Oggi è un giorno che segna un cambiamento significativo per il Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti in un annuncio che ha sorpreso molti ha rivelato che avvierà una riduzione della forza lavoro che avrà quasi il 50% dei suoi dipendenti. Questo vuol dire che una buona parte del personale, a partire dal 21 marzo, sarà messo in congedo amministrativo.
Questo non vuol dire, però, che i servizi essenziali vengono meno: il Dipartimento continua a gestire i programmi vitali per l’istruzione, come i Pell Grants, i prestiti studenteschi e altri finanziamenti cruciali. Però, in base a quanto emerso, alcune divisioni interne subiranno una riorganizzazione importante per cercare di rispondere meglio alle necessità di studenti, genitori, insegnanti e, in generale, dei contribuenti.i.
Come cambia il Dipartimento dell’Istruzione Usa: tra tagli e opportunità di pensionamento
Quando Donald Trump ha preso in carico il Dipartimento, la sua forza lavoro era composta da 4.133 persone. Oggi, con la riduzione appena annunciata, il numero di dipendenti scenderà a circa 2.183. Ma questi numeri non sono solo il frutto di un taglio “forzato”: ben 600 dipendenti hanno scelto di fare un passo indietro negli ultimi due mesi, tra dimissioni volontarie e pensionamenti anticipati.
Alcuni hanno aderito al Programma di Dimissioni Differenti, mentre altri hanno accettato l’incentivo per separarsi intenzionalmente. Nonostante questo, i dipendenti sono rimasti coinvolti nel piano di riduzione non dovranno preoccuparsi per il momento: riceveranno la loro retribuzione completa ei benefici fino al 9 giugno, e in più, una buona indennità di licenziamento, in base all’anzianità. Insomma, è un cambiamento drastico, ma con un occhio di riguardo a chi ha contribuito per anni al lavoro del Dipartimento. Sarà interessante vedere come questa nuova struttura si evolverà nel tempo e come riuscirà a rispondere alle sfide future del sistema educativo.