Dino Reatti era un artigiano di corporatura importante: i suoi 120 kg di peso però non gli permetteranno di sopravvivere all’aggressione subita fra il 7 e l’8 giugno del 2012. A soli 48 anni, l’uomo originario di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, è stato picchiato a sprangate dai due complici dell’ex moglie Sonia Bracciale e lasciato in casa in fin di vita. Inutile la corsa in ospedale: l’uomo è morto alcune ore dopo l’aggressione. Oggi, domenica 14 giugno 2020, Storie Maledette si occuperà del caso di Dino Reatti e ripartirà di quel casolare ad Anzola Emilia dove si è consumata la tragedia. Ormai vittima di un collasso economico, la vittima riusciva a sbarcare il lunario riparando frigoriferi e bilance. Viveva ancora con l’ex moglie, nonostante la separazione in atto e il divorzio in arrivo e sarebbero stati proprio i debiti a spingere la Bracciale a chiedere al compagno ed al terzo uomo di fare del male all’ex marito. Anche se, come ha rivelato in fase processuale, le sue intenzioni non erano di ucciderlo.
Dino Reatti, ucciso a sprangate e…
Ucciso a sprangate: finisce così la vita di Dino Reatti, un artigiano del bolognese con un passato turbolento con l’ex moglie. “La mia assistita ricevette numerosi sms dal marito in quel periodo”, ha detto il difensore di Sonia Bracciale, l’avvocato Pancari, a Bologna Today, “li cancellava perchè quando li leggeva Sanna [il compagno della donna e autore del delitto] si irritava. Dalla ricostruzione di quei dialoghi via sms tra i protagonisti della vicenda si capirà cosa è accaduto veramente”. La Bracciale infatti ha sempre sottolineato la propria innocenza e di essere persino estranea al pestaggio. “Se io avessi voluto dare una lezione a mio marito”, ha detto lei ai giudici, “non avrei aspettato il 2012. Ne avrei avute di occasioni, delle possibilità”. Soprattutto perchè a detta della donna la situazione fra lei e l’ex marito, all’epoca del delitto, non era così drammatica come negli anni precedenti. Eppure per le autorità le cose sono andate in modo diverso: la Bracciale avrebbe richiesto ai due complici di fare irruzione nel casolare di famiglia, anche se poi sarebbe stata la reazione della vittima a far sì che i due uomini cambiassero in corsa le loro intenzioni.