“Che ti aveva detto la zia?”: ha inizio così l’intervista a Diodato nello speciale di Domenica in dedicato a Sanremo 2020. “Mi hai portato fortuna”, dice il cantante, che si esibisce con la sua “Fai rumore”. “È un invito ad abbattere tutte le barriere – precisa il vincitore del 70° Festival della canzone italiana – quei muri dell’incomunicabilità che talvolta creano dei silenzi, quando finisce un amore o quando ci si allontana tra amici. A volte – precisa Diodato – si dimentica anche il perché e questa cosa fa nascere delle considerazioni errate […] ci sono dentro cose che ho vissuto personalmente, se è dedicato a una donna? – aggiunge rispondendo a una domanda di Mara Venier – anche; a una ex morosa? Anche. Bella o bruna? Sì. Levante? Non ho mai parlato…”. A tagliare corto, stavolta, è la padrona di casa, che capta l’imbarazzo del vincitore e cambia argomento. Meglio dare spazio alla musica e a quell’esperienza, così pulita, che oggi lo accomuna a un altro grande professionista, Francesco Gabbani. “Credo di poterlo dire anche a nome di Francesco – dice Diodato – c’è un bellissimo rapporto – dice – credo che derivi dalla lunga gavetta che abbiamo fatto, abbiamo preso tante batoste. Sono montagne russe”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



DIODATO: “C’È MOVIMENTO MUSICALE IN ITALIA”

Diodato ha vinto il Festival di Sanremo 2020 con il suo brano Fai Rumore. Un grande successo quello del cantautore originario di Taranto, che qualcuno aveva pronosticato a inizio kermesse, ma a cui forse in pochi credevano, visti i numerosi big in gara, da Elodie a Gabbani, passando per Michele Zarrillo e Le Vibrazioni, senza dubbio più conosciuti rispetto al vincitore. Ma alla fine ha trionfato lui, a conferma che la musica indie, quella che un tempo veniva chiamata di nicchia, sta avendo il successo che si merita: “C’è movimento musicale in Italia che va rispettato – le parole di Diodato al Corriere della Sera subito dopo la vittoria, e che lavora in maniera artigianale e inizia ad avere riconoscimenti importanti. C’è musica importante nel nostro Paese e voi che la riconoscete e lottate per farla conoscere”. Una carriera ancora acerba quella del cantante 39enne, che con il passare degli anni ha saputo conquistare il pubblico e arrivare allo stesso: “La mia musica ha sempre ottenuto quello che meritavo. Mi esponevo fino a un certo punto. Questa volta ho abbattuto il muro che mi divideva da qual nucleo emotivo. Qualcosa che partiva da tanti anni fa. Se la gente si è avvicinata è perché le ho permesso avvicinarsi. Ho suonato in condizioni estreme e ho imparato pian piano. Ho paura di essere retorico ma ho imparato a vedere 8 persone davanti a me e suonare per loro che si sono alzate alla mattina e avevano comprato il biglietto. 800 o 8000 continuo a condividere la mia musica”. E dopo il Festival, ci sarà spazio per l’Eurovision, dove il vincitore di Sanremo rappresenterà l’Italia in una gara musicale tutta europea: “Non ho nulla da fare il 16 maggio, vero? Ci vado! Credo si debba fare squadra a livello di musica italiana. Va aiutata a livello internazionale per tornare a essere esportatori di musica al di là della lingua. Abbiamo forza che viene dall’insegnamento di Modugno, una forza riconoscibile all’estero”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DIODATO “FAI RUMORE”: DA OUTSIDER A POSSIBILE VINCITORE

Diodato mette tutti d’accordo, o quasi, al Festival di Sanremo 2020. In questa penultima puntata della kermesse il cantante riaccende, finalmente, la gara con la sua Fai Rumore. Un brano piacevole che è rimasto impresso a molti telespettatori e che secondo alcuni potrebbe riservare delle sorprese in classifica. A Diodato di certo non è mancata l’energia in questa esibizione, anche se non sarà semplicissimo scalare posizioni. Sui social, di certo, si moltiplicano i fan dell’artista, che ora dopo ora lo esaltano e lo spingono ad un insperato successo. Ottima prova per il cantante, che precede un’altra grande artista come Irene Grandi, la quale porta il brano scritto dal mitico Vasco Rossi. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Diodato a Sanremo con Fai Rumore

Diodato torna sul palco del Festival di Sanremo 2020 con la sua “Fai rumore“. Grande successo per il cantautore tra i papabili vincitori della 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana che mette d’accordo davvero tutti: giornalisti, critica e pubblico. La conferma arriva dall’ultima serata, quella della cover e dei duetti, che hanno visto Diodato condividere il palco con Nina Zilli e regalare al pubblico una bellissima reinterpretazione di “24mila baci”. Una vera e propria bomba è scoppiata al Teatro Ariston con il pubblico in delirio e i social letteralmente in tilt per uno dei duetti più travolgenti della serata. “#diodato è meraviglioso. Sempre. I #24milabaci più Rock’n’roll che ci siano” scrive un utente a cui fa eco poco dopo un altro “#Diodato e #Ninailli pazzeschi insieme”. C’è anche chi ha apprezzato non solo le voci, ma anche gli outfit scrivendo: “so che non dovrei, ma adoro la giacca di #Diodato. Stile”. Un duetto che ha conquistato davvero tutti compresi i componenti dell’Orchestra di Sanremo che, chiamati a votare durante la quarta serata del Festival, hanno relegato Diodato e Nina Zilli al quinto posto della classifica.

Diodato vincerà Sanremo 2020 con “Fai rumore”?

Dopo il grandissimo successo di “24mila baci” nella serata delle cover di Sanremo 70, Diodato è pronto a tornare (questa volta da solo) a Sanremo 2020 con la sua canzone “Fai Rumore“. Il brano è stato apprezzato tantissimo dal pubblico ed è notizia di queste ore che il cantante ha ricevuto il Premio Lunezia 2020 per la sua canzone. Un primo riconoscimento che promette davvero bene in visto della finale di domani sera, sabato 8 febbraio 2020, quando scopriremo il vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo. Poco fa in conferenza stampa il cantautore ha parlato della sua esperienza a Sanremo: “Sono molto contento di essere qui oggi. Sono felice perchè arrivo a questo Festival di #Sanremo2020 dopo aver iniziato un percorso molto importante, passo dopo passo”. Poi parlando del nuovo album in uscita nel giorno di San Valentino ha detto: “ho il privilegio di poter cristallizzare le mie emozioni in una o più canzoni e poterle condividere. Nel mio disco c’è tutta la mia vita, tante sensazioni profonde e personali. Più racconti qualcosa di intimo, più la gente si avvicina a te. Tutte le canzoni del mio disco sono importanti e necessarie, aventi un filo conduttore”.