PERCHÈ SI PARLA DI POSSIBILI DIMISSIONI DI PAPA FRANCESCO
Ricostruzioni, scenari, rumors, “spifferi”: come da tradizione esce di tutto, tra fonti più o meno vicine alla Santa Sede, in merito a possibili dimissioni di Papa Francesco non così lontane. Anzi, per alcuni sarebbero addirittura «ormai prossime», tanto che le voci sono arrivate anche alla stampa estera che inizia già a pensare chi possa essere il suo successore.
Come spesso accade in fatti “riportati” sulla Chiesa Cattolica occorre molta prudenza perché già troppe volte si sono viste anticipazioni e “scoop” poi rivelatisi completamente falsi (come le dimissioni del Pontefice ad inizio 2022): va detto però che una serie di circostanze “parallele” ha posto all’attenzione l’ipotesi non così remota di novità clamorose nei prossimi mesi nella Santa Sede. Le condizioni di salute non certo ottimali del Santo Padre – ginocchio e anca malandate, tali da costringerlo in sedia a rotelle da almeno un mese – sono certamente un primo punto molto “chiacchierato” in Italia e all’estero, ma non l’unico: l’annuncio di un nuovo Concistoro per il prossimo 27 agosto con la nomina di 21 nuovi Cardinali in ottica Collegio Cardinalizio e Conclave, infine l’annuncio che Papa Francesco il 28 agosto andrà all’Aquila, in Abruzzo, per partecipare all’evento religioso della “Perdonanza”. Un evento molto noto alla cittadinanza e istituito da Papa Celestino V, il primo Pontefice della storia della Chiesa a dimettersi.
DAI RUMORS SULLE DIMISSIONI DI FENACESCO AGLI SCENARI REALI: COSA HA GIÀ DETTO IL PAPA
Per ora dunque sono solo congetture che vedono “unirsi” i vari detrattori del Pontificato di Papa Francesco, chi insegue ad ogni costo un “clic in più” per ipotizzare delle fantomatiche dimissioni e chi invece molto più seriamente prova a interrogarsi su quale potrà essere il futuro prossimo di un Pontefice 85enne con diversi acciacchi fisici.
A tutti questi punti di possibili “motivazioni” dietro ad eventuali dimissioni, va aggiunta anche la messa a termine della monumentale riforma per la nuova Costituzione Apostolica del Vaticano (avviata il 5 giugno, il giorno di Pentecoste): in molti ritengono che quelle parole di qualche anno fa proferite dal Papa, che non escludevano possibili dimissioni anche per il successore di Benedetto XVI, potrebbero dunque presto essere messe in pratica. Per capire se ciò avverrà o no, occorre forse meglio di qualsiasi ricostruzione o “congettura” ulteriore rifarsi direttamente a quanto detto da Papa Francesco: non anni fa ma appena a fine 2021. «Dimettermi? Non mi è mai passato per la mente», così rispondeva nella lunga intervista alla emittente spagnola “Cope” nel settembre 2021, rispondendo anche in quell’occasione a ipotesi circolate su possibili passi indietro del Santo Padre argentino. «Non mi è nemmeno passato per la mente, non so dove hanno preso che stavo per presentare le mie dimissioni», è l’ulteriore risposta di Papa Bergoglio all’eventualità, questa sì unicum nella storia della Chiesa, di avere due Papa Emeriti in vita e un Pontefice regnante. Dunque se mai potesse avvenire il giorno delle dimissioni – finora comunque escluso da Papa Francesco – ciò non potrebbe avvenire prima della salita al cielo di Papa Ratzinger, proprio per evitare che il nuovo Papa si trovi nella situazione assai inedita di convivere con due Papa Emeriti.