È bassa l’affluenza alle urne per le Elezioni Comunali 2020 in Sicilia. Il sistema di rilevazione regionale dell’affluenza ha evidenziato che alle ore 12:00 si sono presentati alle urne l’11,69% degli elettori aventi diritto per il primo turno in 60 comuni. Risultati leggermente superiori sono stati registrati nelle province, come Agrigento dove l’affluenza è del 13,13%. In questa stessa provincia il record di affluenza alle 12 lo detiene Cammarata, dove è stato rilevato il 15,52%. L’altro capoluogo è Enna, dove l’affluenza è del 14%. Ma il record lo detiene Scillato, nel Palermitano, con il 19,84%. A Marsala invece alle 12 l’affluenza è stata del 10,46%. Per i siciliani chiamati alle urne si tratta del secondo voto nel giro di due settimane visto che la Regione Sicilia ha deciso di non accorpare queste Elezioni Comunali 2020 con il referendum, mentre nel resto del Paese era stato accorpato proprio con le elezioni amministrative e con le elezioni regionali dove si rinnovava il Consiglio regionale. I dati sull’affluenza delle 19:00 invece sono parziali: a Enna è salita al 38,68%, le altre rilevazioni sono in corso. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA ELEZIONI COMUNALI 2020: BALLOTTAGGI
ANDRIA, REGGIO CALABRIA E ALTRI COMUNI CENTRO SUD
AREZZO, LECCO, AOSTA E ALTRI COMUNI NORD
COME SI VOTA: BALLOTTAGGIO – IN SICILIA NEL PRIMO TURNO
DIRETTA ELEZIONI COMUNALI SICILIA 2020: URNE APERTE
Sono scattate alle ore 7:00 di stamane le elezioni comunali 2020 in Sicilia. Subito una chiarezza: non si tratta di una tornata di ballottaggio come in altri comuni, ma del primo turno. Fatta questa doverosa premessa, va sottolineato come la tornata elettorale siciliana sia partita con il piede sbagliato. E’ infatti delle scorse ore la notizia della sospensione delle elezioni presso il comune di Tremestieri Etneo, cittadina in provincia di Catania. A decidere lo stop è stato il governo regionale presieduto dal presidente Nello Musumeci, a seguito di un rapporto da parte della procura della repubblica di Catania, che è stato fatto pervenire nel pomeriggio di ieri presso Palazzo Orleans. Come scrive l’edizione online dell’agenzia Ansa in data 3 ottobre, stando a quanto raccolto dalla magistratura locale, attraverso un’indagine della compagnia dei carabinieri di Gravina di Catania, vi sarebbe “la sussistenza di illeciti di rilevanza penale correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati”. Le elezioni comunali 2020 in quel di Tremestieri Etneo si sarebbero dovute svolgere come in tutta la Sicilia fra oggi e domani, ma sono state sospese fino a data da rinviarsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DIRETTA ELEZIONI COMUNALI SICILIA 2020: SFIDE PRIMO TURNO
Seggi aperti a partire dalle 7 di questa mattina in Sicilia, dove oggi domenica 4 ottobre fino alle 22:00, e domani, lunedì 5 dalle 7:00 alle 14:00, andranno in scena le elezioni comunali in 60 comuni. Noi seguiremo in diretta le operazioni di voto e lo spoglio che promette di riservare importanti risultati politici se non a livello nazionale quanto meno su scala regionale. Inutile dire che tutti i riflettori siano puntati sui due comuni capoluogo di provincia chiamati al voto: si tratta di Agrigento ed Enna, città con popolazione superiore ai 15mila abitanti per i quali l’eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 18 e lunedì 19 ottobre, negli stessi orari. Ma anche centri importanti come Marsala, Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, per citarne alcuni, rivestiranno nelle prossime ore un’importanza strategica per capire da che parte tira il vento politico in Sicilia.
ELEZIONI COMUNALI SICILIA 2020: POLEMICHE SUL TRIPLO TURNO
Se più di 700mila elettori sono chiamati alle urne in questo weekend in Sicilia lo si deve allo statuto speciale della Regione: è stata infatti la giunta Musumeci a decidere che il 20 e il 21 settembre scorsi si votasse unicamente per il referendum sul taglio dei parlamentari, posticipando le elezioni amministrative, diversamente da quanto deciso da Roma, al 4 e 5 ottobre, con il 18 e 19 individuati come date utili per gli eventuali ballottaggi. Una scelta che ha fatto storcere il naso a Giancarlo Cancelleri, ex contendente di Musumeci alla poltrona di governatore per il MoVimento 5 Stelle, e ora viceministro alle Infrastrutture, secondo cui – come riportato da ilfattoquotidiano.it – questo triplo turno elettorale costerà due milioni di euro: “Una spesa che è capriccio di Musumeci per eclissare il referendum“. Critico anche il segretario regionale Pd Anthony Barbagallo, secondo cui “per assecondare un capriccio del governatore stiamo votando un due giorni diversi dal resto d’Italia con i dati del Covid in aumento, mettendo a rischio la salute dei siciliani, che tornano in fila ai seggi a due settimane di distanza da Referendum. Un capriccio che comporta anche uno spreco insensato di risorse“. Difende la decisione della giunta Gino Ioppolo, coordinatore di Diventerà bellissima, il movimento del governatore siciliano, Nello Musumeci: “La scelta di votare il 4 e 5 ottobre? È una data che consentiva sufficiente tempo per la campagna elettorale“, ha detto.
ELEZIONI COMUNALI SICILIA: ISOLA LABORATORIO POLITICO?
Le elezioni comunali Sicilia 2020 fungeranno da laboratorio politico anche su scala nazionale? C’è da dire che l’isola in questo senso ha una tradizione che non può essere sottovalutata. Nel 2001 l’ormai mitologico 61 a 0 in Regione che anticipò l’epopea berlusconiana, così come nel 2012 il primo exploit del MoVimento 5 Stelle nella vittoria di Rosario Crocetta: la Sicilia spesso e volentieri ha segnalato la tendenza, l’umore del Paese. Dunque quali sono le contese da tenere particolarmente sott’occhio? Innanzitutto c’è da testare la resa a livello locale del binomio Pd-M5s: gli elettori, in particolare quelli di Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, benediranno l’alleanza tra due culture politiche che per anni si sono combattute su tutti i fronti o avranno una crisi di rigetto? Da monitorare, poi, quel che accadrà nell’altra metà campo, quella del centrodestra. Qui si va infatti in ordine sparso: la Lega, ad esempio, corre da sola a Marsala a sostegno di Giacomo Dugo, mentre gli “alleati” si sono uniti sotto il nome di Massimo Grillo. Si tratta di una delle tante sfide “test” che il Carroccio proverà a vincere per dimostrare prima di tutto a sé stesso che la discesa al Sud può diventare presto una scalata in termini di consensi.