva che la bellezza è un peso che se non sai portare col tempo ti fa inciampare.”



Diletta Leotta “nel 2076”: la bellezza e nonna Elena

Nonna Elena viene inquadrata e sua nipote Diletta Leotta ne sottolinea subito le qualità. “Mia nonna era bellissima, ma le vedete le rughette che ha ora? Quelle significano che è stata felice” racconta ancora la conduttrice, che poi decide di mostrare a tutti quanto sia vana la bellezza. Lo schermo alle sue spalle proietta allora la Diletta del futuro, portandola nel 2076 e mostrandola anziana, con rughe e capelli bianchi. “Ecco come sarò, vi piace?” chiede al pubblico. Poi chiede a nonna Elena di riportarla con un soffio allo splendore di oggi: “Grazie, altrimenti col cavolo che sarei qui!” conclude, non senza un pizzico di ironia.

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