È morto il medico indiano Dilip Mahalanabis
Il mese scorso è morto Dilip Mahalanabis, un medico indiano che a lungo è stato considerato uno dei più importante innovatori in campo medico del 20esimo secolo. Poco conosciuto, ed infatti la sua morte è passata leggermente in sordina, almeno in Italia, aveva 87 anni e a lui si deve una delle più importanti, innovative ed economiche terapie di reidratazione orale, utile per le malattie infettive con episodi diarroici.
Dilip Mahalanabis nacque in quello che oggi si chiama Bangladesh, e studiò medicina a Calcutta. Ha lavorato, negli anni, per il servizio sanitario di Londra, e nel 1966 iniziò i suoi studi sulle terapie di reidratazione. Iniziò a teorizzare un nuovo metodo per la somministrazione delle terapie di reidratazione, fino a quel momento somministrabili solamente per endovena, fatto che necessitava di un personale medico qualificato. Fu così che inventò la terapia di reidratazione orale (ORS), ovvero una soluzione composta da glucosio, acqua e sali, ma trovò un’iniziale diffidenza del mondo scientifico, specialmente quello accademico e accantonò per un breve periodo le sue ricerche.
Dilip Mahalanabis: “Ha salvato più di 54 milioni di persone”
Alle ricerche di Dilip Mahalanabis sulla terapia di reidratazione orale mancavano i test su larga scala che ne potessero dimostrare l’efficacia. L’occasione fu presto, purtroppo, trovata quando nel 1971 scoppiò la guerra d’indipendenza nel Bangladesh e migliaia di persone si trovarono rinchiuse nei campi profughi, dove iniziarono ben presto a circolare parecchi virus, infezioni e malattie. A quel punto il medico mise a punto la sua sperimentazione, su larga scala.
“C’erano due stanze nell’ospedale di Bangaon”, avrebbe raccontato Dilip Mahalanabis nel 2009 in un’intervista dell’Organizzazione mondiale della sanità, “che erano piene di malati gravi di colera che giacevano sul pavimento. Per curare queste persone con la flebo salina dovevamo letteralmente inginocchiarci nelle loro feci e nel loro vomito. Non c’erano abbastanza terapie, e solo due membri della mia squadra erano addestrati a somministrarle, era una battaglia persa”. Ma non fu affatto persa quando si rese conto che era il terreno migliore per sperimentare la sua terapia orale, facilmente replicabile e somministrabile anche senza alcuna preparazione medica. Secondo il Lancet con questa semplice intuizione, in mezzo secolo Dilip Mahalanabis ha permesso di salvare la vita ad oltre 54 milioni di persone.