Il racconto di un momento storico, quello relativo alle dimissioni di Papa Benedetto XVI, sarà al centro della nuova puntata di “Ossi di Seppia – Il rumore della memoria”, in onda nella terza serata di Rai3. A raccontare il dietro le quinte di quanto accaduto sarà Giovanna Chirri, vaticanista dell’Ansa nonché la prima a comprendere realmente il significato delle parole che inaspettatamente l’allora pontefice Joseph Ratzinger pronunciò in latino. Le dimissioni di Benedetto XVI giunsero come un fulmine a ciel sereno l’11 febbraio 2013 ed ebbero effetto a partire dalle ore 20 del 28 febbraio. Un evento storico di portata mondiale che ebbe un precedente con Gregorio XII, 598 anni prima.



La decisione di Benedetto XVI tuttavia non rappresentò quindi la prima volta ma anzi Ratzinger sarebbe precisamente l’ottavo pontefice a decidere di rinunciare al suo ruolo. Prima di lui avevano compiuto lo stesso gesto Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII.

DIMISSIONI PAPA BENEDETTO XVI: L’ANNUNCIO INASPETTATO

Durante il Concistoro in Vaticano per la canonizzazione dei Martiri d’Otranto, l’allora Santo Padre, Benedetto XVI, spiazzò tutti pronunciando un inaspettato discorso in latino. “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, disse, prima di rinunciare ufficialmente al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro che gli era stato affidato il 19 aprile 2005. Un discorso fuori programma compreso dalla giornalista dell’Ansa che fece prontamente partire il lancio di agenzia dando la notizia al mondo intero. Pochi minuti più tardi i Tg nazionali e poi quelli di tutto il mondo realizzarono svariate edizioni straordinarie per comunicare l’improvvisa decisione di Ratzinger in seguito alla quale negli anni non mancarono congetture sulle reali ragioni. In seguito alla sua scelta, furono numerosi i leader mondiali, dall’allora premier Monti al presidente Obama, passando per la Merkel ad esprimere i loro attestati di stima nei confronti del papa dimissionario.



RATZINGER E LE MOTIVAZIONI DELLA SUA SCELTA 8 ANNI DOPO

Solo otto anni più tardi Ratzinger è intervenuto sulla sua discussa decisione di abbandonare il papato ed ha parlato della sua scelta nel corso di una intervista esclusiva al Corriere della Sera, ripresa poi in tutto il mondo. “Per me è stata una scelta difficile ma consapevole”, spiegò il papa emerito, “L’ho presa in piena coscienza e credo di aver fatto bene. Alcuni miei amici un po’ “fanatici” sono ancora arrabbiati”. Sarebbero stati in tanti, secondo il suo racconto, a non aver accettato di buon grado la sua decisione. “Hanno pensato a cospirazioni: chi ha detto che è stata colpa di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay e chi del caso di Richard Williamson. In realtà è molto più semplice, ma non vogliono credere a una scelta consapevolmente. La mia coscienza è a posto”, riferì, smentendo quindi presunti collegamento a scandali. Totalmente convinto della scelta presa 8 anni prima, Ratzinger ha colto l’occasione per ribadire come il papa sia solo uno. La sua rinuncia ha portato all’elezione di Papa Francesco.