«Il numero dei morti è una ferita aperta. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di poter alleviare i disagi e risparmiare i sacrifici a cui abbiamo sottoposto gli italiani», ha introdotto così la conferenza stampa il Premier Conte per annunciare il nuovo Dpcm firmato questa sera con la proroga fino al 13 aprile delle misure di contenimento per l’emergenza coronavirus. «Dpcm proroga il regime di misure restrittive fino al 13 aprile», ovvero fin dopo Pasqua, con il Presidente del Consiglio che si dice certo della decisione presa dopo consulto con Comitato Tecnico Scientifico «Se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare le misure tutti gli sforzi sarebbero vani: pagheremmo un prezzo altissimo perché oltre al costo economico e psicologico che stiamo affrontando, saremmo costretti a intervenire di nuovo». Il Premier Conte invita tutti a rispettare le misure: «attenzione c’è sparuta minoranza che non le rispetta, vorrei ricordare che abbiamo disposto sanzioni molto severe dal punto di vista economico. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare un danno nel confronto di tutti: dobbiamo portare rispetto al personale medico che sono più esposti ai focolari di contagi, lo dobbiamo anche a tutti i lavoratori che ogni giorno mandano avanti al lavoro». Nel proseguire la diretta video con la conferenza stampa, Conte ha tratto un pensiero riferito al momento di festa dei prossimi giorni: «Mi dispiace che le nuove misure capitano durante la Pasqua che è un momento di serenità e pace, ma saremo purtroppo costretti con questo nuovo regime di costrizione per evitare problemi futuri».
La proroga ulteriore permetterà di iniziare a valutare una prospettiva sulla riapertura: «se i dati dovessero consolidarsi, inizieremo a parlare di allentamento misure. Non posso dire se sarà il 14 aprile, ma nel momento in cui avremo dati più aggiornati nei prossimi giorni, inizieremo ad entrare nella fase 2 con la “convivenza del virus” per poi entrare nelle fase 3 (uscita dall’emergenza e ripristino della normalità completa per lavoro). La fase 3 sarà anche la fase della ricostruzione». Rispondendo alle domande dei giornalisti collegati da remoto in video streaming, il Premier Conte chiarisce il tema degli accordi Ue per gli aiuti economici «Mes light dell’Europa per il dopo coronavirus? No, strumento inadeguato per questa emergenza, vecchie regole e non vale per questa emergenza. Se ci sarà però un Mes snaturato con ampio pacchetto di dettagli, allora può essere uno strumento tra gli altri da elaborare per mettere in piedi strategia europea comune».
LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER
Il Premier Giuseppe Conte è atteso alle ore 20.20 per una nuova conferenza stampa in diretta video da Palazzo Chigi: annuncerà la firma del nuovo Dpcm 1 aprile (QUI I DETTAGLI) col quale di fatto proroga tutte le misure finora disposte dal Governo sull’emergenza coronavirus (quarantena, chiusura attività, misure di contenimento e fondi emergenza alimentare) dal 3 aprile fino al prossimo 13 aprile, giorno di Pasquetta. La proroga varrà dal 4 aprile, alla scadenza delle precedenti misure, fino al giorno di Pasquetta: vengono rinnovate tutte le limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività non essenziali ma arriva una nuova stretta per gli allenamenti sportivi. Nella bozza ancora suscettibile a modifiche, si legge «non solo sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati ma anche le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo».
Nel passaggio invece centrale del nuovo Decreto in arrivo questa sera, fa sapere l’Adnkronos, si legge ancora «L’efficacia delle disposizioni dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8, 9, 11 e 22 marzo 2020, nonché di quelle previste dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 e dall’ordinanza del 28 marzo 2020 adottata dal Ministro della salute di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è prorogata fino al 13 aprile 2020». (a cura di Niccolò Magnani)
QUI LA DIRETTA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER CONTE
LE NUOVE MISURE DEL DECRETO
Nuovo appuntamento con il premier: in programma tra pochi minuti la conferenza stampa di Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus, che sarà visibile in diretta tv e video streaming sui canali social di Palazzo Chigi e Facebook del giurista. Dopo aver annunciato le ultime misure economiche – 4,7 miliardi di euro per aiutare le famiglie, provvedimento che ha seguito il dl Cura Italia – il Governo si è messo al lavoro per contenere l’emergenza Covid-19 e, come già prevedibile nelle scorse ore – si va verso una proroga delle misure restrittive: come già annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa al Senato, le limitazioni verranno estese fino al 13 aprile 2020.
Come vi abbiamo raccontato, nel decreto coronavirus del 25 marzo – clicca qui per leggere il testo – sono stati rivisti e ampliati i divieti con un limite fissato al 31 luglio 2020, ma ciò non significa che le restrizioni avranno effetto fino al 1° agosto, anzi. La speranza è che le misure di contenimento si possano stoppare nel più breve tempo possibile, per tornare così gradualmente alla vita di tutti i giorni.
VIDEO DIRETTA CONFERENZA STAMPA CONTE: IL DPCM APRILE
La conferenza stampa di Giuseppe Conte sull’allarme coronavirus arriva dopo l’incontro con i leader dei partiti di Centrodestra, che nelle scorse settimane avevano lamentato il mancato coinvolgimento del Parlamento per affrontare l’emergenza. Senza dimenticare le polemiche delle scorse ore legate al sì del Viminale alla passeggiata con figlio, disabile o anziano, che ha mandato su tutte le furie i governatori delle Regioni, Attilio Fontana e Vincenzo De Luca in primis. Non ci resta che attendere che il premier prenda la parola in conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza in Italia, ricordando che negli ultimi giorni è stato registrato un miglioramento del trend di contagi, a partire dalla regione più colpita che è la Lombardia.
Un miglioramento che comunque non deve spingere a decisioni affrettate, come chiarito dallo stesso premier nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico: «Il Comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia. Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza. Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza. Questo il nostro impegno», le sue parole riportate dall’Ansa.