Durante la conferenza stampa di Giuseppe Conte sul Dl Rilancio ha preso la parola anche la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova. Ha citato la regolarizzazione dei migranti, inserita nel Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri. E lo ha fatto commuovendosi: «Per me e la mia storia è un punto fondamentale, mi riferisco all’articolo 110 bis. Da oggi gli invisibili oggi saranno meno invisibili. Mi riferisco a quelli brutalmente sfruttati. Avranno un permesso di soggiorno per lavoro. Riacquisteranno la loro identità e dignità. Lo Stato è più forte della criminalità e del caporalato». Prima di parlarne e lasciarsi tradire dalle lacrime, aveva annunciato che sono stati destinati un miliardo e 150 milioni di euro a sostegno della filiera agricola e 250 milioni per gli indigenti.



Nel confronto con i giornalisti, il premier Giuseppe Conte ha lanciato un messaggio all’Unione Europea: «Non accettiamo accordi bilaterali che possano privilegiare dei percorsi turistici. Nel corso dell’ultima conversazione con Ursula Von der Leyen ho posto questo problema, sarebbe la distruzione del mercato unico, perché vorrebbe dire che un comparto del turismo possa essere condizionato da accordi bilaterali. Saremmo fuori dall’Unione europea».



Riguardo invece gli spostamenti interregionali: «Le Regioni ci hanno prospettato quasi tutte l’esigenza che restino congelati o comunque limitati al massimo, almeno in questa fase. Non era una richiesta unanime, ma maggioritaria. Comunque mi sembra ragionevole, considerando che andiamo verso un’apertura quasi completa. Non devono esserci troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una valutazione della curva epidemiologica». (agg. di Silvana Palazzo)

CONTE “BONUS E AIUTI A FONDO PERDUTO”

«È un aiuto globale, per le famiglie e le imprese, che tocca tutti i settori e tutti gli aspetti economici e sociali». Così il premier Giuseppe Conte ha presentato il Dl Rilancio da 55 miliardi. Di questi, ben 25,6 sono destinati solo ai lavoratori. Invece 15-16 miliardi sono destinati alle imprese. «Per professionisti ed autonomi, 600 euro immediati erogati da subito a chi ha già preso il bonus. Verrà poi erogato un ristoro aggiuntivo sino a 1000 euro. Per le imprese, specie medie e piccole, c’è un aiuto concreto, anche a fondo perduto». Previsto anche un taglio delle tasse per 4 miliardi, rinvio delle scadenze a settembre, oltre che aiuti per gli affitti delle attività. «Prorogato il bonus baby sitter che potrà essere usato anche per pagare centro estivi e verrà raddoppiato per chi ancora non ne ha beneficiato. Estesi anche i congedi parentali. Attenzione per le persone affette da disabilità: per loro svariati milioni per provvedere alle loro esigenze», ha proseguito Conte.



Lo stesso vale per il mondo dell’edilizia. «Abbiamo previsto numerosi i bonus per rendere le case degli italiani più green. Non si spenderà un centesimo per queste opere». Ma il presidente del Consiglio ha parlato anche di sanità e scuola. «Ci assicureremo massima attenzione alla ripartenza in sicurezza e allo svolgimento degli esami di maturità. E stabilizziamo il corpo docente: 16mila assunzioni sono pronte. Aiuti economici anche al mondo universitario ed alla ricerca: è un importante investimento sul futuro, con 4mila ricercatori in più».

Aiuti anche in chiave turismo: «C’è il bonus vacanze, per tutte le famiglie con ISEE inferiore a 40mila euro. Svariate le iniziative di promozione e rilancio per le imprese turistiche». In base al Dl Rilancio, la prima rata Imu per gli alberghi e gli stabilimenti balneari sarà abolita. Ma non manca un riferimento ad altre categorie: «Diciamo stop, grazie all’ANCI, alla tassa di occupazione del suolo pubblico per le attività di bar e ristorazione. Indennità di 600 euro per chi lavora nel mondo dello spettacolo, anche per i precedenti mesi. Numerosi gli interventi sulla cultura ed il mondo dell’arte». (agg. di Silvana Palazzo)

CONTE “DL RILANCIO VALE COME DUE MANOVRE”

Il Dl Rilancio vale «come due manovre». A dirlo è il premier Giuseppe Conte, intervenuto nella conferenza stampa trasmessa in diretta tv e streaming video. «Sapevamo che il Paese è in attesa, ma ogni ora di lavoro pesava, perché sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima. Ma era un testo tanto articolato. La parola ora passa al Parlamento, spero anche col contributo dell’opposizione possa essere migliorato». Il Presidente del Consiglio ha spiegato gli obiettivi: «Questa manovra serve a fronteggiare questa fase dell’emergenza, ma contiene anche delle premesse per una prospettiva di ripresa economica e sociale. Ci sono persone rimaste senza lavoro e reddito, imprenditori in assoluta incertezza. Il vostro grido di allarme non ci è mai sfuggito. Questa fotografia dolorosa del Paese la conosciamo, ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa sofferenza. Ce l’abbiamo messa tutta».

Non poteva mancare un riferimento ai ritardi nei pagamenti delle casse integrazioni e dei bonus: «Abbiamo potenziato cassa integrazione e bonus per autonomi, confidando che i pagamenti avvengano rapidamente. Non ci sono sfuggiti i ritardi». E ha aggiunto: «È una procedura farraginosa, concepita in un contesto ordinario, non straordinario. Ci abbiamo lavorato, e devo ringraziare le Regioni che si sono rese disponibili a collaborare per trovare la soluzione più rapida. Confidiamo di recuperare il tempo perduto». (agg. di Silvana Palazzo)

DIRETTA CONFERENZA STAMPA CONTE PER DL RILANCIO

«L’Italia deve riprendere a correre», lo diceva il Premier Conte nella conferenza stampa del 26 aprile dove si annunciava il nuovo Dpcm sulla fase 2 in vista delle riaperture dal 4 maggio: ora però il vero tema caldo resta l’emergenza economica con il Presidente del Consiglio che torna così a parlare con una conferenza stampa in diretta video streaming per annunciare tutti i dettagli del nuovo Decreto Rilancio (Dl Maggio, già ex Dl Aprile) con le risorse destinate ai nuovi aiuti economici lanciati dal Governo nell’ultimo CdM. Dopo le ultime schermaglie viste nelle diverse riunioni di maggioranza sul nuovo Decreto economicoe tra i diversi partiti negli scorsi giorni (dalla sanatoria sui lavoratori immigrati al tema del Reddito d’Emergenza) si è arrivati ad una maxi-bozza condivisa della road map economica che scandirà aiuti a lavoratori, famiglie e liquidità alle imprese per il mese di aprile-maggio.

La crisi economica galoppa come confermato dallo stesso Capo del Governo nella doppia informativa al Parlamento  e l’Italia se non può permettersi una nuova ondata di pandemia coronavirus, non può neanche proseguire nel lockdown totale: «Il fronte economico con il nuovo decreto – spiegava il Presidente del Consiglio in una recente intervista alla Stampa – «sta richiedendo un grande impegno; stiamo predisponendo il rinnovo automatico della cassa integrazione e del bonus da 600 euro, che renderemo più consistente. Offriremo un bonus anche agli stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari, ai collaboratori sportivi, ai lavoratori in somministrazione, a colf e badanti. Interverremo per le altre fasce sociali prive di reddito, riproporremo il congedo straordinario, il voucher baby-sitting ai genitori che lavorano».

Incontrando i sindacati e il mondo delle imprese, il Premier Conte ha poi spiegato che la crisi sarà dura e causerà una brusca frenata del Pil anche al di sotto dell’8% già previsto nel Def: «Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova – ha detto ancora il premier Conte ai sindacati e ai rappresentanti delle imprese -, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Ci aspetta una fase difficile e dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali». Si è arrivati anche a ragionare ad una sorta di “spacchettamento”, quindi con l’approvazione a pezzi del Decreto maggio. Una ipotesi per accelerare i tempi, visti i ritardi che ci sono stati.

DECRETO RILANCIO (EX APRILE): LE ANTICIPAZIONI

Nelle bozze del Decreto Rilancio circolate negli scorsi giorni si registrano non solo la copertura per il rifinanziamento delle misure economiche del Decreto Cura Italia, ma anche il rilancio per nuove liquidità alle imprese oltre all’immissione del nuovo Reddito di emergenza. Il decreto economico comprendere circa 244 articoli suddivisi in 7 capitoli centrali per il rilancio del Paese: fisco (rinvii scadenze); lavoro (proroga ammortizzatori sociali già presenti nel Cura Italia); imprese (liquidità, cancellazione Irap, prestiti e ristori a fondo perduto); famiglie (Reddito di Emergenza, bonus baby sitter e congedo parentale esteso); trasporti (bonus mobilità sostenibile, bicicletta e monopattino); turismo (con bonus vacanze per chi le farà in Italia); sanità (nuove assunzioni e materiale per far fronte alla crisi coronavirus).

Dopo i problemi sugli errori di calcolo per la Cig e la cassa in deroga, il Governo ha trovato la quadra con 10 miliardi di euro unicamente stanziati per il rifinanziamento e allungamento dei termini di presentazione. Nei 55 miliardi di euro previsti e stanziati dallo scostamento di bilancio (cui si aggiungono i 25 già stanziati dal Dl Cura Italia) si prevede oltre ai bonus per partite Iva, Rem e ampliamento Reddito di Cittadinanza, anche l’ampliamento per il bonus baby sitter (che raddoppia fino a 1200 euro per famiglia), oltre all’allungamento del congedo parentale fino al 30 settembre. Conferma e proroga degli ammortizzatori per i lavoratori come la Naspi ma anche incentivi per l’acquisti di biciclette e monopattini elettrici.

«Nel prossimo decreto che stiamo completando ci saranno misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto a sostegno della capitalizzazione, degli investimenti e dell’innovazione», aveva sottolineato il Ministro Gualtieri alla Commissione Finanze Camera dopo il vertice con il Premier Conte dove tra diversi braccio di ferro, si è giunti ad un pre-accordo poi divenuto realtà nell’ultimo CdM. Da ultimo, il Ministro Catalfo ha fatto sapere nel vertice con i sindacati che renderà nel Decreto Maggio una misura atta a ridurre laddove possibile l’orario di lavoro, «con i contratti stipulati con le organizzazioni sindacali più rappresentative che possono convertire quota parte delle ore in percorsi di formazione finanziati da un apposito fondo presso il ministero. Non è prevista una riduzione dei salari». Non sono mancate le tensioni, a partire da quelle per la proposta di regolarizzazione dei migranti. Nel decreto maggio c’è spazio anche per la norma keynesiana che raddoppia le detrazioni per ecobonus, sismabonus e solare. Quindi sarà possibile ristrutturare casa gratis: lo Stato paga l’impresa con sconti fiscali fino al 110%.

DPCM E FASE 2: TUTTI I REBUS

La fase 2 resta dunque piena ancora di incertezze, tanto sul fronte economico sul Decreto Rilancio Maggio quanto su quello sanitario: al netto del tema ancora tutto da chiarire sui controlli e i tracciamenti del contagio da coronavirus nella fase 2, il Governo ha pubblicato una nuova pagina di FAQ (domande frequenti) sul portale online dove potenzialmente avrebbe dovuto chiarire tutti i dubbi riguardo all’ultimo Dpcm. Spostamenti; Pubblici Servizi e attività commerciali; Attività produttive, professionali e servizi; cantieri; Agricoltura, allevamento e pesca; Università: sono questi i temi principali delle FAQ, dove si affronta anche il tema molto caldo dei “congiunti” e dell’autocertificazione.

Mentre si chiarisce che partner e fidanzati rientrano nelle categorie” permesse” dalle visite dal 4 maggio in poi, non è chiaro se gli amici siano intesi oppure no. Nelle FAQ non vi sono segnalati nettamente (mentre ad esempio si citano le parentele fino al sesto grado), ma poco dopo l’uscita del nuovo pacchetto-risposte fonti di Governo hanno fatto sapere che comunque gli amici «non rientrano negli “affetti stabili”». Tutto questo però potrebbe finire con l’arrivo della seconda parte della fase 2, dal prossimo 18 maggio.

Avverranno infatti nuove aperture differenziate nelle Regioni dopo l’accordo con il Governo nella Conferenza Stato-Regioni, ma per bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici varranno come regola principale l’adesione alle “linee guida” Inail e del Comitato Tecnico Scientifico: forte polemica è stata lanciata proprio nei giorni scorsi dalle imprese e dai ristoratori in merito alle nuove regole che renderebbero in molti casi quasi impossibile la ripresa se non con una forte perdita di clienti e fatturato (oltre al lockdown che già ha costretto diversi esercizi sull’orlo del fallimento).