Protagonista assoluto nel video di Golden State Toronto e quindi anche del successo dei Warriors nelle Finali Nba è senza dubbio Kawhi Leonard, premiato Mvp, a cinque anni dal primo trofeo nero argento. Come ben ricordiamo infatti Leonard aveva già trovato il titolo con i San Antonio Spurs nel 2014 e col il successo maturato nella notte italiana in gara 6 è diventato il terzo giocatore a vincere due titoli con due maglie diverse (prima di lui Kareem Abdul Jabbar e LeBron James) ma il primo a farlo in due conference diverse. Dopo un anno praticamente buttato e tante voci poco lusinghiere Leonard ha trovato questa notte il suo riscatto ( e alcune delle sue azioni le troviamo nel video qui sotto) e lo stesso ha così dichiarato ai microfoni di Espn: “L’estate scorsa ho dovuto affrontare tante cose, ma ho un grande gruppo che mi sostiene: io ho solo continuato a lavorare duro e a mettere la testa solamente su questo trofeo che ho qui in mano. Sono arrivato in una squadra con un nuovo allenatore che aveva il mio stesso obiettivo, quello di vincere il Larry O’Brien Trophy. Questo è il motivo per cui gioco a pallacanestro, quello per cui lavoro tutta l’estate in off-season, e sono contento che tutto quel lavoro sia stato ripagato”. (agg Michela Colombo)
RAPTORS AL TRIONFO
Successo eccezionale dei canadesi in gara 6 alle Nba Finals 2019: i Raptors nella notte italiana battono i Warriors col risultato di 114-110 e portano il titolo fuori dagli Usa per la prima volta nella storia. Come emerge nel video di Golden State Toronto la festa è grande alla Oracle Arena, tanto quanta la delusione di coach Kerr che in questa sciagurata gara 6 non solo perde il titolo ma pure Klay Thompson, che subisce la distorsione del ginocchio sinistro (non prima però di aver segnato 30 punti a tabella). Tornando al parquet però non possiamo invece non sottolineare la grandissima prova di Leonard Mvp della serata e vero trascinatore dei Raptors : il giocatore di Toronto infatti mette a segno 22 punti e fa dei canadesi a prima squadra non a stelle strisce a vincere il titolo. A collaborare nell’impresa vi sono anche i 26 punti di Lowry e gli altrettanti di Siakama, oltre che l’ottima prestazione di VanVleet che oltre a 22 punti fornisce anche 2 rimbalzi. (agg Michela Colombo)
GARA 6
Golden State Toronto, alle ore 3:00 della mattina italiana di venerdì 14 giugno, si gioca in diretta dalla Oracle Arena: è gara-6 delle finali NBA 2019 e si torna nella Baia, dopo la splendida e tiratissima vittoria degli Warriors alla ScotiaBank Arena. Dove era tutto pronto per festeggiare il primo titolo nella storia dei Raptors, che ancora una volta avevano completato la rimonta: arrivati a +6 con un parziale di 10-0 firmato Kawhi Leonard, i canadesi sono stati però riacciuffati dalla classe e dall’orgoglio di Steph Curry e Klay Thompson, le cui triple – insieme alla stoppata di Draymond Green su Kyle Lowry, che ha avuto la palla della vittoria – hanno tenuto in vita i campioni. Dunque, per mettere l’anello NBA al dito, Toronto dovrà provare a espugnare la Oracle Arena: lo ha già fatto due volte, ma nel primo dei due episodi gli Warriors erano senza Klay Thompson e Kevon Looney. Oltre a Kevin Durant, che non giocherà nemmeno nella diretta di Golden State Toronto per gara-6.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
La diretta tv di Golden State Toronto sarà come sempre garantita dalla televisione satellitare: il canale cui fare riferimento è Sky Sport NBA, che trovate al numero 206 e sul quale potrete seguire la telecronaca in tempo reale affidata a Flavio Tranquillo, che avrà al suo fianco Davide Pessina per il commento tecnico. Tutti i clienti Sky avranno poi la possibilità di attivare il servizio di diretta streaming video, su apparecchi mobili come PC, tablet e smartphone e attivando l’applicazione Sky Go senza costi aggiuntivi.
DIRETTA GOLDEN STATE TORONTO: IL CONTESTO
Kevin Durant dunque non ci sarà in Golden State Toronto: l’ala degli Warriors ha terminato la sua serie nel secondo quarto di gara-5, fermandosi per un infortunio al tendine d’Achille. Prima una parte della ScotiaBank Arena ha esultato e applaudito; poi, resasi conto della gravità della situazione e richiamata dagli stessi giocatori dei Raptors (bravissimi Serge Ibaka e Kyle Lowry a riprenderli) hanno accompagnato l’uscita del numero 35 con un lungo applauso. Il punto è che Durant, autore di un primo quarto da fenomeno, ha alzato bandiera bianca: certo Golden State può vincere anche senza di lui e, emotivamente, ha fatto una grande cosa riaprendo la serie dopo quanto accaduto. Adesso la pressione è tutta sulle spalle di Toronto: già sfavoriti alla vigilia, hanno mancato il primo match point in una finale dominata in lungo e in largo, devono tornare alla Oracle Arena e nel loro spogliatoio aleggeranno tanti dei fantasmi del 2016, quando gli stessi Warriors erano stati rimontati da Cleveland dopo essere saliti 3-1. Stessa identica situazione: Draymond Green lo ricorda bene e non ha mancato di citare l’evento, ma questa volta sostenendo come la sua squadra possa fare il colpo grosso. A meno che i Raptors non decidano di chiudere i conti in trasferta: di certo hanno le capacità per farlo ma la sensazione è che, Durant o non Durant e al netto della grandezza di Leonard, dipenda soprattutto dalla luna dei Big Three californiani e dal supporting cast. Ovvero: Fred VanVleet, Danny Green e Serge Ibaka da una parte, Andre Iguodala, Shaun Livingston e un DeMarcus Cousins dall’altra.