Negli studi di Mattino 5 si parla di videogiochi e di dipendenza nei ragazzi: di chi è la responsabilità? Il tema è trattato a seguito di una notizia che ha fatto discutere, proveniente dal Canada: un tribunale ha equiparato Fortnite, famoso videogame online utilizzato soprattutto su mobile, ai danni del tabacco. Il programma di Canale 5 ha avuto in collegamento il noto psichiatra e docente universitario Andrea Sales, che a riguardo ha spiegato: “Tutto quello che coinvolge l’essere umano è studiato per far si che l’essere ci rimanga dentro, funziona così con i social, la televisione e soprattutto i videogiochi”.
“I genitori e la società – ha proseguito l’esperto – devono fare la loro parte, ma attenzione anche al funzionamento del cervello. quando si crea questa dipendenza si crea un meccanismo cerebrale, c’è il rilascio di alcune sostanze perchè c’è il piacere di un gioco come ad esempio c’è il piacere del mangiare e quindi c’è una ricerca da parte del cervello. Dall’altra parte ci sono poi le idee, che non sono cervello ma sono mente, e che vanno coltivate insieme alle figure educative, genitori, educatori ecc. Il tema è: se noi avessimo società o famiglie che offrono a bimbi e ai ragazzi cose educativamente più interessanti, probabilmente i videogiochi non verrebbero messi da parte ma…”.
ANDREA SALES: “SERVE UN PIU’ AMPIO RUOLO EDUCATIVO”
Quindi Andrea Sales ha ricordato come oggi come oggi, qualsiasi cosa che ci ‘bombardi’ abbia uno studio psicologico dietro: “Qualsiasi cosa – ha continuato lo psichiatra in diretta tv su Canale 5 funziona in questo modo, il mercato funziona così, la scelta dei colori, la scelta delle canzoni… è tutto studiato, il genitore dovrebbe informarsi un po’ e soprattutto tenendo conto che se la relazione con i figli è di un certo tipo, gli scienziati più bravi al mondo decadono…”. Come dire, la scienza arriva fino ad un certo punto, la parte più importante spetta ai genitori dal punto di vista educativo, ma non solo: “Ci vuole una situazione educativa – ha concluso Andrea Sales – sociale scolastica e sportiva che possa offrire qualcosa ai bambini di più ampio”.