Ilnur Zakarin ha vinto la tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale: il russo della Katusha Alpecin dunque ha conquistato il primo tappone del Giro d’Italia festeggiando in solitario, precedendo di oltre mezzo minuto lo spagnolo Mikel Nieve, terzo l’altro iberico Mikel Landa a 1’20”. Davanti è stato proprio Zakarin a rompere gli indugi nella testa della corsa sull’ultima rampa verso il Lago Serrù, seguito solamente da Nieve che però poi ha ceduto. I corridori salgono praticamente uno per volta: Landa a sua volta all’attacco, Carapaz e Majka molto bene così come Mollema, quinto dopo essere stato protagonista della fuga da lontano, l’unica vera coppia è stata quella formata da Roglic e Nibali, mentre Lopez nonostante uno sforzo sovrumano ha pagato a caro prezzo la foratura in un momento così critico e Yates invece è stato protagonista di una giornata nera. Le carte dunque si rimescolano, il colombiano e il britannico naturalmente sono gli sconfitti di giornata, mentre Zakarin e Landa rafforzano la loro candidatura, soprattutto il russo che ha guadagnato la bellezza di tre minuti sullo sloveno e sullo Squalo dello Stretto. Tutto questo senza dimenticare Jan Polanc, che almeno per oggi ha salvato la maglia rosa, che potrà dunque indossare anche domani, in un altro tappone verso Courmayeur. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) CLICCA QUI PER LA CLASSIFICA GIRO D’ITALIA DOPO LA 13^ TAPPA
GLI ULTIMI KM
Ultimissimi chilometri della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale: il primo tappone del Giro d’Italia sta dando verdetti molto significativi. Infatti ha ceduto Simon Yates, che ha perso contatto dal gruppo di Vincenzo Nibali e Primoz Roglic e dunque dovrà cercare di limitare i danni, perché il rischio per il britannico della Mitchelton Scott è che i sogni di gloria possano finire già oggi pomeriggio, se il passivo dagli altri big (che già lo precedono) fosse pesante. Grande sfortuna invece per Miguel Angel Lopez, perché il colombiano della Astana ha forato proprio durante la salita e naturalmente in frangenti così caldi nessuno degli avversari si ferma ad aspettarti. Anche Roglic sembrava avere avuto un piccolo passaggio a vuoto nel momento dell’attacco di Mikel Landa, vedremo se sulla rampa conclusiva pagherà qualcosa pure lo sloveno. Naturalmente per la vittoria di tappa non va dimenticato che davanti c’è un quartetto di eccellente livello con Giulio Ciccone, Mikel Nieve, Ilnur Zakarin e Bauke Mollema: il vincitore di giornata dovrebbe essere uno di questi quattro. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV, COME SEGUIRE IL GIRO D’ITALIA OGGI (13^ TAPPA)
La diretta tv del Giro d’Italia 2019 di oggi è come sempre molto ampia, grazie all’eccellente copertura garantita dalla Rai e pure da Eurosport per i suoi abbonati. La Tv di Stato ha naturalmente il vantaggio di essere in chiaro per tutti: oggi la copertura della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale comincerà già dalle ore 11.20 con i collegamenti su Rai Sport + HD (canale numero 57) dalla partenza e per le prime fasi della corsa, poi il passaggio dalle ore 14.30 su Rai Due, con la cronaca di tutte le fasi salienti e in conclusione il Processo alla Tappa dopo l’arrivo dei corridori. Discorso molto simile per quanto riguarda Eurosport, che seguirà la tredicesima tappa fin dalle ore 13.00, per un racconto anche in questo caso sostanzialmente integrale. Doppia possibilità anche per la diretta streaming video del Giro d’Italia, garantita a tutti tramite Rai Play oppure agli abbonati con i servizi Sky Go ed Eurosport Player. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING DEL GIRO D’ITALIA SU RAI PLAY
LA SALITA FINALE
Siamo al gran finale della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale: siamo infatti già sulla salita che ci porterà al traguardo del primo tappone del Giro d’Italia. La fuga iniziale è stata sostanzialmente annullata, ma sono ripartiti cinque attaccanti: si tratta di Carretero (MOV), Masnada (AND), Izagirre (AST), Dombrowski (EF1), Ciccone (TFS), con Fausto Masnada in grandissima evidenza, il più intraprendente fra questi attaccanti. Fra la testa della corsa e il gruppo dei big – che attualmente comprende anche la maglia rosa Jan Polanc, che è riuscito a rientrare – c’è un altro gruppetto con diversi nomi importanti che erano già nella fuga da lontano, cioè Bauke Mollema, Davide Formolo e Ilnur Zakarin, dunque la situazione è apertissima perché tutti e tre questi gruppetti hanno la possibilità di arrivare a giocarsi il successo di tappa e naturalmente ci saranno attacchi per fare distacchi. Ci sono come sempre molte corse in una, tra movimenti delle varie squadre che possono essere finalizzati sia ad azioni per il successo del giorno sia in funzione di possibili attacchi dei rispettivi capitani. Nel frattempo però i due gruppetti in avanscoperta – che tra l’altro sono sempre più vicini fra loro – stanno andando più forti dei big: qualcuno dei fuggitivi potrà sognare in grande? (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CICCONE 1° AL GPM
Sta entrando nel vivo la diretta della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale del Giro d’Italia. Abbiamo infatti già superato il Gpm di Pian del Lupo, dove è passato per primo Giulio Ciccone che dunque questa sera dovrebbe davvero riprendersi la maglia azzurra. Questa ascesa ha fatto esplodere la corsa sia nella testa della corsa sia nel gruppo dei migliori: adesso i fuggitivi superstiti hanno poco più di un minuto di vantaggio sui big, mentre ha un ulteriore minuto di ritardo la maglia rosa Jan Polanc, che non è riuscito a stare con Primoz Roglic, Vincenzo Nibali e compagnia. Lo sviluppo tattico è certamente molto interessante: sul Pian del Lupo ha tentato un allungo la Astana ma per ora soprattutto è una “guerra” di luogotenenti che sono in avanscoperta per i propri capitani – con l’eccezione di Bauke Mollema che è sempre fra i fuggitivi – e ad un ritmo molto sostenuto, che nella successiva e decisiva ascesa verso Ceresole Reale potrebbe fare male a molti, considerando anche l’altitudine che oltre i 2000 metri è un fattore da non trascurare. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
RITIRO DI GEOGHEGAN HART
Sempre molto interessante la diretta Giro d’Italia: la tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale è partita molto forte e all’attacco ci sono 26 uomini, non più Tao Geoghegan Hart che purtroppo, a causa della caduta di cui vi avevamo parlato, è stato costretto al ritiro dal Giro d’Italia. Restano dunque in avanscoperta Amador, Carrettero, Rojas (MOV), Gallopin, Vuillermoz (AGR), Cattaneo, Masnada (AND), Cataldo, Izagirre, Zeits (AST), A. Nibali, Pozzovivo (TBA), Formolo (BOH), De La Parte (CCC), Dombrowski (EF1), Neilands, Plaza (ICA), Juul-Jensen, Nieve (MIS), Dunbar (INS), Tolhoek (TJV), Zakarin (TKA), Mollema, Brambilla, Ciccone, Conci (TFS). Come avevamo già segnalato in precedenza, si tratta di un tentativo molto pericoloso per i big, infatti nel gruppo stanno lavorando soprattutto Jumbo-Visma e UAE Team Emirates e di conseguenza il vantaggio della testa della corsa si aggira appena intorno ai due minuti. Mancano ancora 80 km e di conseguenza tutto può ancora succedere, ma l’inizio è molto interessante, perché tutte le squadre di spicco si sono mosse, la Trek Segafredo addirittura pure con il capitano Bauke Mollema già all’attacco. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
27 IN FUGA
La diretta Giro d’Italia della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale è caratterizzata da una affollata fuga che è riuscita infine a prendere il largo lungo la salita verso il Colle del Lys. Per prima cosa dunque andiamo a scoprire la composizione della testa della corsa: Amador, Carrettero, Rojas (MOV), Gallopin, Vuillermoz (AGR), Cattaneo, Masnada (AND), Cataldo, Izagirre, Zeits (AST), A. Nibali, Pozzovivo (TBA), Formolo (BOH), De La Parte (CCC), Dombrowski (EF1), Neilands, Plaza (ICA), Juul-Jensen, Nieve (MIS), Dunbar, Geoghegan Hart (INS), Tolhoek (TJV), Zakarin (TKA), Mollema, Brambilla, Ciccone, Conci (TFS). Si tratta dunque addirittura di 27 attaccanti e fra loro ci sono molti nomi eccellenti, tra cui spicca Bauke Mollema dal momento che l’olandese della Trek Segafredo è sesto in classifica generale e con sé ha ben tre compagni di squadra tra i quali Ciccone che, passando per primo al Gpm del Colle del Lys, ha ripreso virtualmente la maglia azzurra. I nomi di spicco sono comunque davvero tanti, anche perché la fuga è andata via in salita e di conseguenza per attaccare bisognava avere la forza di evadere dal gruppo. Il vantaggio si aggira sui due minuti e mezzo: oggi infatti nessuno può permettersi il lusso di dare spazio a un attacco così ben assortito e nel quale pure Astana, Bahrain-Merida e Mitchelton-Scott sono rappresentate in modo eccellente. Una caduta però ha visto protagonista Geoghegan Hart, che ha riportato conseguenze a quanto pare piuttosto serie ed è stato inesorabilmente staccato dagli altri fuggitivi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
INIZIO VELOCE
Inizio subito vivace per la diretta Giro d’Italia della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale, perché come era prevedibile sono in tanti a volere andare in fuga e di conseguenza ci sono stati moltissimi tentativi di attacco, tutti però annullati da chi non ne faceva volta per volta parte. Il ritmo forsennato ha fatto male ai velocisti, perché il gruppo si è frazionato già sui primi saliscendi che precedono l’ascesa verso il Colle del Lys, primo Gpm di giornata. Da segnalare che tre uomini non hanno preso il via questa mattina: si tratta di James Knox (Deceuninck-QuickStep), Roger Kluge (Lotto Soudal) e Giacomo Nizzolo (Dimension Data), naturalmente in aggiunta a Jakub Mareczko (CCC Team), che ieri ha concluso la tappa fuori tempo massimo. Invece Ignatas Konovalovas (Groupama-FDJ) si è ritirato dopo pochi chilometri di corsa. In questo momento ci sono in avanscoperta Rojas, Vuillermoz, De Gendt e Juul-Jensen, inseguiti dai due contrattaccanti Conci e Neilands, ma il vantaggio nei confronti del gruppo è ancora minimo e di conseguenza questa fuga potrebbe allargarsi e prendere il largo così come venire annullata: si comincia però la salita del Colle del Lys, a questo punto andrà via solo chi va forte in salita. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Tutto è pronto per il via della tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale, fra pochi minuti partirà la diretta del Giro d’Italia 2019 e sarà un appuntamento molto atteso con la prima tappa di alta montagna in questa edizione. Si arriverà nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso: Ceresole Reale confina con la Valle d’Aosta e pure con la Francia ed è uno degli unici due Comuni italiani a fregiarsi del titolo Reale. Per quanto riguarda il nome del re di questo Giro d’Italia, di certo non potremo scoprirlo già oggi, tuttavia è chiaro che il primo arrivo in salita e prima volta anche oltre i 2000 metri di altitudine ci darà indicazioni molto importanti in tal senso. Si arriverà al Lago Serrù, uno dei ben tre laghetti di alta montagna di Ceresole, tutti però di origine artificiale: non si era mai arrivati da queste parti, è bello pensare che nella sua edizione numero 102 il Giro d’Italia riesca ancora a scoprire delle salite inedite. Che cosa dunque ci dirà questa attesissima 13^ tappa? Parola alla strada, cominceremo a scoprirlo fra pochissimo! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA GIOIA DI CESARE BENEDETTI
Oggi la diretta Giro d’Italia chiamerà all’azione tutti i big nella durissima tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale, ma in attesa della partenza è giusto celebrare la bella impresa di Cesare Benedetti, simbolo del gregario perfetto che ieri a Pinerolo si è ritagliato una giornata di gloria con la prima vittoria in carriera. Benedetti è stato dunque il protagonista della conferenza stampa post-tappa e si è espresso così: “Sono molto contento. È una giornata veramente emozionante, qualcosa che ho atteso dal giorno in cui ho visitato per la prima volta un villaggio di partenza del Giro d’Italia nel 1999. Da quel giorno ho sognato di diventare un corridore professionista. Oggi (ieri, ndR), quando mi sono staccato sull’ultimo strappo, ho pensato che magari i tre davanti si sarebbero guardati un po’ troppo. Non mi sono dato per vinto e dopo averli ripresi sono partito dopo l’ultima curva, forse un po’ troppo presto perché c’era vento contrario ma le mie gambe hanno tenuto. Non ho festeggiato prima della linea perché mi hanno insegnato sin da U17 di festeggiare solo un metro dopo il traguardo per evitare sorprese e, in ogni caso, di non essere troppo esuberante”. Benedetti diventa così il primo ultratrentenne a vincere una tappa al Giro quest’anno. Per di più, l’ultimo corridore capace di vincere la sua prima tappa in carriera al Giro d’Italia oltre i 30 anni era stato un certo Chris Froome, sullo Zoncolan l’anno scorso. Il paragone è naturalmente impossibile, ma la giornata di gloria di Benedetti ha fatto piacere a tutti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANALISI DI BEPPE MARTINELLI
In avvicinamento alla diretta della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2019, che oggi ci offrirà il primo arrivo in salita a Ceresole Reale, naturalmente gli uomini più attesi saranno gli scalatori. Gente come Simon Yates, Miguel Angel Lopez e Mikel Landa finora ha avuto ben poco pane per i propri denti, adesso invece dovrà cercare di sfruttare ogni possibile occasione, tenendo pure presente che all’appello manca ancora la cronometro conclusiva di Verona – e sperando che il maltempo non giochi brutti scherzi rispetto al percorso finora previsto. Nei giorni scorsi Giuseppe Martinelli, direttore sportivo della Astana di Lopez, ha parlato in modo molto chiaro: “Chi vuole vincere davvero il Giro d’Italia, deve rischiare di perderlo”, aveva detto alla Gazzetta dello Sport. Martinelli, che in carriera ha guidato dall’ammiraglia Marco Pantani, Stefano Garzelli, Gilberto Simoni, Damiano Cunego e Vincenzo Nibali, ha dettato la sua ricetta: “Strategia tattica, incoscienza, forza di squadra, intelligenza. Essere propositivi da lontano, crearsi delle opportunità anche dal nulla”. Parlando della tappa odierna, aveva detto: “Con un’azione decisa a 7-8 km dall’arrivo, si possono creare differenze importanti”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PRIMO ARRIVO IN SALITA
La diretta del Giro d’Italia 2019 ci propone oggi, venerdì 24 maggio, la tredicesima tappa Pinerolo Ceresole Reale di 196 km. Si tratta di uno dei giorni più attesi dell’edizione numero 102 del Giro d’Italia: finalmente assisteremo al primo arrivo in salita, nel meraviglioso scenario del Gran Paradiso, sulle sponde del Lago Serrù che fa parte del territorio comunale di Ceresole Reale. Primo arrivo in salita a meno che si voglia contare gli arrivi delle due cronometro, che erano entrambe con la strada all’insù e che sono state infatti finora le due giornate più significative di un Giro d’Italia che da oggi volta pagina senza se e senza ma, per di più arrivando fino a 2247 metri di quota, dunque anche l’altitudine sarà una variabile da considerare per un Giro d’Italia che fin qui ci aveva riservato ben poche salite. Dalla partenza di Pinerolo fin sull’arrivo di Ceresole Reale (Lago Serrù), tutta la tappa di oggi si disputerà in provincia di Torino, che sarà dunque protagonista come già l’anno scorso, quando Chris Froome ribaltò il Giro pedalando verso Bardonecchia.
DIRETTA GIRO D’ITALIA 2019 OGGI: PERCORSO 13^ TAPPA PINEROLO CERESOLE REALE
Per presentare la diretta Giro d’Italia della tredicesima tappa, approfondiamo l’analisi del percorso della Pinerolo Ceresole Reale (Lago Serrù), con la quale finalmente la Corsa Rosa affronterà le grandi montagne. La partenza avrà luogo alle ore 11.35 da Pinerolo, già sede dell’arrivo di ieri, dunque niente trasferimenti per la carovana. Le buone notizie per i corridori però praticamente finiscono qui, perché ci sarà tantissimo da faticare: molto mossi già i primi 40 km, poi la corsa affronterà la lunghissima salita del Colle del Lys, con Gpm di prima categoria collocato al km 54,3 della tappa al termine di una ascesa di 14,9 km con pendenza media del 6,4% e punte di pendenza massima fino al 12% nell’ultimo tratto, che sarà il più difficile. Discesa lunghissima, dal versante meno ripido ma di conseguenza anche ben più lungo, non ci sarà comunque mai un metro di pianura verso il primo traguardo volante collocato a Cuorgné al km 118,6, subito dopo il quale si ricomincerà a salire verso il Pian del Lupo, Gpm di seconda categoria (km 134,3) al termine di 9,4 km di salita con pendenza media pari all’8,7% e punte di pendenza massima fino al 14%, dunque un’ascesa non lunghissima ma molto impegnativa, che non ha nulla da invidiare a un Gpm di prima categoria, soprattutto nel tratto centrale quando per diversi chilometri si resterà sopra l’11%. Al termine della discesa si ricomincerà a salire verso lo sprint intermedio di Locana (km 162,6), quando di fatto staremo già approcciando la lunghissima salita finale. Per le statistiche ufficiali l’ascesa verso il Gpm all’arrivo di Ceresole Reale comincerà a Noasca, cioè a 20,3 km dal traguardo. Si tratta a dire il vero di un’ascesa molto irregolare, che alterna tratti durissimi ad altri decisamente più semplici: ad esempio si arriverà fino al 14% prima di raggiungere l’abitato di Ceresole Reale, dove ci sarà però un tratto di falsopiano prima di tornare a salire verso il Lago Serrù, per raggiungere il quale saranno molto impegnativi gli ultimi 5 km, con pendenza media del 9,2% e punte fino al 13%. Inoltre si consideri l’altitudine e il fatto che sarà il primo vero giorno di montagna del Giro: tutto potrebbe succedere, chi non sta benissimo potrebbe pagare molto cara questa giornata.