“Un cantante che fa suonare l’anima”. È con queste parole che Alan Palmieri definisce Diodato, il cantante vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo. Diodato porta sul palco di Battiti Live proprio il brano col quale ha vinto Sanremo 2020, Fai Rumore, ma anche “Un’altra estate”, il suo ultimo singolo. Ed è proprio parlando del lockdown che spiega com’è nata questa canzone: “In realtà l’ho vissuto tutto in un piccolo appartamento a Milano. Non avevo un balcone ma una finestra e mi è sembrato di sentire il mare. E mi è venuta questa frase che l’anno scorso sarebbe stata banale, Ce ne andiamo al mare, ma che quest’anno ha assunto un valore diverso, quasi una speranza per tutti.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Diodato a Battiti Live

Dopo la vittoria al Festival di Sanremo con il brano Fai rumore, la fama di Diodato si è un po’ eclissata. Ciò è avvenuto come ennesima conseguenza dell’emergenza Covid-19, che ha toccato il mondo intero e in particolare il ‘micromondo’ della musica italiana. Quello dell’Ariston è stato forse l’ultimo palco che ha calcato prima di prendersi una lunga pausa forzata dai concerti, fatta eccezione per l’evento di maggio all’Arena di Verona nell’ambito dell’Eurovision Song Contest 2020 (rimandato al 2021). Alla domanda se gli sia mancato celebrare degnamente il successo sanremese, Diodato risponde di no, dimostrando anche una grande maturità, sotto questo punto di vista: “Mi sarei sentito un cretino”, dichiara in un’intervista a Donna Moderna del 24 luglio, per poi aggiungere che non pensava certo ai concerti che non stava facendo, ma al suo essere nei fatti ‘privilegiato’ in quanto vivo e al sicuro. Adesso, però, a circa quattro mesi dal primo giorno di lockdown, Diodato è pronto a tornare a cantare sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (dove sarà possibile vederlo anche stasera) e soprattutto al Radionorba Battiti Live, in onda oggi in prima serata in differita su Italia 1.



Diodato canta Un’altra estate

La creatività, per Diodato, è tornata nel momento in cui si è affacciato alla finestra della sua casa di Milano e ha visto per così dire la natura riprendersi i suoi spazi. Ciò avveniva “con una forza incredibile nonostante noi”, e a partire da quell’osservazione è nato il brano Un’altra estate. C’è da dire che le sue canzoni nascono sempre da esperienze di questo tipo: “Sono riflessioni che nascono da cose che succedono a me, ma anche intorno a me. Quando ho scelto di fare musica ho capito che credere fino in fondo in questo tipo di vita non è facile. Ho compiuto sacrifici giganteschi, per molti anni. Ma ho compreso che da ogni fallimento dobbiamo imparare una lezione”. Nella canzone E allora faccio così, per esempio, racconta una fase depressiva che ha vissuto un po’ di tempo fa: “In quei momenti tendi a chiederti come mai gli altri siano più felici di te, a voler assomigliare a qualcun altro. Ho avuto la forza di rialzarmi, oggi sono più sereno”.



Diodato: “In amore sono un tipo difficile”

Musica a parte, se c’è una cosa di cui Diodato non può fare a meno questa è senza dubbio il contatto con la natura: “Durante il lockdown mi sono chiesto se voglio davvero vivere tutta la vita in mezzo ai palazzi. La risposta è stata no, voglio perdere lo sguardo nell’orizzonte. E mi è mancata la pelle di un altro essere umano”. Non sono state rare le volte in cui è stato o si è sentito solo, per scelta e non: “Ho scelto spesso la solitudine, ma quanto è stata diversa questa imposta dalla quarantena da quella che talvolta mi impongo, in una sorta di autolesionismo che mi porta a distruggere le cose belle. Nel momento del confinamento ho capito quanto sia necessario stare insieme”. Parlando di amore, Diodato confessa di essere un tipo difficile, che fa fatica e che fa fare molta fatica agli altri: “Ne sono consapevole e lo canto”.