E’ di Diodato la bellissima voce de ”L’uomo dietro il campione”, la canzone che farà da colonna sonora al film che racconta la vita di Baggio. Disponibile su tutte le piattaforme di streaming musicale da venerdì 14 maggio, nel brano c’è tutta l’ammirazione del cantante pugliese nei confronti di Roberto Baggio. Il film uscirà il 26 maggio su Netflix, il titolo è semplicemente ”Il divin codino” e ci porterà nel mondo di colui che è da sempre considerato l’emblema del calcio italiano. Nel cast vedremo Valentina Bellè nei panni della moglie, Andrea Pennacchi in quelli del padre, Antonio Zavatterri sarà Arrigo Sacchi quando era il CT ai Mondiali 1994, Martufello interpreterà Carlo Mazzone.
Per raccontare Roberto Baggio non si può separare la sua carriera calcistica dall’essere umano, e Diodato rimane fedele a questo con la canzone scritta a posta per lui. Il campione infatti è sempre stato un esempio di umiltà ed onestà sia dentro che fuori dal campo, un grande calciatore, ma anche un grande uomo. E’ disponibile su Youtube il video de ”L’uomo dietro il campione”, ambientato negli anni Novanta, ci regala già tantissimi ricordi emozionanti. Come una stanza piena di poster di Baggio, un bambino che sogna indossando la sua maglia numero 10, un bar con le persone sedute al tavolo a guardare la partita dell’Italia. E infine Roberto stesso al biliardino con Diodato.
Diodato presta la sua voce per ”Il divin codino”
Il film ”Il divin codino” sarà targato Netflix e sarà disponibile da mercoledì 26 maggio sulla piattaforma di streaming. Ad interpretare il protagonista è Andrea Arcangeli, la regia è di Letizia Lamartire mentre la sceneggiatura di Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo. Diodato, all’annuncio di questa collaborazione si è dichiarato molto emozionato, su un post Instagram si legge: ”Ho ricordato una partita guardata in tv, seduto per terra, con mio fratello accanto. Ho ripensato a quella volta a Taranto, in uno stadio con quasi trentamila persone impazzite, Baggio vicinissimo, storico 2 a 1 per i rossoblù e quei miei contrasti interiori di bambino. Ho pensato a quelle notti di Italia 90, quelle col sole americano, quel pomeriggio francese in cui ‘è uscita di tanto così’ e poi altre cento meraviglie che oggi sanno tutte di vita”.
Chi meglio di lui allora poteva raccontare di Roberto Baggio in musica, con la sua scrittura profonda e la voce da pelle d’oca ne è uscito un pezzo che vivrà anche oltre il film. ”Ho passato diversi giorni con lo sguardo fuori dalla finestra, a cercare le parole giuste. Su una terrazza romana c’erano maglie stese ad asciugare al sole. Ho pensato al filo del destino di ognuno di noi, a quello di uno dei più grandi campioni di sempre e a quanto la sua determinazione lo abbia indirizzato verso un infinito pieno d’amore”.