Era la tappa più attesa del Giro d’Italia e il Mortirolo non ha tradito le attese lasciando nelle gambe, nella testa, ma soprattutto nella classifica delle scorie importanti soprattutto per chi, come Primoz Roglic, ha accusato un ritardo importante all’arrivo. Lo sloveno della Jumbo-Visma deve adesso recuperare un ritardo di 2’09” da Richard Carapaz e di 23″ da Vincenzo Nibali. Ora la situazione si fa quanto mai intrigante: Roglic ha come jolly la cronometro finale di Verona da 34 km nella quale può imprimere dei pesanti distacchi ai suoi avversari, ma come sempre accade nei grandi giri l’ultima cronometro si adatta più che agli specialisti delle prove contro il tempo ai corridori in condizione. La forma di Roglic, al contrario, negli ultimi giorni è sembrata essere in calo: questo vuol dire che le salite dei prossimi giorni potrebbero trasformarsi per lui in un calvario, a meno che quella di oggi non sia stata soltanto una giornata no in cui è riuscito comunque a difendersi dignitosamente. Se riuscisse a contenere il distacco, poi, a Verona sarebbe ancora lui l’indiscusso favorito per indossare l’ultima maglia rosa…(agg. di Dario D’angelo)
VINCE CICCONE!
Va a un incredibile Giulio Ciccone la vittoria nella 16^ tappa del Giro d’Italia 2019! Un trionfo più che meritato, nonostante le grandissime difficoltà, non solo dalle asperità del terreno, ma pure dal freddo e dalla grandine che ha accompagnato tutti i protagonisti oggi. Ma facciamo un passo indietro e andiamo a vedere da vicino gli ultimi momenti di questa frazione così complicata. Superato il passo del Mortirolo con Ciccone davanti, i corridori hanno poi affrontato con grande prudenza la discesa vista la gran pioggia e le temperature basse: qua però ne hanno approfittato Hirt e Masnada per raccogliere qualche metro di vantaggio, come pure Pozzovivo che continua a lavorare a vantaggio di Vincenzo Nibali e Ciccone, visti che a meno 14 km dal traguardo finale il loro vantaggio sul gruppo maglia rosa superava ampiamente i 5 minuti. Sul finale, mentre in fondo la discesa ricompattava i diversi drappelli (come Nibali e Carapaz) , in avanti si è accesa la bagarre per il successo tra Hirt e Ciccone e gli ultimi km tormentati dalla pioggia battente sono stati davvero speciali. Negli ultimi metri ecco lo scatto decisivo: è Giulio Ciccone a strappare una meritatissima quanto sofferta vittoria a Ponte di Legno, davanti allo stesso Hirt che negli ultimi metri davvero pare non farcela a superare la fatica e il freddo. Terzo gradino del podio per Masnada autore di una prova di primissimo livello, l’ennesima in questa edizione della corsa rosa, distaccato pochi secondi dai primi due. Si devono attendere invece quasi due minuti per trovare alla linea del traguardo il gruppo Nibali con la maglia rosa di Carapaz e ancor di più per vedere Primoz Roglic che ha perso ancora terreno non solo in strada ma pure nella classifica ufficiale. (agg Michela Colombo)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV, COME SEGUIRE OGGI IL GIRO D’ITALIA (16^ TAPPA)
La diretta tv del Giro d’Italia 2019 è oggi come sempre molto ampia, grazie all’eccellente copertura garantita dalla Rai e pure da Eurosport per i suoi abbonati. La Tv di Stato ha naturalmente il vantaggio di essere in chiaro per tutti: oggi la copertura della sedicesima tappa Lovere Ponte di Legno comincerà già dalle ore 10.30 con i collegamenti su Rai Sport + HD (canale numero 57) dalla partenza e per le prime fasi della corsa, poi il passaggio dalle ore 14.30 su Rai Due, con la cronaca di tutte le fasi salienti e in conclusione il Processo alla Tappa dopo l’arrivo dei corridori. Discorso molto simile per quanto riguarda Eurosport, che seguirà la sedicesima tappa fin dalle ore 13.00, per un racconto anche in questo caso sostanzialmente integrale. Doppia possibilità anche per la diretta streaming video del Giro d’Italia, garantita a tutti tramite Rai Play oppure agli abbonati con i servizi Sky Go ed Eurosport Player. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING DEL GIRO D’ITALIA SU RAI PLAY
IL GRAN FINALE
Eccoci al gran finale della 16^ tappa del Giro d’Italia 2019 e all’ascesa del Mortirolo che si sta rivelando davvero ostica: se già la salita è una delle più impegnative della corsa rosa, la pioggia e anzi la grandine stanno mettendo a durissima prova anche i ciclisti più esperti. Intanto però stiamo assistendo a una corsa davvero emozionate, dove il vero protagonista è il nostro Vincenzo Nibali. Ma andiamo per ordine quando mancano meno di trenta km al traguardo di Ponte di legno. Dopo la discesa di Aprica e il traguardo volante di Mazzo di Valtellina, giunti quindi al piedi del Mortirolo i big sono entrati in scena: appena cominciata la salita il gruppo in avanti si è spezzettato e qui si è messo in luce Pozzovivo, che si è fatto vanti per aprire la strada a Nibali. Mentre in pochi in testa riuscivano a tenere il ritmo (tra cui anche la maglia azzurra di Giulio Ciccone) indietro Vincenzo Nibali ha deciso di scattare: mancavano 34 km al traguardo e lo Squalo, che ben conosce il Mortirolo, è partito, ben conscio del proprio ottimo stato di forma: nessuno riesce a stargli a ruota nell’immediato. Solo dopo qualche metro si unisce a lui Charty e soprattutto il fratello Antonio Nibali e il gruppetto conquista dieci secondi sulla maglia rosa, Carapaz, assiema a Landa e Roglic: bastano però pochi tornati perché lo sloveno ceda il colpo. A pochi km dallo scollinamento poi Nibali è stato ripreso dalla maglia rosa: in avanti invece resiste sempre un drappello di 4 corridori composto da Masnada, Nieve, Ciccone e Hirt. Ci attende quindi un gran finale della 16^ tappa del Giro d’Italia 2019 davvero emozionante, dove oltre alla fatica dell’ascesa si sta unendo la difficoltà del maltempo. (agg Michela Colombo)
CICCONE SEMPRE DAVANTI
Eccoci verso le salite più dure di questa affascinante 16^ tappa del Giro d’Italia 2019: superato il traguardo volante di Edolo la corsa rosa ha infatti superato anche il Gpm di Aprica e già guarda al TV di Mazzo di Valtellina, che ci accompagnerà verso il Mortirolo. Se diamo un occhio alla situazione in strada però nulla è cambiato più di tanto: in vetta troviamo il solito gruppo di 21 ciclisti, che però ora registrano un gap di 5 minuti e 23 dopo la discesa al Gran premio della montagna. Ricordiamo che proprio ad Aprica, al Gpm di terza categoria è stata la maglia azzurra Giulio Ciccone a transitare per primo, davanti a Cattaneo e Masnada (che invece era transitato per primo al traguardo volante di Edolo). Da segnalare a questo punto un cauto ottimismo nel gruppo di testa, che considerando il vantaggio, ha ora qualche chance di arrivare al traguardo finale. (agg Michela Colombo)
CICCONE PRIMO AL CEVO
Mancano meno di 95 km al traguardo di questa eccezionale 16^ tappa del Giro d’Italia 2019 e saranno più che mai impegnativi e decisivi: pur senza il Passo Gavia la frazione di oggi risulta una delle più complicate della corsa rosa. Dando subito uno sguardo alla strada vediamo che i corridori sono ora impegnati nella discesa molto tecnica dopo il Gran premio della montagna del Cevo: la situazione però è ancora cristallizzata di fatto. Ecco quindi che in avanti rimane compatto un drappello di 21 corridori, dove spicca senza dubbio il nostro Giulio Ciccone, che ha passato per primo il Gpm conquista così punti preziosi per la sua maglia azzurra. Dietro con un ritardo di quattro minuti e mezzo circa il resto dei corridori, dove però comincia a perdere terreno i velocisti, certo non a loro agio al momento. Da segnalare poi l’ottima prova di Sutterlin in testa al gruppo, vero trascinatore in questa prima parte della tappa. (agg Michela Colombo)
VERSO IL CEVO, 21 IN TESTA
Siamo entrati nel video della 16^ tappa del Giro d’Italia 2019 e di fatto la corsa rosa ha già superato i primi 60 km e pure le due prime ascese della giornata e quindi il passo della Presolana e la Croce di Salven. La situazione quindi in strada pare ora cristallizzata e non potrebbe essere altrimenti in questa particolare fase: abbiamo avanti ben 21 corridori (con Nieve però ora leggermente attardato da una foratura), che ora registrano un vantaggio di quattro minuti abbondanti rispetto al gruppo (trascinato sempre da Sutterlin), dopo l’ultima discesa, condotto pure sotto la pioggia battente. Da segnalare a questo punto della corsa diversi ritiri di cui solo quello di Bookewalter arrivato al via: ecco infatti che hanno lasciato la corsa rosa Tony Gallopin della Ag2r La Mondiale e di Nicola Bagiola, della Nippo Fantini. (agg Michela Colombo)
PARTENZA MOVIMENTATA
E’ stata una partenza ben movimentata quella a cui abbiamo assistito solo poco fa al via della 16^ tappa del Giro d‘Italia 2019 oggi a Lovere: e anzi la situazione ora, superati i primi 20 km, è ben fluida e soggetta a mutamenti, mentre si avvicina già la prima salita della giornata al Passo della Presolana. Non appena dato il via ecco infatti che in molti hanno cercato la fuga, ma senza grande successo: ogni scuderia ha cercato di mettere davanti un proprio uomo e in questo senso si è rivelata molto attiva la Movistar. E’ stato però solo dopo il 12 km che un primo drappello è concretamente riuscito a mettere dietro di sè qualche secondo rispetto al gruppone: ecco quindi che ora vediamo davanti un raggruppamento di 26 corridori, che vanta però un distacco di appena 2 minuti e 30’ secondi abbondanti. Alle loro spalle ecco sempre la Movistar a controllare il gruppo e a dare l’andatura, ora sempre più elevata. Ricordiamo che davanti troviamo poi ciclisti del calibro di Amador, Cattaneo e Masnada, Vilella, Bilbao, Nieve, Ciccone e Ulissi. (agg Michela Colombo)
IN STRADA!
Tutto è pronto per la partenza della sedicesima tappa Lovere Ponte di Legno, al Giro d’Italia 2019 oggi è il giorno del Mortirolo, a maggior ragione dopo l’annullamento del Gavia. Resta comunque intatta la salita più dura di questo Giro d’Italia, affrontata dal suo versante più impegnativo, cioè salendo da Mazzo di Valtellina per poi scendere verso Monno, in Val Camonica. Due anni fa si era saliti invece dal versante bresciano, come già nel 1990, quando il Giro d’Italia scoprì per la prima volta il Mortirolo. La prima volta dal versante di Mazzo fu invece nel 1991, quando per primo passò in vetta Franco Chioccioli, che poi avrebbe vinto quel Giro d’Italia. Di grandi imprese ne sono state fatte molte sul Mortirolo, ma la più bella resta forse il volo di Marco Pantani nel Giro d’Italia 1994, quello che rivelò al mondo. Più di recente, possiamo ricordare che nel 2010 il Mortirolo fu decisivo per il trionfo finale di Ivan Basso, che proprio al termine di quella tappa si prese la maglia rosa, mentre nel 2015 fu Alberto Contador ad entusiasmarci con una grande rimonta dopo essere stato attardato da una foratura poco prima dell’inizio della salita. Per primo sul Gpm passò Steven Kruijswijk, la tappa la vinse Mikel Landa, ma resta negli occhi l’impresa dello spagnolo, che poi avrebbe vinto quel Giro. La storia è leggendaria, ma oggi si potrà scrivere un nuovo capitolo: in strada, si parte per la 16^ tappa del Giro d’Italia! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
NIBALI E IL MORTIROLO
In vista della 16^ tappa del Giro d‘Italia 2019, una delle più attese di questa questa edizione della corsa rosa, la parola non può che andare a uno dei protagonisti più attesi sulle salite oggi previste, come il passo del Mortirolo, ovvero a Vincenzo Nibali. Lo Squalo potrebbe fare suo il Giro in questa decisiva 16^ frazione ma come possiamo immaginare la tappa non sarà affatto semplice. Lo stesso ciclista della Bahrain Merida solo ieri ha dichiarato sulle colonne della Gazzetta dello Sport sulla tappa di oggi del Giro d’Italia 2019: “Mortirolo? può essere un’’opportunità, ma dipende da come ci arriviamo. Ti dà l’idea di una salita che non finisce mai. Quando l’ho fatto nel 2008 l’ho rimosso. Nel 2012 passai con Scarponi e Basso e arrivammo in quest’ordine a l’Aprica. Due anni fa salimmo da un versante meno duro”. vedremo che cosa ci dirà la strada a questo punto. (agg Michela Colombo)
LA RINUNCIA AL GAVIA
Verso la diretta della sedicesima tappa Lovere Ponte di Legno del Giro d’Italia 2019, dobbiamo spendere ancora qualche parola sul grande lavoro effettuato da decine di persone per cercare di rendere transitabile il Passo Gavia, impresa purtroppo fallita in questo mese di maggio caratterizzato dal clima inclemente. Come hanno reso noto sabato sera gli organizzatori di RCS Sport: “In considerazione del perdurare delle avverse condizioni meteorologiche, nonostante il grande lavoro svolto dalle amministrazioni delle province di Sondrio e Brescia, che hanno messo a disposizione squadre di uomini impegnati giorno e notte per liberare le strade, e alle quali rivolgiamo un sentito ringraziamento, la Direzione di Organizzazione comunica che, per salvaguardare la sicurezza dei corridori, la tappa 16 Lovere-Ponte di Legno avrà un nuovo percorso”, caratterizzato appunto dalla rinuncia al Gavia. Cambia così anche la Cima Coppi, cioè la salita più alta di questa edizione del Giro d’Italia, che avrebbe appunto dovuto essere il Gavia. Con il nuovo percorso, il punto più alto del Giro 2019 è stato l’arrivo a Ceresole Reale, che però la corsa aveva già affrontato al momento dell’annullamento del Gavia: ecco perché come Cima Coppi sarà considerato il Passo Manghen, da affrontare sabato nella ventesima tappa, che sarà la salita più alta dopo l’annullamento del Gavia. Resta naturalmente il rammarico per l’impossibilità di scalare una delle salite che hanno fatto la storia del Giro d’Italia, che però siamo sicuri tornerà sul Gavia al più presto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA TAPPA PIU’ ATTESA
Il Giro d’Italia 2019 in diretta torna oggi, martedì 28 maggio, proponendoci la sedicesima tappa Lovere Ponte di Legno di 194 km. Dopo il secondo giorno di riposo, l’edizione numero 102 del Giro d’Italia riparte con un tappone attesissimo. Non ci sarà purtroppo il Gavia, impossibile da scalare in questo maggio climaticamente così avverso, ma resta il Mortirolo, la salita probabilmente più dura d’Europa. L’ultimo passaggio nel 2017 fu dal versante meno arcigno, stavolta si torna al “vero” Mortirolo salendo da Mazzo di Valtellina e l’assenza del Gavia renderà ancora più importante l’ascesa alla salita simbolo del Giro d’Italia. Ci si arriverà con un po’ meno di fatica nelle gambe, perché il percorso alternativo preparato da RCS è un po’ più corto (194 km rispetto ai 226 previsti in origini) e l’assenza del Gavia non è naturalmente una differenza da poco, tuttavia questo garantisce che sul Mortirolo tutti daranno il massimo. Domenica è successo di tutto sul Civiglio, immaginatevi dunque che cosa potrà succedere sulla salita più difficile d’Europa… Tappa interamente lombarda, dalla partenza di Lovere sulle sponde del lago d’Iseo fino all’arrivo di Ponte di Legno si pedalerà sulle strade delle province di Bergamo, Brescia, Sondrio per tornare infine nella bresciana Val Camonica.
DIRETTA GIRO D’ITALIA 2019 OGGI: PERCORSO 16^ TAPPA LOVERE PONTE DI LEGNO
Per presentare la diretta Giro d’Italia della sedicesima tappa, andiamo ad approfondire l’analisi del percorso della Lovere Ponte di Legno, senza più pensare a quello che non ci sarà – perché quello che resta sarà più che sufficiente per farci divertire. La partenza avrà luogo alle ore 11.40 da Lovere, quasi subito si comincerà a salire verso il Passo della Presolana, clamorosamente non classificato come Gpm, ma che sicuramente comincerà a mettere subito fatica nelle gambe dal momento che nel finale ha pendenza media oltre il 7% con punte fino al 10%. A seguire ecco la Croce di Salven, altra salita non catalogata Gpm, per poi arrivare al tratto modificato che prevederà l’inedita salita di Cevo, che prevede un’ascesa di 10,6 km al 5,9% di pendenza media. Sarà un Gpm di terza categoria, con scollinamento al km 89,6. La discesa ci porterà dalle parti di Edolo, dove al km 110 sarà collocato il primo traguardo volante di giornata, poi si ricomincerà a salire verso l’Aprica, che sarà raggiunta via Santicolo, cioè con la strada più impegnativa – comunque Gpm di terza categoria, al km 128,2. Con la discesa si arriverà in provincia di Sondrio e al km 154 ecco il secondo sprint intermedio, a Mazzo di Valtellina. Parlare di Mazzo di Valtellina però significa una sola cosa: essere ai piedi del Mortirolo. Eccoci dunque alla salita più attesa di tutto il Giro d’Italia 2019. La salita verso il Gpm di prima categoria, che sarà collocato al km 166,3, misura 11,9 km nei quali ci sarà da superare un dislivello di 1289 metri, il che significa una pendenza media del 10,9%. I numeri possono essere freddi, ma in questo caso sono davvero eloquenti: una salita in doppia cifra sia come chilometri sia come pendenza media ha pochi paragoni al mondo. Nella parte intermedia abbiamo addirittura un dato del 12,2% medio su circa 6,5 km, con punte di pendenza massima fino al 18%. Attenzione anche alla discesa sul versante bresciano fino a Monno, superata la quale rimarranno gli ultimi 15 km verso l’arrivo di Ponte di Legno, che saranno tutti in leggera salita attorno al 3-4%, tatticamente potranno essere importanti anche questi nell’inseguimento tra chi sarà al comando e chi invece dovrà cercare di recuperare.