USA-Resto del Mondo 151-131: questo il risultato finale del Rising Star Challenge che ha aperto l’All Star Game NBA 2020 a Chicago. Il venerdì sera (già notte naturalmente in Italia) è dedicato alla partita fra i migliori giocatori che siano al primo o al massimo al secondo anno in NBA, divisi tra statunitensi e resto del mondo. I padroni di casa hanno avuto la meglio al termine di un incontro dal punteggio esagerato, come d’altronde è tradizione all’All Star Game, dove di certo la difesa non spicca fra le priorità e la ricerca dello spettacolo è molto più gradita. Nei quintetti base, Team USA parte con Ja Morant, Trae Young, Kendrick Nunn, Zion Williamson e Jaren Jackson Jr., il Resto del Mondo risponde con Luka Doncic, Shai Gilgeous-Alexander, RJ Barrett, Rui Hachimura e Brandon Clarke. C’è spazio anche per Nicolò Melli, che entra in campo a 3’51” dalla fine del primo quarto, chiuso dal Resto del Mondo avanti 39-30. Gli unici tre punti della gara dell’ala azzurra dei Pelicans arrivano nel secondo periodo con una tripla dall’angolo e il Resto del Mondo sembra sempre avere il controllo: 81-71 all’intervallo. Team USA tuttavia nel terzo quarto si ripresenta in campo con una marcia in più, domina il terzo periodo (44-24 il parziale) e poi allunga nel quarto (36-26), portando il totale sul +20 finale, 151-131. Le due stelle più luminose, come era facilmente prevedibile, sono stati Luka Doncic da una parte e Zion Williamson dall’altra. Curiosità: a 40 secondi dalla fine del secondo quarto, il rookie di New Orleans schiaccia così forte da mendare fuori asse il tabellone, richiedendo così l’intervento di una squadra di tecnici dello United Center che nell’intervallo riparano i danni al canestro. Il miglior marcatore in assoluto è RJ Barrett a quota 27 punti, mentre esce dalla panchina il top scorer di Team USA, cioè Eric Paschall autore di 23 punti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



GLI HIGHLIGHTS

ALL STAR GAME NBA 2020: RISING STAR CHALLENGE

L’All Star Game NBA 2020 si apre ufficialmente nella notte (italiana) tra venerdì 14 e sabato 15 febbraio: nello specifico saranno le 3:00 quando alla Wintrust Arena di Chicago prenderà vita il Celebrity Game, la competizione che ormai dal 2005 viene disputata tra celebrità del mondo dello sport o dello spettacolo, ma anche personaggi che hanno fatto parte del mondo NBA (ex giocatori o attuali dirigenti). Alle ore 4:00 invece sarà la volta del Rising Star Challenge: una volta era la partita tra i rookie, poi è diventata la sfida tra primo e secondo anno, dal 2015 mette a confronto la selezione degli Stati Uniti e giocatori stranieri, ma sempre con riferimento ai primi due anni nella Lega. La diretta dell’All Star Game NBA 2020 dunque non è solo la partita della stelle, attesa nella notte tra domenica e lunedì: a Chicago ci sarà anche tempo per eventi paralleli, basti ricordare ad esempio le gare di schiacciate e tiro da 3 punti domani. Intanto, assisteremo a questi due eventi e vedremo quello che succederà…



DIRETTA STREAMING VIDEO E TV: COME VEDERE L’ALL STAR GAME

La diretta tv dell’All Star Game 2020 sarà garantita in toto dal canale Sky Sport NBA, che gli abbonati alla televisione satellitare troveranno al numero 206 del loro decoder; da valutare ancora se la telecronaca di questa notte sarà in italiano, lo sarà sicuramente per domenica. Intanto però possiamo dire che i clienti Sky potranno seguire l’evento anche in diretta streaming video, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.

DIRETTA ALL STAR GAME NBA 2020: IL CONTESTO

Della diretta dell’All Star Game NBA 2020 per la prima notte, possiamo eventualmente tralasciare il Celebrity Game: certo non mancheranno grandi personalità come il co-proprietario dei Milwaukee Bucks (che stanno dominando la stagione) Marc Lasry, o la ex ginnasta Katelyn Ohashi o ancora le leggende NBA Quentin Richardson e Darius Miles e le giocatrici della lega femminile A’ja Wilson e Chelsea Gray. Il Rising Star Challenge invece promette scintille: certo va ricordato che stiamo parlando di un’esibizione e che storicamente (basti guardare i punteggi finali) le difese non esistono, al punto che già a partire dal secondo tempo la sfida diventa una sorta di gara di schiacciate e tiro dall’arco all’interno di una partita. Tuttavia la presenza sul parquet della Wintrust Arena di grandi nomi fa venire comunque l’acquolina in bocca, e soprattutto ci sarà anche Nicolò Melli: l’ex di Milano, oggi ai New Orleans Pelicans dove a fasi alterne sta comunque trovando spazio, sarà in campo al posto di DeAndre Ayton (prima scelta assoluta nel draft 2018) e allora sarà molto interessante vedere come si comporterà. Per il resto, il Team World schiera per esempio quel Luka Doncic che tutti dicono destinato a dominare la NBA negli anni a venire (e già oggi è uno dei giocatori che spostano di più), Team USA risponde con Zion Williamson che ha avuto un impatto mediatico straordinario sulla Lega e alle prime gare (arrivate tardi, causa infortunio) ha già fatto vedere di che pasta è fatto. Non basta? Con lui giocano Trae Young, un altro potenziale giocatore-franchigia in un contesto vincente, e Ja Morant che ha impressionato tantissimo a Memphis; dall’altra RJ Barrett che è l’unica luce nel buio di New York, il promettente centro Moritz Wagner e ancora Shai Gilgeous-Alexander, ma anche il giapponese Rui Hachimura che ha dimostrato di poter stare eccome in questo contesto. La partita come detto sarà un contorno: vedremo quello che succederà…