Arrivano importanti aggiornamenti da Canberra sulle elezioni in Australia: sancito chi sarà il premier, parliamo di Anthony Albanese. Il leader del Partito laborista sarà il primo leader di origine italiana a governare un Paese anglosassone. Come riportato dai colleghi di Nova, i principali media del Paese hanno previsto che i laboristi otterranno una maggioranza di 76 seggi sui 151 totali della Camera bassa.



La coalizione a sostegno del premier uscente Scott Morrison non potrà dunque tentare la rimonta, la sconfitta è ormai certa. 17 milioni di cittadini hanno deciso di cambiare l’esecutivo, superando le aspettative della vigilia dei vari analisti: era previsto solo un lieve vantaggio per il partito laborista di Albanese, che però si è imposto piuttosto nettamente sulla “Coalition” di Morrison, formata da Liberal Party e National Party. (Aggiornamento di MB)



Diretta elezioni Australia: urne chiuse a Ovest

A proposito della diretta risultati elezioni Australia 2022, il “Sydney Morning Herald” riporta che le urne si sono chiuse in Australia occidentale e gli occhi di tutti sono puntati sui seggi di Swan, Pearce e Hasluck. I laburisti hanno puntato al 100% su questi seggi. Il ritiro di Christian Porter di Pearce e di Steve Irons di Swan favorisce le possibilità dei laburisti, ma un insider laburista afferma che la scelta di questi tre seggi come obiettivo sia stata pura matematica elettorale.

Ciascun seggio è detenuto dai liberali con un margine inferiore al 6% e i laburisti si aspettano che alcune cose vadano a loro favore, tra cui “una correzione della scarsa performance del partito alle elezioni del 2019” e “il fatto che gli australiani occidentali sono abituati a votare laburista dopo la vittoria record dei laburisti alle elezioni statali del 2021”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Elezioni Australia, testa a testa e frecciate tra Morrison e Albanese

Comincia la diretta con i risultati delle elezioni in Australia, che vedono a confronto i due candidati Scott Morrison (liberale di Centrodestra) e Anthony Albanese (Centrosinistra). Come riporta l’agenzia di stampa nazionale Askanews, lunghe code si sono formate nei seggi sin dalle prime ore della mattinata, mentre Morrison – segnalato in svantaggio dagli ultimi sondaggi – ha accusato il suo rivale Albanese di “arroganza nel prevedere una vittoria dei laburisti di Centrosinistra”.

Sempre Askanews ha evidenziato, a proposito delle elezioni in Australia, che Albanese ha previsto che la competizione sarà “a distanza ristretta”, un vero e proprio testa a testa, e ha promesso agli australiani “un po’ di onestà in politica”. I due sondaggi finali, si legge, “hanno segnalato il Labour di sei punti davanti alla coalizione guidata dai liberali di Morrison, ma con l’affluenza in calo nessuna delle due parti si è assicurata una vittoria assoluta”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

Elezioni Australia: duello Morrison-Albanese

Australia chiamata alle urne. Sabato 21 maggio, saranno circa 17 i milioni di persone voteranno per assegnare tutti i seggi della Camera dei rappresentanti e un po’ più della metà di quelli del Senato. I primi seggi, considerando il fuso orario, hanno già aperto la sera di venerdì italiana. Si tratta di elezioni molto importanti per l’Australia. Sono le prime generali dal 2019 e hanno un’importanza fondamentale per le sorti del Paese.

Ma cosa dicono le previsioni per le elezioni cominciate quest’oggi in Australia? Al momento non sembra esserci un netto favorito. Dovrebbero battersela l’attuale primo ministro Scott Morrison, appartenente al partito Liberale di Centrodestra, o Anthony Albanese, leader dei Laburisti, dello schieramento del Centrosinistra. Il governo australiano è attualmente sostenuto da una coalizione formata dal partito Liberale e dal Partito Nazionale d’Australia. All’opposizione c’è il partito Laburista che andrà punto a contendere il potere con Albanese.

Guida alle elezioni d’Australia

Come funzionano le elezioni in Australia? Chi diventa Premier? Il segretario del partito più votato in Parlamento diventa automaticamente primo ministro, dunque si va per elezione e non per nomina. Per poter formare un governo di maggioranza, ogni partito deve ottenere almeno 76 seggi sui 151 disponibili alla Camera dei rappresentanti. C’è però anche un’altra strada possibile ovvero quella di formare una coalizione. Questo è accaduto ad esempio nel 2019 con la coalizione tra Liberali e Partito Nazionale che insieme hanno appunto 76 seggi, mentre il Partito Laburista ne ha 68. Ci sono poi candidati indipendenti e quattro partiti minori con un seggio ciascuno.

In Australia votare è obbligatorio per le persone maggiorenni. Per farlo occorre registrarsi e per queste elezioni si parla di 17,2 milioni di australiani registrati, ovvero il 96,3 per cento degli aventi diritto. Come spiega il “Post”, in Australia per le elezioni c’è un sistema differente rispetto all’Italia. Gli elettori infatti non esprimono soltanto un voto ma devono stilare una “classifica” in base alla propria preferenza dei candidati al proprio collegio.