«Dio benedica gli aborti»: si legge così nello striscione choc appeso da un gruppo di attivisti abortisti in Arkansas sulla enorme statua del Cristo degli Ozarks (vicino a Eureka Springs). I membri di “Indecline” hanno appeso illegalmente lo striscione sulla proprietà la notte tra giovedì e venerdì: in diversi filmati e post caricati su Instagram (qui tutti i link) viene “spiegato” il motivo del gesto che punta diretto ad attaccare il “suprematismo bianco americano”, i pro-life e il partito “America First” vicina alle tesi dell’ex Presidente Donald Trump.
Ancora più duro il comunicato apparso anche sul portale del gruppo “Indecise”: «In Arkansas, c’è solo una statua di Gesù di 65 piedi. C’è anche una sola clinica per l’aborto. Nessuna squadra sportiva professionale. Solo un mucchio di uomini arrabbiati senza sbocchi, che scrivono leggi oltraggiose contro le vagine. Questo, e il secondo più alto tasso (per stato) di mortalità infantile. È difficile capire come “pro-vita” possa essere così miope nella sua visione di cosa sia la vita». Un attacco oltraggioso e blasfemo che mira nel cristianesimo americano come un continuo “mix” di sessismo, razzismo, maschilismo e odio per le donne.
LA PROTESTA DEGLI ABORTISTI
«Il Cristo degli Ozarks è visibile da miglia di distanza, quindi lo abbiamo trattato come un cartellone pubblicitario. Non siamo necessariamente “pro-choice” o “anti-vita”, questi termini sono doppi sensi. Pensiamo solo che l’aborto sia un dannato miracolo che vale la pena celebrare. Salva delle vite, ma quelle vite sono di solito femminili», sottolinea ancora il gruppo di abortisti che si sono arrampicati fino all’altezza massima della statua del Cristo per appendere lo striscione provocatorio. «Forse Gesù non ha mai voluto essere una statua, né un cartellone pubblicitario. Ma d’altra parte, non si suppone che sia pro-choice, quindi immaginiamo che dovrà conviverci», concludano con la “sfida” diretta alla comunità dei cattolici in Arkansas, e non solo. Per veicolare ancora di più il proprio messaggio pro-aborto, “Indecline” ha fatto stampare magliette per bambini con la scritta “God bless abortions” anche qui con lo sfondo del Cristo degli Ozarks. «Il meglio che possiamo ricavare, attraverso tutto quel linguaggio e quella grammatica antiquati, è che Gesù non era preoccupato dei segni, era preoccupato degli ipocriti. Continuate a lottare per i vostri diritti finché sono i vostri per cui lottare», conclude il comunicato del gruppo di attivisti Usa in favore dell’interruzione volontaria di gravidanza “senza limiti”. Lo scontro negli States sul tema non nascono certo oggi, ma resta come sempre un elemento che quantomeno ci fa sobbalzare un attimo dalla sedia: come si possa mettere assieme il “miracolo delle vite salvate” con uno strumento che quella vita la sopprime, come l’aborto, resta un mistero che quantomeno non può non essere messo in discussione…