DINO MENEGHIN: “TUTTO SI RIFLETTERÀ SUL SETTORE GIOVANILE”

L’ex giocatore di basket italiano e attuale dirigente sportivo Dino Meneghin ha voluto dare sostegno a tutte le società italiane in merito alla decisione del Governo Draghi di aprire i palazzetti a solamente il 25% della capienza. “È un altro mattone pesante sulle spalle delle società. Economicamente non so come molte riusciranno a resistere, viste le difficoltà che già stavano attraversando – ha raccontato di fronte ai taccuini de La Verità -. Il guaio più grosso è che tutto si riflette sul settore giovanile. Non avere i tifosi sugli spalti complica la vita alle squadre, che vivono di quegli incassi”.



Incassi di un certo livello, che non possono essere coperti solo dagli investimenti degli sponsor. A proposito di questo, l’ex cestista ha dichiarato: “Sono sempre più restii a investire, vista l’incertezza. Si sta innescando un circolo vizioso negativo. Bisognerà pur rimettersi alle decisioni di virologi e scienziati, ma la mia grossa paura che è non si possa fare programmazione per il futuro”. Meneghin ha poi chiosato sull’importanza di ripartire, visto che ingaggi e costruzione della squadra non sono cose che si fanno in qualche settimana.



BASKET, DINO MENEGHIN: “IL MOMENTO È DRAMMATICO”

Le società di basket rischiano il fallimento? Dino Meneghin ha ribadito di non conoscere personalmente la situazione di tutte le società “ma se il presidente della Federazione italiana pallacanestro, Giovanni Petrucci, e quello della Lega Serie A, Umberto Gandini, lanciano allarmi così forti, non lo fanno certo perché sono fuori di testa: hanno le cifre alla mano. Il momento è drammatico. Un chiaro segnale di allarme che dovrà essere recepito dai piani alti del Governo, che presto dovrà intervenire per scongiurare ogni tipo di bancarotta.



Ma Meneghin, dal canto suo, non le manda a dire: Il problema è che si prende una decisione diversa ogni due per tre, all’italiana. È sempre una mezza cottura, con gran confusione di notizie. Ripeto: alla pallacanestro, e non solo, serve programmazione”. Una programmazione che dovrà essere stilata nel minor tempo possibile. Le società soffrono, così come tutto il mondo dello sport.