SECONDO “POLITICO” PAPA FRANCESCO AVREBBE CONFIDATO DI NON ESSERE SICURO DI SUPERARE QUESTA POLMONITE
Riportare una notizia è doverosa, dubitarne anche: nelle ore convulse del ricovero di Papa Francesco all’ospedale Gemelli, appena qualche momento dopo l’ultimo bollettino sulle condizioni di salute che delineava un serio quadro con l’insorgere di una polmonite bilaterale, dagli Stati Uniti il quotidiano “Politico” rilanciava l’indiscrezione choc. Il Santo Padre avrebbe confidato a suoi collaboratori stretti al Policlinico di Roma che «potrei non farcela questa volta» a superare l’infezione polmonare e le complesse condizioni attuali.
Da ogni organo ufficiale del Vaticano è stato ovviamente smentito, non vi è traccia negli ultimi bollettini e anzi stamane viene raccontato di una notte tranquilla, con la seduta in poltrona e il programma nel pomeriggio la visita con il Cardinale Parolin: restano però le indiscrezioni che si aggiungono alle “voci” degli scorsi giorni sui preparativi del Conclave e le possibili dimissioni di Papa Francesco, mai del tutto escluse dal Santo Padre in questi anni ma finora sempre respinte al mittente ogni qual volta che tra malanni e interventi chirurgici si affacciava l’ipotesi. Di certo le condizioni di salute restano serie, questi gli unici elementi veritieri e reali al 100%: sempre la stampa Usa avrebbe però aggiunto che lo staff dei medici avrebbe ad un certo punto imposto al Papa il ricovero dopo le sue resistenze delle ultime due settimane, minacciando il rischio di decesso qualora non si fosse proceduto subito alle cure intensive da un multipla infezione alle vie respiratorie, mista all’immunodepressione che avrebbe patito.
LA SITUAZIONE SULLE EVENTUALI DIMISSIONI DI PAPA FRANCESCO, SPIEGATA BENE (FIN DAL 2013)
Occorre invece sgomberare il campo da un po’ di confusione e incertezza circa la possibilità delle dimissioni di Papa Francesco, come avvenne a suo tempo con Benedetto XVI preparando il conclave del 2013: da quando il ricovero si è fatto intensivo con il peggioramento del quadro clinico, i “rumors” sulle dimissioni di Bergoglio si sono moltiplicati e ogni giorno assistiamo a versioni e “scoop” potenziali diversi. Bisogna invece andare indietro fino appunto al primo anno di pontificato di Francesco, quando venne preparata già la lettera di dimissioni come da tradizione dai tempi di Paolo VI.
Lo ricorda bene in un lungo editoriale sul “Messaggero” la vaticanista Franca Giansoldati, ma lo aveva spiegato lo stesso Papa Francesco in un’intervista alla ABC nel dicembre 2022: venne consegnata la lettera di dimissioni in caso di forte impedimento fisico-medico all’allora Segretario di Stato Bertone, con probabile passaggio di consegne poi al suo successore Pietro Parolin, lo stesso cardinale molto apprezzato da Bergoglio e che sarà ospitato oggi pomeriggio nella sua visita al Gemelli di Roma. Le voci di rumors, fake news, ricostruzioni e Fanta-teorie sul conclave si continuano a moltiplicare, ma per il momento resta quanto spiegò lo stesso Santo Padre nel 2020 dopo una complicatissima operazione al colon: «Si governa con la testa e non con il ginocchio», confermando che solo un enorme impedimento fisico lo avrebbe convinto a delegare il “ministero petrino a vita” a cui è chiamato ogni Pontefice.