In un Draft 2019 che ha visto inevitabilmente come stella l’ambitissimo Zion Williamson, numero uno della lotteria che contribuisce a gran parte del fascino che la NBA esercita sul resto del mondo, ci sono anche i delusi e uno di questi è Bol Bol, nome alquanto singolare dietro cui c’è un promettente cestista figlio d’arte: il ragazzo è infatti figlio del compianto Manute Bol e di lui si diceva un gran bene senonché, partendo dalla posizione numero 18 del Draft, ha dovuto attendere addirittura la “call” numero 44 per trovare una squadra che si interessasse a lui. Certo sui si lui ha pesato il grave infortunio patito l’anno scorso al piede sinistro e che probabilmente avrà scoraggiato molte franchigie dal puntare su di lui. A credere su questo ragazzone di 2 metri e 30, ma dal fisico forse di cristallo, alla fine sono stati i Denver Nuggets mentre gli Indiana Pacers a cui spettava proprio la scelta numero 18 alla fine hanno deciso di virare su un altro giovane talento. “Ora tocca a me far capire alla NBA di essersi sbagliata sul mio conto” ha detto Bol Bol con un pizzico di orgoglio al termine del Draft, ripensando anche al fatto che in altri tempi il suo nome era stato accostato addirittura alla Top 5. (agg. di R. G. Flore)
TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SU ZION WILLIAMSON
Il protagonista indiscusso del Draft Nba 2019 è certamente lui: Zion Williamson. Per alcuni è il miglior giocatore proveniente dal college dati tempi di Michael Jordan, ma sono tante le curiosità che ruotano attorno al nuovo acquisto dei New Orleans Pelicans. La prima riguarda il suo nome “Zion”: Williamson venne così chiamato dalla mamma dal nome del monte su cui sorse Gerusalemme su consiglio della nonna, che voleva per il nipote qualcosa di speciale. Come ricordato da Eurosport, il suo mito nasce a Spartanburg, dove Zion era solito “brutalizzare” i malcapitati avversari a suon di schiacciate e stoppate devastanti sotto canestro. La sua apertura alare, mostruosa, è di due metri e un centimetro: scontrarsi contro di lui equivale ad impattare contro una jeep che viaggia a 16 km/h. Vi sembra poco? Siamo sicuri che cambiereste idea scontrandovi con Zion…(agg. di Dario D’Angelo)
NBA DRAFT 2019: LE PRIME 3 SCELTE
Si è tenuto questa notte presso il Barclays Center di Brooklyn, l’NBA Draft, la scelta dei vari giocatori provenienti dalle università e dai college, da parte delle squadre Nba. La prima scelta apparteneva ai New Orleans Pelicans, che hanno selezionato Zion Williamson, proveniente dall’università di Duke, e uno dei nomi più attesi per il Draft 2019. Il cestista, come ricorda Sky Sport, non è riuscito a trovare le parole per commentare l’evento, troppo emozionato e commosso, anche se un messaggio ai tifosi l’ha voluto mandare: Let’s dance!”, “balliamo!”. La scelta numero due apparteneva ai Grizzlies di Memphis, che hanno puntato su Ja Morant, proveniente da Murray State: «Ho realizzato il mio sogno – ha detto – un sogno pazzesco. Sono felicissimo. La prima cosa è credere in se stessi, e io l’ho fatto». Terza scelta per i New York Knicks, che invece hanno voluto puntare sull’altro asso di Duke in uscita, RJ Barrett, soprannominato “The Maple Mamba”, il mambo canadese: «Sono pronto – ha esclamato anche lui in lacrime – voglio conquistare New York». Quarta posizione per De’Andre Hunter, scelto dagli Atlanta Hawks e selezionato da Virginia. Infine, a completamento della Top 5, Darius Garland da Vanderbilt, che finisce a Cleveland con la maglia dei Cavaliers. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NBA DRAFT 2019, LA DIRETTA
Il draft NBA 2019 si tiene in diretta dal Barclays Center di Brooklyn, casa dei Nets: nella notte italiana di venerdì 21 giugno, precisamente alle ore 1.00, conosceremo il nome della prima scelta assoluta e di tutti i giocatori che, dichiaratisi eleggibili per la stagione, saranno effettivamente chiamati dalle varie franchigie. Le quali hanno avuto in dote dal sorteggio la loro scelta, come avevamo visto qualche tempo fa; l’onore della primissima chiamata è dei New Orleans Pelicans, che avranno anche la quarta scelta per uno scambio del quale parleremo, e che rischia di stravolgere la geografia della Lega. Il draft NBA, come sempre, non può essere preso in senso assoluto: tante variabili contribuiscono a renderlo entusiasmante e incerto. Dall’effettivo livello dei giocatori che arriveranno tra i professionisti (e il loro inserimento nello specifico contesto) alla possibilità di scambi prima e dopo, che siano scelte o giocatori “fisici”, fino a tutto il resto del mercato: per ora assisteremo al draft NBA 2019, per tutto il resto bisognerà ancora aspettare.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE IL DRAFT NBA 2019
La diretta tv del draft NBA 2019 sarà trasmessa sul canale Sky Sport NBA, che trovate al numero 206 del decoder e che dunque è un appuntamento riservato in esclusiva agli abbonati alla televisione satellitare. Tutti loro potranno avvalersi del servizio di diretta streaming video, attivando l’applicazione Sky Go (su apparecchi mobili come PC, tablet e smartphone) senza costi aggiuntivi; attenzione poi alle informazioni utili che arriveranno dai social network ufficiali, in particolare da facebook.com/nba e dal Twitter @NBA.
DIRETTA DRAFT NBA 2019: CHI SARA’ PRIMA SCELTA?
Dunque è tempo di draft NBA 2019: è opinione comune che Zion Williamson sarà la prima scelta assoluta e che andrà a giocare a New Orleans. Questo anche perchè i Pelicans hanno appena scambiato Anthony Davis mandandolo alla corte di LeBron James, ricevendo dai Los Angeles Lakers un pacchetto formato da Lonzo Ball, Brandon Ingram (e Josh Hart) ma anche la quarta scelta di questo draft – e altre future – che non è detto resti in Louisiana a lungo. Con Ingram a roster, R.J. Barrett (compagno di Zion a Duke) sarebbe un doppione e la crescita di entrambi ne verrebbe minata; Williamson invece rappresenta il “big man” che può sostituire Davis, certo con altre caratteristiche e in attesa di valutarne il grado di impatto in NBA. Barrett dunque finirà a Memphis, che sta ricostruendo e potrebbe aver bisogno di un giocatore con punti nelle mani; a New York, che ha la terza chiamata, valutazioni in corso perchè l’infortunio di Kevin Durant, che salterà tutto il 2019-2020, impedisce di formare il Super Team con Kyrie Irving e di conseguenza impone altre decisioni, magari puntare sul playmaker Ja Morant. Ad ogni modo, come già detto, sono tutte considerazioni a freddo: il campo sarà giudice supremo, prima ancora tutte le altre mosse che avverranno in sede di mercato e già a cominciare dalla notte del draft NBA 2019.