Giacomo Nizzolo

ha vinto gli Europei di ciclismo 2020 a Plouay e per l’Italia è uno straordinario tris consecuitivo dopo le vittorie di Matteo Trentin ed Elia Viviani negli ultimi due anni. Momento di forma straordinario per il velocista lombardo, che domenica si era laureato campione d’Italia a Cittadella e oggi si prende anche la corona di campione d’Europa: con una battuta, potremmo dire che purtroppo la maglia di campione europeo coprirà il tricolore di campione d’Italia, ma sono “problemi” che Giacomo Nizzolo avrà molto volentieri nei prossimi mesi e con lui tutto il ciclismo italiano, che si gode l’ennesimo capolavoro della squadra orchestrata dal c.t. Davide Cassani. Gli ultimi 40 km sono stati molto intensi, con scatti e numerosi tentativi, con Mathieu Van der Poel in evidenza, ma un grande lavoro di tutta la squadra italiana. Nel finale l’ultima fuga è stata del norvegese Hoelgaard, che però non ha avuto scampo davanti al gruppo lanciato al suo inseguimento. Nella volata conclusiva, Davide Cimolai e Davide Ballerini sono stati gli ultimi “vagoni” del treno azzurro portato poi alla vittoria da Giacomo Nizzolo, che ha battuto di non molti centimetri il padrone di casa Arnaud Demare, che dà alla Francia il secondo posto. Medaglia di bronzo per la Germania con Pascal Ackermann, quarto Van der Poel: un ordine d’arrivo di lusso, ma è l’Italia a fare festa per il terzo anno consecutivo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



VERSO IL GRAN FINALE

Poco più di 40 km all’arrivo di Plouay, la diretta degli Europei di ciclismo 2020 è ormai davvero entrata nel vivo. Terminata la fuga da lontano dei quattro attaccanti della prima ora, si segnalano in questa fase diversi tentativi di allungo, perché sono davvero tante le Nazionali che cercano di dare vita a nuovi attacchi in una fase che potrebbe anche risultare decisiva per questi Europei di ciclismo 2020. Purtroppo sono da segnalare anche alcune cadute, con Jasper Philipsen come nome di maggiore spicco fra i corridori che sono stati costretti al ritiro. Siamo dunque in una fase di corsa piuttosto confusa ma anche molto interessante, perché a così breve distanza dal traguardo si muovono naturalmente anche i big e per le Nazionali di spicco è fondamentale essere presenti in questi nuovi tentativi di fuga che costringeranno a rincorrere chi dovesse rimanere fuori. Abbiamo ancora negli occhi ciò che fu capace di fare l’anno scorso Elia Viviani, che attaccò senza aspettare una volata nella quale sarebbe stato comunque fra i grandi favoriti e andò a coigliere una vittoria meravigliosa, sia per la sua importanza sia per come arrivò: qualcuno dei nomi più in vista sarà in grado oggi di fare qualcosa del genere? Lo scopriremo nei prossimi chilometri… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE GLI EUROPEI CICLISMO 2020

La diretta tv degli Europei di ciclismo 2020 da Plouay sarà garantita sia in chiaro su Rai Sport + HD (canale numero 57) con il collegamento a partire dalle ore 14.00 sia per gli abbonati su Eurosport, di conseguenza avremo anche una doppia possibilità anche per la diretta streaming video, per tutti tramite Rai Play e inoltre anche tramite Eurosport Player, in questo caso solo per gli abbonati. CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING VIDEO SU RAI PLAY

IL GRUPPO RECUPERA

Siamo ormai circa a metà gara, la diretta dagli Europei di ciclismo 2020 in corso a Plouay vede ancora al comando il gruppo di quattro fuggitivi della prima ora, composto dal cipriota Andreas Miltiadis, il serbo Dusan Rajovic, il rumeno Emil Dima e il polacco Pawel Bernas. Il loro vantaggio era anche salito oltre i tre minuti, poi però il gruppo ha nuovamente accelerato e possiamo dunque parlare di circa un minuto e mezzo di vantaggio per la testa della corsa, decisamente troppo poco per sognare in grande quando mancano ancora quasi 90 km all’arrivo di questi Europei di ciclismo 2020, organizzati dalla francese Plouay al posto di Trento, dove si correrà dunque l’anno prossimo. Da segnalare qualche minuto fa una caduta in gruppo, che però non sembra abbia causato particolari conseguenze, mentre non è partito il rumeno Eduard Grosu, a quanto pare perché sarebbe stato trovato positivo al Coronavirus. Tornando alla corsa, ci aspettiamo che ora il gruppo non si prenda più pause, perché stiamo ormai entrando nel vivo della bagarre e dopo questa coraggiosa fuga di corridori di secondo piano è logico attendersi che inizino a muovere le loro pedine anche le Nazionali più ambiziose. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

4 UOMINI SUBITO IN FUGA

Le prime notizie che ci arrivano in diretta dagli Europei di ciclismo 2020 in corso di svolgimento a Plouay ci parlano di una fuga da lontano composta da quattro uomini, onestamente tutti nomi di secondo piano: sono infatti all’attacco il cipriota Andreas Miltiadis, il serbo Dusan Rajovic, il rumeno Emil Dima e il polacco Pawel Bernas. I quattro fuggitivi si godono un po’ di gloria ma non dovrebbero avere ambizioni di alcun genere, anche perché il gruppo controlla e di conseguenza la testa della corsa ha meno di due minuti di vantaggio. Questo non tanto perché gli attaccanti facciano paura, quanto perché il chilometraggio è piuttosto breve e di conseguenza le squadre di primo piano hanno preferito tenere fin da subito piuttosto alta l’andatura anche del gruppo, per evitare sorprese. Sono infatti stati percorsi già oltre 40 km e ne mancano circa 130 all’arrivo di Plouay: per ora possiamo annotare i nomi dei quattro attaccanti (decisamente poco noti) e che pure il gruppo sta pedalando piuttosto forte, in attesa che questi Europei di ciclismo 2020 entrino definitivamente nel vivo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

SI COMINCIA

Tutto è pronto per dare il via alla diretta degli Europei di ciclismo 2020 a Plouay: se tutto fosse andato in maniera normale, quest’anno gli Europei avrebbero avuto luogo a Trento, invece il calendario è stato rivoluzionato e per i Campionati continentali è stato trovato spazio a ridosso della partenza del Tour de France proprio in Francia, anche se nemmeno questa accortezza ha impedito alcune defezioni, dovute soprattutto alla decisione di alcune squadre (tra cui Bahrain-McLaren e Cofidis) di negare ai propri corridori il permesso di uscire dalla bolla. Questa è la realtà ai tempi del Coronavirus, alla quale bisogna dunque adattarsi. La Francia aveva già ospitato a Plumelec la prima edizione degli Europei di ciclismo aperti anche ai professionisti, vinta nel 2016 da Peter Sagan. Quanto a Plouay, questa località della Bretagna è celebre nel ciclismo soprattutto perché ha ospitato nel 2000 un’edizione dei Mondiali, che fu vinta dal lettone Romans Vainsteins con un esito obiettivamente a sorpresa. A 20 anni di distanza, dopo i Mondiali ecco anche gli Europei: ospitare entrambe le rassegne non è certamente cosa da poco per un paese di nemmeno 6.000 abitanti, ma che ha il ciclismo nel sangue. La parola dunque passa alle strade di Plouay: gli Europei di ciclismo 2020 cominciano! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

L’ALBO D’ORO

Verso la diretta degli Europei di ciclismo 2020, dobbiamo segnalare che solamente dal 2016 si disputano anche le gare dei professionisti, di conseguenza l’albo d’oro è davvero breve, anche se significativo. Il vincitore della prima edizione della gara in linea fu infatti un certo Peter Sagan, che si impose davanti a Julian Alaphilippe e allo spagnolo Dani Moreno, anche se non indosserà mai la maglia di campione europeo in quanto contemporaneamente ai tempi anche campione del Mondo. Nel 2017 l’Italia comincia a fare capolino sul podio grazie al secondo posto di Elia Viviani, battuto in volata dal norvegese Alexander Kristoff (terzo l’olandese Moreno Hofland). Eccoci poi alle ultime due edizioni, quelle vinte proprio dagli azzurri del c.t. Davide Cassani: ordine d’arrivo regale nel 2018 a Glasgow, dove Matteo Trentin si impose davanti a Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert, al termine di una corsa disputata in condizioni climatiche difficili e nella quale fu decisivo anche il lavoro di Davide Cimolai in favore di Trentin. L’anno scorso ad Alkmaar infine il capolavoro di Elia Viviani, che andò all’attacco e nel finale staccò anche i due compagni di fuga, il belga Yves Lampaert e il tedesco Pascal Ackermann, che salirono dunque rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PRESENTAZIONE EUROPEI DI CICLISMO 2020

Oggi mercoledì 26 agosto è un giorno che pone il ciclismo alla ribalta, perché ci attende la diretta degli Europei di ciclismo 2020 da Plouay, in Francia, dove a mezzogiorno prenderà il via la prova in linea riservata ai professionisti. Edizione sofferta a causa del Coronavirus, alla fine ha trovato collocazione a ridosso della partneza del Tour de France (sabato da Nizza) e anche per questo si corre in Francia. La partenza è fissata per le ore 12.00, quando dunque prenderà il via la diretta degli Europei di ciclismo 2020 a Plouay: il chilometraggio piuttosto breve e il percorso non particolarmente insidioso faranno sì che l’arrivo sia atteso indicativamente attorno alle ore 15.45. L’Italia è chiamata ad onorare la corsa dopo i due trionfi consecutivi ottenuti dagli azzurri, nel 2018 con Matteo Trentin a Glasgow e l’anno scorso grazie al successo di Elia Viviani nell’edizione disputata in Olanda. Stavolta il c.t. Davide Cassani ha selezionato per gli Europei di ciclismo 2020 lo steso Trentin (pur reduce dalla caduta alla Milano Sanremo), Giacomo Nizzolo e Davide Ballerini che domenica sono stati assoluti protagonisti ai Campionati italiani (primo e secondo), Diego Ulissi, Davide Cimolai, Edoardo Affini, Manuele Boaro e Giovanni Visconti. Il sogno sarebbe quello di centrare un tris che farebbe la storia, anche se non sarà affatto facile.

DIRETTA EUROPEI CICLISMO 2020: IL PERCORSO

Per immergerci sempre più nella diretta degli Europei di ciclismo 2020, è doveroso adesso descrivere più nel dettaglio le caratteristiche del percorso di Plouay, in Francia. Il tracciato è il medesimo per tutte le categorie e prevede 13,7 km, che i professionisti dovranno affrontare per 13 giri, arrivando dunque a un totale di 177,4 km (gara dunque piuttosto breve per un titolo così importante) con un dislivello introno ai 2500 metri. Sono cinque le difficoltà altimetriche da affrontare, tutte comunque piuttosto brevi e non particolarmente impegnative: dopo il passaggio sul traguardo, circa 500 metri di pianura portano ai piedi della Côte du Moulin, seguita immediatamente dalla Côte du Bois de Kerlucas e dalla Côte de Kerlucas. Tre difficoltà dunque in rapida successione: la seconda, Côte du Bois de Kerlucas, misura 800 metri, è la più lunga e anche la più impegnativa fra queste tre. Circa un chilometro e mezzo di pianura conduce poi verso l’inizio della Côte de Kervréhan, 1800 metri che risulteranno essere impegnativi nella prima parte ma poi sostanzialmente in falsopiano. Subito dopo ci sarà la Côte de Kercoulan, quasi una continuazione della precedente salitella, che tocca i 152 metri sul livello del mare cioè l’altitudine più alta (si fa per dire) del percorso. In seguito, ecco 1300 metri di discesa, poi un tratto pianeggiante prima di un falsopiano tendente a salire e un breve strappo verso Queenstenen Plain: a quel punto, mancheranno un paio di chilometri al traguardo, di cui buona parte in discesa e gli ultimi 500 metri in pianura. Un percorso mosso ma non troppo, per gli uomini da classiche o ai velocisti in grado di tenere sugli strappetti.