Aumentano coloro convinti che a breve il conflitto fra Ucraina e Russia possa sfociare in una vera e propria guerra nucleare. Fra questi anche Dimitry Muratov, autorevole rappresentante del popolo rosso, Premio Nobel per la pace nonché giornalista e caporedattore della Novaya Gazeta. Come riferito dall’agenzia Ansa, in occasione della sua recente audizione presso la commissione giuridica del Parlamento europeo, Dimitry Muratov ha spiegato: “Il vero pericolo oggi è la minaccia nucleare, una possibilità che è diventata reale dopo le parole di Putin. Io temo che qualcuno al Cremlino sarà tentato prima o poi di premere il bottone rosso”.



Dimitry Muratov ha svelato di aver incontrato l’ex presidente russo Mikhail Gorbacev, Nobel per la pace 1990: “Ieri ho visitato Mikhail Gorbacev in ospedale, ha compiuto da poco 91 anni e non sta bene, ma mi ha confermato che bisogna fare quanto possibile per fermare la minaccia di una guerra nucleare”. Gorbacev ha vissuto attivamente gli ultimi anni della Guerra fredda, quella che ha visto seriamente la possibilità di una minaccia nucleare, e molto probabilmente è tornato a respirare quella drammatica atmosfera dopo l’invasione dell’Ucraina per mano dei militari russi.



DIMITRY MURATOV E IL RISCHIO DI UNA GUERRA NUCLEARE: L’APPELLO A ‘RIAPRIRE’ LA SUA RADIO

Dimitry Muratov era intervenuto anche nella giornata di ieri, con un appello social a seguito della rimozione della radio russa per cui lavora, da Google. A suo modo di vedere si tratterebbe di un ban ingiusto in quanto la stessa emittente è sempre stata molto critica nei confronti del governo Putin.

“Vi chiedo di correggere un terribile errore – le parole del premio Nobel per la pace – Google ha bloccato il canale della stazione radio russa ‘Ekho Moskvy su YouTube. Il motivo è che Gazprom è uno dei suoi azionisti. Ma ‘Ekho’ si attiene a una politica del tutto indipendente. Il caporedattore – ha aggiunto e concluso – è scelto da un team di giornalisti. La redazione protegge costantemente e con competenza la libertà di parola e i diritti umani e si oppone fermamente alla guerra russa in Ucraina”.