Diodato monopolizza per un po’ l’Arena di Verona e l’attenzione del suo pubblico, mentre si esibisce sulle note dell’ipnotica Fai rumore che piace proprio a tutti. In primis, ad apprezzarla, è Vanessa Incontrada, al punto tale che – non appena lui se ne va – dedica a tutti il suo bis (in)cantando con una voce inaspettatamente soave. “Quanto mi piace la tua canzone, quanto mi piaci tu!”, lo elogia nello stesso contesto sempre Vanessa, mentre Carlo gli dedica complimenti più sobri ma altrettanto sentiti: “Questa canzone resterà, resta ed è nella storia della musica italiana”. In fin dei conti, è l’anno d’oro di Diodato: “Sono artisticamente molto contento e sono contento di ritrovare un pubblico fantastico. (Mesi fa) ho suonato in quest’Arena da solo ed è stato bello, perché avevo comunque la sensazione di essere circondato dalla gente”. (agg. di Rossella Pastore)



Diodato torna all’Arena di Verona

Diodato è uno degli ospiti della seconda puntata dei Seat Music Awards 2020, la manifestazione musicale condotta da Carlo Conti e Vanessa Incontra e trasmessa in prima serata su Raiuno. Il vincitore del Festival di Sanremo 2020 è stato uno degli indiscussi protagonisti di questo stranissimo anno musicale: dalla vittoria a Sanremo con “Fai Rumore” al Premio David di Donatello per la migliore canzone con “Che vita meravigliosa”. Un anno da incorniciare per Antonio Diodato che ha rilasciato una lunghissima intervista a lerane.net parlando proprio di come in quest’anno, che ricorderemo tutti per la pandemia da Coronavirus, la sua vita è cambiata per sempre. La sua “Fai rumore”, infatti, è stata una delle canzoni più suonate dai balconi italiani durante i due mesi di lockdown imposte dal governo per arginare la diffusione dei contagi da Covid-19. Intervistato da Sky Tg24 l’artista ha raccontato: “quando la ho scritta sono partito dalla mia emozione, è un invito ad abbattere i muri e credevo che la condivisione d’amore dei mesi successivi fosse il picco, mai avrei creduto di vederla trasformarsi in un urlo di liberazione. Manifesta la volontà di rivendicare la propria libertà”. Un inno alla libertà che ha condiviso conquistando critica e pubblico dell’ultimo Festival di Sanremo. Un brano che l’ha portato anche a riflettere: “mi ha ricordato cosa deve fare la musica e perché io la faccio. Mi ha riconnesso con la volontà di fare musica per comunicare e farla diventare anche l’emozione di qualcun altro”.



Diodato: da Sanremo ai Premi di David di Donatello

Nonostante la pandemia da Coronavirus, Antonio Diodato non ha alcuna intenzione di essere negativo: “la vita mi sta dando grandi opportunità e non mi sento di essere negativo nonostante il periodo”. Per questo motivo ha accettato ben volentieri di cantare da solo all’interno dell’Arena di Verona in occasione degli Eurovision Song Contest 2020 che si sono svolti in una forma completamente differente. “Cantare Fai Rumore da solo all’interno dell’Arena, avere riacceso le luci in un tempio della musica mondiale è motivo di grande orgoglio. Sentire risuonare la mia voce in un luogo magico e tornare indietro con un bagaglio culturale di storia millenaria mi ha fatto sentire in un tempo sospeso” – ha detto l’artista che in questo 2020 ha vinto anche il Premio David di Donatello per la miglior canzone con “Che vita meravigliosa”, un’esperienza che ha raccontato così: “si sono unite due grandi passioni della mia vita, sin da bambino ho amato il cinema e lo ho frequentato anche da solo. Io entro nello schermo e divento quei personaggi che lo popolano dunque non sono molto di compagnia al cinema, mi astraggo. Poi personaggi e immagini me li porto a casa”.

Leggi anche

Diodato, chi è: carriera, vita privata e fidanzata/ Dalla rottura con Levante ai rumor su Greta Zuccoli