DIRETTA CERIMONIA APERTURA OLIMPIADI TOKYO 2020: OSAKA ULTIMA TEODOFORA
Thomas Bach esordisce con le seguenti parole: “Oggi è un momento di speranza, differente da come lo avevamo immaginato”. Continuano i ringraziamenti di Bach che da il benvenuto a tutti gli atleti nella comunità olimpica. Termina il discorso di Bach con l’imperatore Naruhito che apre ufficialmente i Giochi! Entra la bandiera olimpica, c’è anche Paola Egonu a rappresentare l’Europa. A portare la bandiera sono sei atleti in tutto. Bandiera ora nelle mani dei militari che la metteranno sul pennone per l’inno olimpico. Finito l’inno olimpico, volano colombe di carta sullo stadio. Tocca ora ai pittogrammi viventi che ricalcano naturalmente lo stile manga. Continua lo show con la presentazione dei luoghi simbolo del Giappone. Sta per arrivare la torcia olimpica nello stadio. Ci avviciniamo all’ultima frazione del passaggio della fiaccola. Naomi Osaka è l’ultimo teodoforo. La famosa tennista accende il fiore di ciliegia, arde la fiamma olimpica. Termina ufficialmente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi. (agg. Umberto Tessier)
IL GIURAMENTO OLIMPICO
Chiudono la sfilata delle delegazioni le nazioni più corpose. Parliamo di Stati Uniti, Francia e Giappone. La Francia organizzerà i prossimi giochi a Parigi nel 2024. Per i giapponesi i portabandiera sono Susaki e Hachimura. Si conclude la sfilata delle delegazioni. Arriva il giuramento olimpico fatto da atleti, giudici e tecnici, un uomo e una donna. Questo il giuramento: A nome di tutti gli atleti. A nome di tutti i giudici. A nome di tutti gli allenatori e gli altri membri dell’entourage degli atleti. Promettiamo di prendere parte a questi Giochi Olimpici, rispettando le regole e nello spirito del fair play. Ci impegniamo a praticare lo sport senza doping e imbrogli, per la gloria dello sport, per l’onore delle nostre squadre ed in rispetto dei Principi Fondamentali dell’Olimpismo”. Agnes Keleti, 100 anni ex ginnasta ungherese, guarda un video che mostra la storia dei giochi moderni. Ecco il logo di Tokyo 2020. Tutti i bambini cantano Imagine di John Lennon. Ricordiamo che la moglie era del Giappone, parliamo di Yoko Ono. Successivamente alcune leggende della musica la cantano sullo schermo rapresentando i vari continenti. Hashimoto Seiko da il benvenuto in Giappone a tutte le delegazioni oltre che il pubblico da casa. Nel lungo discorso toccati vari argomenti. Thomas Bach da il suo personale benvenuto ai giochi. (agg. Umberto Tessier)
CERIMONIA APERTURA OLIMPIADI TOKYO 2020: DIRETTA STREAMING VIDEO TV, COME VEDERE L’EVENTO
La diretta tv della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020 dovrebbe essere trasmessa anche dalla televisione di stato: i canali di riferimento sono Rai 2, Rai Sport e Rai Sport + e, all’interno delle 200 ore di diretta garantite, sarà l’emittente a decidere di volta in volta cosa mandare in onda. Non dovrebbe mancare la cerimonia inaugurale, mentre l’appuntamento fisso è quello con la diretta streaming video su Discovery + (incluso per gli abbonati Amazon Prime e Eurosport Player) così come su DAZN, sulla cui piattaforma sono visibili i canali di Eurosport.
CONTINUA LA SFILATA
Tocca a Barbados seguita da Palestina ed Ungheria. Filippine e Finlandia seguite dal Brasile, con Bruninho come portabandiera. Seguono Bulgaria e Burkina Faso. Stanno sfilando in maniera più veloce le varie delegazioni. Toccano ora a Samoa Americane, Isole Vergini, Vietnam, Benin. Ecco Venezuela e Bielorussia. Entrano Belgio e Polonia, nazioni che potrebbero puntare a molte medaglie. Seguono Bosnia e Botswana. Il Portogallo salta e balla, Telma Monteiro e Nelson, portabandiera. Sono due gli atleti presenti per le Isole Marshall. Ecco Madagascar, Malawi e Malta. Ecco Malesia, Micronesia, Myanmar e Sud Africa con quest’ultima composta da 181 atleti. Ecco il Sud Sudan, tocca poi anche al Messico. Le Mauritius hanno in tutto otto atleti. La Mauritania non ha la portabandiera, in tutto sono due gli atleti. Dal principato di Monaco si va alle Maldive seguita dalla Moldova. Il Marocco, un tempo nell’atletica fortissima ma con il tempo ha perso smalto. Si torna in Asia con la Mongolia con 41 atleti. Entra ora Montenegro, mancano poche delegazioni. La Giordania ha in tribuna anche il casato reale. In tutto sono 14 i giordani. Seguono Laos e Lettonia. Per la Libia sono 4 gli atleti. Ecco la Liberia con tre atleti. La Romania conta 105 atleti. (agg. Umberto Tessier)
SFILA LA FAVORITA CINA
Entrano Svizzera e Svezia seguite dal Sudan. Tocca alla Spagna con Mireia Belmonte e Saul Craviotto portabandiera. Seguono Suriname, Sri Lanka e Slovacchia. Seychelles vede come portabandiera Felicity Passon e Rodney Govinden. Dopo Guinea e Senegal c’è la Serbia che non vede presente la squadra di basket eliminata dall’Italia. Saint Lucia, Somalia e Isola Salomone. La Thailandia ha 41 atleti. C’è ora la Corea del Sud, Kim Yeon-koung e Hwang Sun-woo sono i portabandiera. Entra la Cina Taipei seguita dalla Repubblica Ceca. Il Chad entra prima della Repubblica centroafricana. La Cina è composta da ben 420 atleti. Al di là dei numeri di atleti è a favorita per vincere il medagliere. Tocca ora alla Tunisia seguita dal Cile, 57 atleti. Ancora la Polinesia con Tuvalu. Segue la Danimarca, Sara Slott Petersen e Jonas Warrer come portabandiera. Seguono Germania e Togo, quest’ultima con quattro atleti. La Dominica seguita dalla Repubblica Dominicana, sono 66 gli atleti. La Turchia è composta da 108 atleti. Tocca ora a Tonga. In precendenza sono entrate Trinidad & Tobago e Turkmenistan. La Nigeria ha 63 atleti, questa volta non c’è la squadra di calcio che vinse l’oro ad Atlanta. Entra Namibia seguita da Nicaragua e Niger, quest’ultima con 7 atleti. La Nuova Zelanda paga l’assenza del rugby che molti definiscono quello vero, c’è infatti quello a sette. Seguono Nepal e Norvegia. Haiti e Pakistan, quest’ultima con dieci atleti. Panama nella sua storia ha conquistato un paio di medaglie, tra cui due nel 48′. Vanuatu e Bahamas. Papua Nuova Guinea ha otto atleti. Palau, sono tre i partecipanti. (agg. Umberto Tessier)
SFILANO LE DELEGAZIONI
Ballano gli ugandesi, un balletto molto simpatico. Non c’è Chusovitina a portare la bandiera dell’Uzebkistan. Entra anche la Gran Bretagna seguita da Isole Vergini Britanniche, Ecuador ed Egitto, con 142 componenti. Una festa di colori ed emozioni. Tocca ad una delle repubbliche baltiche, l’Estonia. Eswatini, cambiata la denominazione, Swaziland, sono cinque. Ecco ora l’Etiopia seguita dall’Eritrea, paese forte nella maratona. Cinque i delegati di Salvador. Australia seguita dall’Austria, uno dei paesi più vincenti dei giochi sul ghiaccio. La delegazione è composta da 76 atleti. Tanja Frank e Thomas Zajac i portabandiera. Entra l’Oman seguiti dai Paesi Bassi. La delegazione olandese è composta da 285 atleti. Keet Oldenbeuving e Churandy Martina portabandiera. Il Ghana, 14 atleti, entra ballando con la sua portabandiera, Nadia Eke. Capo Verde, sono in 6, con due portabandiera. Kazakhstan, la delegazione è composta da 96 atleti. Entrano Qatar e Canada. Il Qatar ci fa ricordare che l’anno prossimo ci saranno i mondiali a casa loro. Gaboe, 5 partecipanti, sono invece 12 per il Camerun. Gambia, con Gina Bass tra le portabandiera. La Cambogia è composta da tre atleti. La Nord Macedonia seguita dalla Guinea, cinque atleti, che non ha portabandiera. Per la Guinea Bessau sono quattro. Entra ora Cipro. Cuba, Yaime Perez tra le portabandiera. Kyrgyzistan seguita da Guatemala. Kuwait,sono in tutto dieci i rappresentanti. Tocca alle Isole Cook, sei in tutto. Si torna ai Caraibi con Granada. Per l’ europa c’è la Croazia. Isole Cayman, cinque i presenti della delegazione. Kenya, tanti i successi con gare in piste lunghe. Una buona delegazione formata da 85 atleti. Costa D’Avorio, si resta nelle potenziali medaglie per l’atletica. Sono 31 gli ivoriani. Costa Rica segue la Costa D’Avorio. Il Kosovo, la portabandiera è la Kelmendi che vinse il primo oro di Kosovo nel judo. Comoros seguita da Colombia e poi da Congo. In tutto sono sette gli atleti del Congo. Siamo all’Arabia Saudita con donna portabandiera, cosa mai banale. Samoa, felicissimo il portabandiera. Zambia, siamo arrivati ad un terzo delle squadre. La prossima è San Marino, cinque atleti, Arianna Avalloni tra i portabandiera. La Russia con 335 atleti, potevano essere di più, ricordiamo che partecipano come rappresentate olimpico russo dopo il caso di doping. Segue la Sierra Leone. Djibouti, sono in quattro in tutto. La Giamaica, storicamente una delle nazioni più veloci del mondo. (agg. Umberto Tessier)
ECCO L’ITALIA CON ROSSI E VIVIANI
E’ cominciata la sfilata delle nazioni nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020: conclusa l’esibizione sulle meraviglie delle maestranze nipponiche e forgiati i cinque cerchi, è stato tempo di dare spazio agli atleti. Come da programma la prima a cominciare è stata la Grecia “culla” delle olimpiadi, a cui pure hanno poi fatto seguito la formazione di Rifugiati Olimpici e dietro tutte le altre nazionali, in ordine non alfabetico europeo, ma secondo l’alfabeto giapponese Kanji. Ecco dunque di fila il ROC, la squadra russa sotto bandiera del Cio, seguita da Islanda, Afganistan, Emirati Arabi Uniti, Algeria Argentina e dopo pochi minuti anche Israele e naturalmente l’Italia. Guidati dai nostri portabandiera Jessica Rossi e Elia Viviani, i azzurri hanno dunque calcato il palco dello Stadio Olimpico in formazione praticamente completa: nonostante i timori per l’aumento dei contagi (che ha spinto alcune delegazioni a portare oggi solo pochi atleti a rappresentanza), la nostra selezione ha deciso di non lasciare a casa nessuno e concedere tutti la passerella olimpica. E’ stato davvero un gran festa per i nostri beniamini, super felici emozionati. (agg Michela Colombo)
ARRIVA LA BANDIERA NIPPONICA
Siamo nel vivo della diretta della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed è in uno Stadio Olimpico in attonito silenzio che stiamo assistendo a un bellissimo spettacolo. Dopo l’esibizione di Mirai Moriyama, attore e ballerino infatti sono entrati dei figuranti a rappresentante della arte e maestria giapponese nel lavoro del legno: è dunque gran spazio per gli elementi della tradizione nipponica. Durante lo spettacolo, aperto da un piccolo show di fuochi di artificio fuori dall’impianto, in maniera molto evocativa si è voluto ricordare tutti i passaggi dalla proclamazione degli giochi nipponici, occorsa ormai 8 anni fa, fino a oggi, ma pure le difficoltà vissute negli ultimi mesi da tutto il mondo per lo scoppio della pandemia da coronavirus: il lockdown ma pure la rinascita dopo questo periodo difficile, di cui le Olimpiadi di Tokyo 2020 vogliono essere simbolo (nonostante la gravissima situazione che ancora si riscontra in Giappone). Da sottolineare, a metà della cerimonia, un momento toccante riservato alla commemorazione delle vittime della pandemia e dei deceduti a causa dell’attentato contro gli atleti della Palestina ai giochi di Monaco del 1972, ma soprattutto il momento dell’ingresso della bandiera giapponese nello stadio, durante l’inno nazionale cantato da Misia, davvero suggestivo. (gg Michela Colombo)
SI COMINCIA!
Ci siamo, la diretta della cerimonia di apertura alle Olimpiadi 2020 sta per cominciare. Tokyo è pronta a brillare, anche se come abbiamo già detto questa edizione dei Giochi sarà a scartamento ridotto: certo non per quanto riguarda le gare e gli atleti che si contenderanno le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, ma con riferimento al contesto. Non ci sarà pubblico, decisione dolorosa e sofferta ma necessaria e inevitabile, se pensiamo allo stato di emergenza Covid che ancora vige, e poi le delegazioni olimpiche quest’anno sono davvero ridotte all’osso, come del resto la copertura televisiva e dei media. In Giappone, almeno volendo generalizzare e facendo una stima statistica, non sono troppo contenti che arrivino le Olimpiadi; per di più se le gare non si possono nemmeno andare a vedere. Questa sera – primissimo pomeriggio per noi – a Tokyo ci sarà comunque festa, pur senza dimenticare il contorno e una situazione da prendere con le molle: vedremo le nazioni e i loro rappresentanti sfilare nello stadio, le tantissime bandiere compresa quella a cinque cerchi e poi finalmente l’accensione del braciere olimpico, con il quale verrà dato inizio a una competizione che a dire il vero è già cominciata due giorni fa, con alcune discipline. Ora allora mettiamoci comodi, e gustiamoci un evento sempre attesissimo: la diretta della cerimonia di apertura alle Olimpiadi 2020 prende finalmente il via! (agg. di Claudio Franceschini)
I PORTABANDIERA
Ci stiamo avvicinando sempre più alla diretta della cerimonia di apertura alle Olimpiadi 2020. Abbiamo già parlato del fatto che Jessica Rossi ed Elia Viviani sono i nostri portabandiera, ora possiamo andare a vedere quali siano quelli delle altre nazioni (almeno alcuni). Per il Giappone uno dei due è appunto Rui Hachimura, il primo nipponico a giocare nella NBA (con gli Washington Wizards), mentre la Croazia accanto al tiratore Josip Glasnovic ha scelto Sandra Perkovic, che alle Olimpiadi 2020 si presenta con due ori consecutivi nel lancio del disco. Disciplina identica per Cuba con Yaime Perez (campionessa del mondo), l’Australia invece ha come portabandiera Patty Mills, già compagno dei Big Three a San Antonio e stella dell’Australia che si gioca la medaglia nel basket, e Cate Campbell, fenomeno del nuoto; due velisti per l’Argentina, ovvero Cecilia Carranza e Santiago Lange, mentre la Spagna ha scelto la nuotatrice Mireia Belmonte e il canottista Saul Craviotto. Ci sono anche due scelte che riguardano il tennis, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020: parliamo di Yen-Hsun Lu per Cina Taipei e di Veronica Cepede Royg per il Paraguay. (agg. di Claudio Franceschini)
EVENTO A “PORTE CHIUSE”
Manca sempre meno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, evento a cui pure, come abbiamo accennato prima, prenderanno parte pochissime persone. Vista l’attuale situazione, ben grave, legata alla pandemia da coronavirus registrata in Giappone, i giochi saranno vietati al pubblico e anche la cerimonia vedrà presente un numero limitatissimo di persone. Secondo gli ultimi numeri, saranno appena 950 persone attese sugli spalti: di questi 800 saranno dignitari e membri della stampa stranieri e 150 i cittadini giapponesi ammessi ad assistere al grande evento. Pure a livello politico la cerimonia di apertura per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sarà “povera”: presenti sicuramente oggi l’imperatore giapponese Naruhito (che darà il via ufficiale ai giochi) e il primo minuto Suga come la presidente do Tokyo 2020 Hashimoto, come anche la First Lady USA Jill Biden e il presidente francese Emmanuel Macron. (agg Michela Colombo)
EGONU PORTABANDIERA CIO
Nel presentare la diretta della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020 abbiamo citato Paola Egonu: ebbene, la pallavolista azzurra è stata scelta dal Cio (il comitato olimpico internazionale) per portare, insieme ad altri atleti, la bandiera a cinque cerchi che rappresenta ovviamente i Giochi. La Egonu si è detta onorata della possibilità, e si dice che alla notizia datale da Giovanni Malagò sia scoppiata a piangere per la gioia; classe ’98, nata a Cittadella da genitori nigeriani, la Egonu è una delle stelle più fulgide della nostra nazionale di volley, che ancora una volta andrà a caccia della gloria alle Olimpiadi 2020 sotto forma di una medaglia, meglio ancora se d’oro pur se ovviamente non sarà affatto semplice. Cresciuta nel Club Italia, la Egonu ha giocato a Novara vincendo due volte la Coppa Italia e una Champions League, dal 2019 veste la maglia di Conegliano e con la Imoco ha davvero sbancato, perché la società veneta nel 2020-2021 ha chiuso con quattro titoli (scudetto, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League) e l’anno precedente aveva già messo in bacheca Coppa Italia, Supercoppa e Mondiale per Club. A 22 anni è ancora giovanissima ma già una grande star internazionale, e portare la bandiera a cinque cerchi nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020 è certamente un fantastico riconoscimento di questo fatto. (agg. di Claudio Franceschini)
FINALMENTE CI SIAMO
Alle ore 13:00 di venerdì 23 luglio, con orario di casa nostra, scatta la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Tokyo 2020: finalmente, verrebbe il caso di dire, perché aspettiamo questo momento da un anno e possiamo ora viverlo tutti insieme da Tokyo. È stato chiaramente scelto un orario “europeo”, di modo che più o meno tutti potessero assistere a questo evento: in Giappone saranno le 22:00, dunque sarà già notte quando le varie nazioni che parteciperanno ai Giochi sfileranno nello stadio e attenderanno che venga accesso il braciere olimpico per dare il via alla competizione.
A dire il vero, come sappiamo, alcune gare sono già iniziate nei due giorni precedenti; tuttavia è evidente che il reale momento in cui le Olimpiadi 2020 iniziano è questo, e dunque c’è grande attesa perché ovviamente la cerimonia inaugurale è un momento magico, che idealmente unisce (o dovrebbe farlo) tutto il mondo lanciando due settimane di spettacolo. Vedremo allora quello che succederà nel corso della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020 a Tokyo, nel frattempo possiamo iniziare a dare qualche dato al riguardo.
CERIMONIA APERTURA OLIMPIADI TOKYO 2020: IL CONTESTO
Nella diretta della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2020 vedremo sfilare le nazioni che parteciperanno ai giochi di Tokyo: dalla Grecia al Giappone, chiaramente lasciato per ultimo e con Rui Hachimura a fare da portabandiera (insieme al lottatore Yui Susaki) saranno la bellezza di 206 rappresentative, tra cui anche il Team Olimpico dei Rifugiati. Possiamo già dire che l’Italia si presenterà come ventiduesima, dopo Israele e appena prima dell’Iraq; sappiamo già che saranno Jessica Rossi ed Elia Viviani i nostri portabandiera, ma ci sarà anche Paola Egonu in una veste speciale come racconteremo poi.
Il momento più emozionante sarà chiaramente quello dell’accensione del braciere olimpico: la torcia che servirà lo scopo ha viaggiato lungo il Giappone per mesi, come da tradizione, e tra i tedofori c’è stata anche la donna più anziana al mondo (questo almeno dice il Guinness dei Primati) con 118 anni. Purtroppo sappiamo che gli eventi delle Olimpiadi 2020 saranno a porte chiuse, le delegazioni sono ridotte all’osso e costrette a muoversi con mezzi speciali messi a disposizione, evitando metropolitana o autobus; anche così però le Olimpiadi 2020, e di conseguenza l’imminente cerimonia di apertura, saranno un grande spettacolo e noi chiaramente non vediamo l’ora di raccontare quello che succederà, attendendo soprattutto l’Italia.