DIRETTA GIRO DI LOMBARDIA 2022: TADEJ POGACAR VINCITORE
Tadej Pogacar ha vinto il Giro di Lombardia 2022 a Como, battendo Enric Mas in una volata a due, dominata dallo sloveno della UAE Team Emirates che è arrivato a braccia alzate. Terzo posto per l’altro spagnolo Mikel Landa, staccato di pochi secondi, ritardo invece decisamente più netto per tutti gli altri. Per Pogacar è la seconda vittoria consecutiva al Giro di Lombardia e terza classica Monumento (compresa una Liegi), è sempre più storia per Tadej nel giorno del saluto a Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, altre due leggende del ciclismo.
Sul Civiglio Tadej Pogacar ed Enric Mas hanno dimostrato di essere i due uomini più forti in salita, Mikel Landa è rimasto però vicino a loro ed è riuscito a rientrare sulla testa della corsa in discesa, formando un terzetto al comando per la seconda salita del San Fermo della Battaglia, rendendo praticamente nulle le speranze di tutti gli altri. In salita lo scatto secco di Mas fa male a Landa, mentre Pogacar risponde immediatamente. Mas attacca una seconda volta, poi replica Pogacar e per Landa è la resa, mentre i due più in forma si equivalgono quando la strada sale. In volata invece Pogacar è più forte e lo ha dimostrato anche oggi, Tadej arriva a braccia alzate e per Mas non c’è nulla da fare. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRAN FINALE
Eccoci finalmente al gran finale della diretta del Giro di Lombardia 2022, perché siamo già nel circuito finale (novità di quest’anno) attorno a Como, per cui raddoppia la salita del San Fermo della Battaglia e in mezzo ai due passaggi c’è naturalmente il Civiglio, che è la più impegnativa delle due ascese nei dintorni del capoluogo lariano, dove il pubblico ha già assistito al primo passaggio sulla linea del traguardo sul Lungo Lario Trento.
La UAE Team Emirates di Tadej Pogacar è sempre la squadra di riferimento, Jonas Vingegaard non ha invece lo smalto (e la squadra) del Tour de France e tra i primi a perdere contatto sul Civiglio c’è stato anche Julian Alaphilippe, purtroppo però è in difficoltà anche Vincenzo Nibali, all’ultimo atto della carriera. Anche Matteo Fabbro della Bora-Hansgrohe sta collaborando con la UAE per fare l’andatura sul Civiglio, la selezione è spietata e pure Alejandro Valverde e Warren Barguil soffrono. L’accelerazione di Tadej Pogacar arriva implacabile e il primo a rispondere è un Enric Mas in grande forma, poi anche Mikel Landa. Sarà lotta a tre? (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV, COME SEGUIRE IL GIRO DI LOMBARDIA 2022
La diretta tv del Giro di Lombardia 2022 sarà lunga e meritata, perché questa grande classica sarà trasmessa dalla Rai fin dalle sue prime fasi sul canale tematico Rai Sport + HD, che trovate al numero 58 del telecomando naturalmente in chiaro, con passaggio di rete attorno alle ore 15.10 (dipenderà di preciso dal volley) per seguire su Rai Due tutti i momenti più emozionanti e significativi della corsa e poi le successive premiazioni e interviste. Anche la diretta streaming video del Giro di Lombardia 2022 sarà dunque garantita dalla Tv di Stato, tramite il sito Internet della Rai all’indirizzo www.raiplay.it. Il Giro di Lombardia è però visibile anche su Eurosport, il canale tematico visibile sia sulla piattaforma Sky sia su DAZN: in questo caso, la diretta streaming video sarà garantita da Eurosport Player e Discovery Plus. Tra i riferimenti più utili, ricordiamo anche il sito ufficiale ilombardia.it, la pagina Facebook Il Lombardia e l’account Twitter @Il_Lombardia. CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING VIDEO DEL GIRO DI LOMBARDIA 2022 SU RAIPLAY
SUPERATO IL GHISALLO
La diretta del Giro di Lombardia 2022 è finalmente nella fase decisiva, perché abbiamo appena superato la leggendaria salita della Madonna del Ghisallo, da sempre simbolo della Classica delle Foglie Morte. Per il momento dobbiamo segnalare che è finita già prima del Ghisallo la fuga da lontano di Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio, Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais (Eolo-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), che in ogni caso meritano tutti i nostri complimenti per un’azione che ha caratterizzato la corsa.
Di conseguenza il Ghisallo ha visto l’andatura davvero notevole ad opera della UAE Team Emirates, che ha già messo in difficoltà davvero tanti corridori, anche numerosi big quali ad esempio Matej Mohoric, secondo giovedì al Gran Piemonte, che è però d’altronde una corsa completamente diversa rispetto al Giro di Lombardia. Da notare anche un altro aspetto significativo: la Jumbo-Visma sembra essere meno forte, Jonas Vingegaard è rimasto praticamente da solo. Tadej Pogacar per ora è il faro della corsa, sulle prossime salite si vedrà… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA FUGA NON MOLLA
Siamo nel tratto più facile della diretta del Giro di Lombardia 2022, dopo le salite bergamasche e prima della leggendaria salita della Madonna del Ghisallo, che sarà lo spartiacque della Classica delle Foglie Morte. Purtroppo però dobbiamo segnalare il ritiro per una caduta in discesa di Domenico Pozzovivo, che al Giro dell’Emilia di sabato scorso aveva dimostrato di essere in eccellente condizione di forma ma ancora una volta è stato vittima della sfortuna e ha dovuto abbandonare il Giro di Lombardia troppo presto, togliendoci forse la migliore speranza italiana – anche se il sogno sarebbe un saluto leggendario di Vincenzo Nibali, all’ultima corsa della carriera e omaggiato dai tifosi lungo le strade.
La testa della corsa del Giro di Lombardia 2022 sta in questa fase nuovamente guadagnando sul gruppo principale, perché davanti sono in dieci a “girare” in questo tratto pianeggiante che potrebbe quindi favorire Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio, Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais (Eolo-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën). Con circa 100 km ancora da percorrere prima dell’arrivo di Como, il loro vantaggio è di circa tre minuti: ragionevolmente non hanno speranze, ma potrebbero essere protagonisti ancora piuttosto a lungo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VERSO LA METÀ DELLA CORSA
Siamo circa a metà della diretta del Giro di Lombardia 2022, stanno per terminare le salite bergamasche perché abbiamo ormai messo alle spalle anche la Forcella di Bura e manca ormai solamente il Colle di Berbenno per portare la corsa in Valle Imagna, da dove si pedalerà verso la pianura per il tratto più facile di questo Giro di Lombardia 2022, sostanzialmente pianeggiante fino ai piedi della salita del Ghisallo, con la quale invece si entrerà definitivamente nel gran finale della Classica delle Foglie Morte. Considerate queste “coordinate” geografiche, ecco che naturalmente per ora il canovaccio tattico è piuttosto chiaro: la fuga davanti e il gruppo principale dietro non vanno al massimo delle proprie energie, soprattutto per i big naturalmente il bello deve ancora venire.
Da segnalare purtroppo la caduta di Mikel Nieve e Lorenzo Fortunato, che sono stati accompagnati all’ospedale per accertamenti dopo una scivolata in discesa – per lo spagnolo tra l’altro era l’ultima corsa della carriera. I dieci fuggitivi alla testa della corsa del Giro di Lombardia 2022 sono sempre Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio, Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais (Eolo-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën). La Movistar di Enric Mas e Alejandro Valverde è la squadra più attiva per tenere alta l’andatura in gruppo: con circa 140 km ancora da percorrere verso l’arrivo di Como il vantaggio della testa della corsa è sceso anche sotto i due minuti e mezzo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRUPPO CONTROLLA E RECUPERA
Il gruppo sta già recuperando, la diretta del Giro di Lombardia 2022 vive una fase inevitabilmente ancora interlocutoria ma in realtà significativa, perché la successione delle salite bergamasche – già superati Forcellino di Bianzano, Passo di Ganda e Dossena – metterà grande fatica nelle gambe di tutti e il gruppo ha dovuto accelerare quando il vantaggio della testa della corsa era arrivato a ben cinque minuti e mezzo, che alcune squadre (Movistar e Jumbo-Visma su tutte) hanno giudicato eccessivo, imponendo quindi un’accelerazione anche da parte del gruppo principale.
Comunque la testa della corsa al Giro di Lombardia 2022 è formata attualmente sempre da Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio, Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais (Eolo-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), che con circa 180 km ancora da percorrere verso l’arrivo di Como hanno un vantaggio che si aggira attorno ai tre minuti e mezzo. Tuttavia lo spettacolo è appena cominciato… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
10 UOMINI IN FUGA
La diretta del Giro di Lombardia 2022 è cominciata con l’omaggio a Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde in occasione della partenza a Bergamo, poi è cominciata la bagarre, con numerosi tentativi di andare in fuga sia sul primo breve tratto pianeggiante e poi quando sono cominciate le salite sulle Prealpi bergamasche, con i tre italiani Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio (Bardiani-CSF-Faizanè) e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli) tra i corridori senza dubbio più attivi, poi raggiunti da altri coraggiosi fuggitivi da lontano per formare un gruppo abbastanza folto alla testa della corsa.
Ecco allora che la testa della corsa al Giro di Lombardia 2022 è stata formata per vari chilometri da Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Alex Tolio, Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion e Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais (Eolo-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco) e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo). Al loro inseguimento si è portato solitario il francese Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), che ha perso l’attimo fuggente e si è impegnato in un complicato e dispendioso inseguimento, coronato però dal successo sul Passo di Ganda per portare in doppia cifra il numero degli attaccanti, con un vantaggio di circa quattro minuti quando però mancano ancora più di 200 km all’arrivo di Como. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Ha preso il via da pochi minuti il Giro di Lombardia 2022 da Bergamo sotto uno splendido sole, per poi pedalare verso Como: l’ultima edizione aveva visto invece la partenza dalla città lariana per arrivare a Bergamo con la vittoria di Tadej Pogacar davanti a Fausto Masnada. Sono arrivate entrambe a Como le edizioni del Giro di Lombardia vinte nel 2015 e nel 2017 da Vincenzo Nibali, che oggi è all’ultima corsa della sua carriera da ciclista professionista.
Vogliamo allora che siano proprio le parole dello Squalo siciliano ad introdurre la Classica delle Foglie Morte: “Per me sarà una grande emozione e un grande onore chiudere al Lombardia, che è una delle corse che ho amato di più nella mia carriera. Ricordo le vittorie di Bettini e Cunego nei miei primi anni da pro e sognavo un giorno di conquistare questa Monumento. Ci sono già riuscito due volte e sabato 8 (oggi, ndR) ci riproverò ancora in quella che sarà la mia ultima corsa. Sono uscito bene da La Vuelta e ho delle buone sensazioni”, aveva detto Nibali in occasione della presentazione del percorso. Il momento è arrivato, la malinconia è inevitabile ma adesso la parola deve passare alla strada: le grandi emozioni del Giro di Lombardia 2022 stanno per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ALBO D’ORO
In vista della diretta Giro di Lombardia 2022 diamo uno sguardo almeno sommario all’albo d’oro, che significa fare un tuffo nella storia del grande ciclismo. Impossibile riassumere cosa è successo nelle 115 edizioni che abbiamo già vissuto della Classica delle Foglie Morte, ma possiamo ricordare qualche dato sui corridori che hanno fatto la storia dell’ultima Classica Monumento della stagione. In copertina va collocato Fausto Coppi, l’unico capace di vincere per ben cinque volte il Giro di Lombardia, per la precisione negli anni 1946, 1947, 1948, 1949 e 1954, battendo il record precedente di Alfredo Binda che si era imposto per quattro volte nel 1925, 1926, 1927 e 1931. A quota tre vittorie il gruppo si fa più folto: tanti nomi leggendari di un passato ormai lontano, dal francese Henri Pellissier a Costante Girardengo, Gaetano Belloni e Gino Bartali, in epoca recente invece i migliori sono stati l’irlandese Sean Kelly e infine Damiano Cunego, che vincendo nel 2004, 2007 e 2008 ha completato (per ora) l’elenco dei tre volti vincitori.
Oltre al veronese, nel terzo millennio vanno ricordati Michele Bartoli, Paolo Bettini, Philippe Gilbert, Joaquim Rodriguez e Vincenzo Nibali, tutti a quota due vittorie, con lo Squalo che però potrebbe staccarli per raggiungere chi vanta tre vittorie. A quota due troviamo tra gli altri pure Eddy Merckx e Felice Gimondi, Roger De Vlaeminck e Francesco Moser e ancora Bernard Hinault: tante pagine da leggenda sono state scritte alla Classica delle Foglie Morte, compresa la vittoria di Tadej Pogacar nel 2021. Lo sloveno aveva vinto anche Liegi Bastogne Liegi e Tour de France, era dai tempi di Merckx che non succedeva qualcosa del genere. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CHI SARÀ IL VINCITORE?
Oggi sabato 8 ottobre ci attende la diretta Giro di Lombardia 2022, edizione numero 116 della leggendaria Classica delle Foglie Morte, che con un percorso durissimo e un elenco di partecipanti nobilissimo chiuderà nel migliore dei modi la stagione del grande ciclismo. L’appuntamento è attesissimo: il Giro di Lombardia è l’ultima delle cinque Classiche Monumento del ciclismo, quella con il percorso più impegnativo e che di conseguenza attira tutti i big dei grandi giri, che vedono proprio in questa corsa la classica più adatta alle loro caratteristiche. Il Giro di Lombardia 2022 non farà eccezione: ci sarà naturalmente il vincitore dell’anno scorso e favorito numero 1, cioè Tadej Pogacar; ci sarà il vincitore del Tour de France di quest’anno, cioè Jonas Vingegaard; ci saranno tanti altri grandi nomi delle corse a tappe, da Enric Mas (in grande forma in questo periodo) a Daniel Felipe Martinez, da Domenico Pozzovivo a Romain Bardet e Damiano Caruso, da Giulio Ciccone a Rigoberto Uran, oltre al vincitore del 2019 Bauke Molema e del 2020 Jakob Fuglsang e al due volte campione del Mondo Julian Alaphilippe. Infine, ci saranno due leggende che proprio oggi appenderanno la bicicletta al chiodo, cioè il nostro Vincenzo Nibali e lo spagnolo Alejandro Valverde, entrambi a caccia di una chiusura memorabile di carriera.
L’albo d’oro delle ultime edizioni parla chiaro: proprio Vincenzo Nibali ci ha regalato due grandi soddisfazioni nel 2015 e nel 2017, alternandosi ai successi di Esteban Chaves nel 2018 e di Thibaut Pinot nel 2018. Poi nel 2019 ha fatto festa l’olandese Bauke Mollema, nel 2020 si è imposto Jakob Fuglsang e l’anno scorso ecco la vittoria di Tadej Pogacar: quest’anno ancora una volta Como e Bergamo si invertono come sedi di partenza e arrivo, i 253 km del percorso ci porteranno dalla Città dei Mille fin sulle sponde del lago, ma quello che non cambia sono le caratteristiche necessarie per fare bene nella Classica delle Foglie Morte. L’attesa è grandissima, ecco allora tutto ciò che serve sapere per seguire al meglio la diretta del Giro di Lombardia 2022.
DIRETTA GIRO DI LOMBARDIA 2022: IL PERCORSO
Presentando la diretta Giro di Lombardia 2022, abbiamo già elencato per sommi capi quali siano le peculiarità del percorso della Classica delle Foglie Morte, che però adesso andiamo a descrivere più nel dettaglio, a cominciare naturalmente dal fatto che stavolta la partenza sarà da Bergamo per giungere all’arrivo di Como dopo 253 km difficilissimi. Andiamo per ordine: l’appuntamento con la partenza da Bergamo sarà fissato già alle ore 10.10 e per i primi 150 km si rimarrà sempre all’interno della provincia bergamasca, affrontando una serie di salite che renderanno fin da subito durissimo il Giro di Lombardia 2022. La prima asperità sarà il Forcellino di Bianzano, con scollinamento già al km 29,7, seguito dal Passo di Ganda al km 49,6, dalla salita verso Dossena al km 69,6, dall’ascesa verso la Forcella di Bura al km 105,1 e infine da quella del Colle di Berbenno che culminerà al km 120,6, chiudendo di fatto la difficilissima prima parte sulle Prealpi bergamasche, che già metterà tantissima fatica nelle gambe dei corridori, anche se in seguito arriverà una fase meno dura, nella quale si supererà il fiume Adda per avvicinarsi al lago di Como.
Giunti a Bellagio, la corsa affronterà la salita che da sempre è il simbolo del Giro di Lombardia, cioè naturalmente quella verso il Santuario della Madonna del Ghisallo. I numeri parlano di 8,6 km di salita al 6,2% di pendenza media, in realtà il primo e l’ultimo tratto sono ancora più duri, spesso anche oltre il 10% e con punte di pendenza massima al 14%, inframezzati da un tratto centrale di falsopiano e anche in lieve discesa. Superato il Ghisallo, il Giro di Lombardia 2022 naturalmente si avvicinerà a Como, dove la grande novità sarà un circuito e quindi si affronterà una prima volta la salita di San Fermo della Battaglia (km 225,7) prima di transitare sul traguardo per poi andare ad affrontare il Civiglio (km 236,3) e una seconda volta il San Fermo della Battaglia (km 247,8). Delle due, il Civiglio è la salita più difficile: 4,2 km di ascesa al 9,7% di pendenza media e punte fino al 14%, con una discesa a sua volta molto insidiosa, mentre il San Fermo della Battaglia prevede 2,7 km di salita al 7,2% medio e il 10% massimo, con scollinamento al secondo passaggio ad appena 5,2 km dall’arrivo di Como e la successiva discesa che terminerà solamente in vista dell’ultimo chilometro, per poi giungere sul Lungo Lario Trento.