E’ morto in un campo da calcio dinanzi ai genitori e alla sorella Dimitri Roveri. Sarebbe dovuto diventare padre di un maschietto il prossimo settembre visto che la moglie è in dolce attesa, la 31enne modenese Sara Malaguti, ma quel piccolo bimbo non vedrà mai il padre. Una tragedia nella tragedia quella che si è consumata in campo sabato pomeriggio a Casalpoglio, frazione di Castel Goffredo (Mantova). La prima a fiondarsi in campo per soccorrere Dimitri Roveri è stata la sorella, Nicol, che è presidentessa del Quingentole, e che ha portato il defibrillatore sul rettangolo di gioco per provare a tenere in vita il capitano della sua squadra. Sconvolti invece in tribuna Angelo Roveri e Mara Gibertoni, i genitori del ragazzo, in compagnia di amici e tifosi. E proprio le persone che conoscevano il giovane calciatore deceduto hanno decido di aprire una raccolta fondi sul sito Gofundme, in favore della moglie e del figlio che arriverà a breve: «Non c’è nulla che possa colmare questo vuoto — si legge sulla petizione —. Sei andato via all’improvviso mentre stavi correndo per la tua più grande passione… Dima, per tutte le infinite volte in cui hai dimostrato la tua bontà d’animo e la genuinità che ti contraddistinguevano: questa raccolta è per il piccolo Edo, affinché un giorno la mamma Sara possa farlo diventare un capitano come te».



Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Quingentole, Luca Perlari: «Umanamente in questo momento mi è impossibile trovare parole che possano essere di qualche conforto per i tuoi cari. Ma sono certo che, ovunque tu sia, sarai tu a dare loro la forza di andare avanti. Fai buon viaggio giovane. Nessuno muore, finché vive nel cuore di chi resta. E tu, caro Dimitri, resterai per sempre nel cuore di tutta la nostra comunità». Un compagno di squadra e grande amico di Dimitri Roveri lo ricorda invece così: «La persona perfetta non esiste… Ah no! Tu lo eri. Mancherai a tutti ma soprattutto mancherai a me. Niente sarà più come prima, ma quando ti penserò sarà con un sorriso. Ciao amico mio: un giorno ci rincontreremo». (agg. Davide Giancristofaro Alberti)



Dimitri Roveri, morto in campo mentre giocava a calcio

Tragedia in campo in provincia di Mantova, a Casalpoglio, dove un giovane calciatore è morto dopo aver subito un infarto in campo. Dimitri Roveri aveva solo 27 anni. Proprio mentre era sul rettangolo verde, il capitano del Quingentole si è accasciato a terra ed è stato immediatamente soccorso, ma purtroppo il suo cuore ha smesso di battere poche ore dopo. Il giovane calciatore, in campo per la partita dei play off del campionato Uips Open League di Mantova, si è sentito male proprio mentre era sul rettangolo verde a Casalpoglio, frazione di Castel Goffredo.



Il ragazzo ha accusato un malore e dopo essere stato rianimato direttamente in campo è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Raffaele di Milano. Dimitri si è accasciato a terra privo di sensi, mentre la palla era lontana. Il giocatore è stato probabilmente colpito da un arresto cardiaco. Subito sono intervenuti i soccorsi, con la sorella del giocatore, presidentessa della squadra del Quingentole, che ha subitousato il defibrillatore. Dopo un lungo massaggio cardiaco operato dai soccorritori, il ragazzo si è ripreso, ma le sue condizioni sono apparse fin subito gravi.

Dimitri Roveri, inutile il viaggio in ospedale

Dopo l’intervento della sorella con il defibrillatore e l’arrivo dei soccorsi, Dimitri Roveri è stato stabilizzato e intubato per poi essere trasportato con un’eliambulanza al San Raffaele di Milano. Qui, il cuore del giovane calciatore, si è spento dopo poche ore. Purtroppo l’intervento dei medici non ha potuto far niente per salvare la vita al 27enne, che sarebbe diventato a breve padre. Dimitri lavorava in una casa di riposo del mantovano e da tutti viene descritto come un grande sportivo e un attaccante di talento, con la passione per il calcio e per il Milan.

Su Facebook, tanti i messaggi di amici e colleghi, come quello di Marco, un arbitro: “Quando ho iniziato ad arbitrare e quando ho iniziato ad organizzare il campionato Uisp mai e poi mai avrei pensato che un ragazzo giovane sano potesse lasciarci in campo. Caro Dimitri, è stato un onore arbitrarti, è stato un onore discutere con te di calcio, è stato un onore conoscere la tua famiglia che con tanta dedizione ti ha sempre seguito. Ti auguro buon viaggio e mi unisco al dolore di tutta Quingentole. Ciao Capitano!!!”.