«La grazia della fedeltà»: così il Vaticano ha “titolato” il contenuto della Santa Messa da Casa Santa Marta di Papa Francesco questa mattina. Si consolida l’appuntamento che sempre più gente intende seguire, seppur al mattino presto, per cominciare bene una giornata difficile, una nuova giornata in quarantena, magari con la famiglia lontana o senza la possibilità di lavorare. E così che il Santo Padre all’inizio della celebrazione ricorda ancora una volta le fatiche e i sacrifici della pandemia «Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia dell’unità fra noi. Che le difficoltà di questo tempo ci facciano scoprire la comunione fra noi, l’unità che sempre è superiore ad ogni divisione». Nell’omelia della Santa Messa poi Papa Francesco commenta il Vangelo del giorno dedicato alla predicazione di Pietro nel giorno di Pentecoste: «è cattiva la propria sicurezza? No, è una grazia. Essere sicuro, ma essere sicuro anche che il Signore è con me. Ma quando c’è la sicurezza e io al centro, mi allontano dal Signore, come il re Roboamo, divento infedele. È tanto difficile conservare la fedeltà. Tutta la storia di Israele, e poi tutta la storia della Chiesa, è piena di infedeltà. Piena. Piena di egoismi, di proprie sicurezze che fanno che il popolo di Dio si allontani dal Signore, perda quella fedeltà, la grazia della fedeltà».
Il Papa al termine dell’omelia rinnova il suo appello fatto proprio in tutta la Santa Messa del 14 aprile: «Chiediamo oggi al Signore la grazia della fedeltà: di ringraziare quando Lui ci dà sicurezze, ma mai pensare che sono le “mie” sicurezze e sempre, guardare oltre le proprie sicurezze; la grazia di essere fedeli anche davanti ai sepolcri, davanti al crollo di tante illusioni. La fedeltà, che rimane sempre, ma non è facile mantenerla. Che sia Lui, il Signore a custodirla».
MESSA SANTA MARTA: COME SEGUIRLA
La Pasqua è passata, l’angoscia dei fedeli per la pandemia tutt’altro: eppure come ha ribadito ancora ieri mattina Papa Francesco nella Messa da Casa Santa Marta, con Cristo risorto la speranza non solo «è possibile» ma esiste e si riafferma da 2020 anni a questa parte. La Settimana Santa si è conclusa definitivamente ieri con il Lunedì dell’Angelo dedicato alla Resurrezione di Gesù davanti alle tre donne al sepolcro: «Il Vangelo di oggi ci presenta un’opzione, un’opzione di tutti i giorni, un’opzione umana ma che regge da quel giorno: l’opzione tra la gioia, la speranza della resurrezione di Gesù, e la nostalgia del sepolcro» ha spiegato ancora il Papa nell’omelia centrale della Santa Messa mattutina dalla Cappella di Casa Santa Marta;
«Anche oggi, davanti alla prossima – speriamo che sia presto – prossima fine di questa pandemia, c’è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli o sarà per il dio denaro: tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione … lì c’è il sepolcro». Il Santo Padre per celebrare il giorno del Lunedì dell’Angelo ha infine rivolto un “appello” al mistero divino appena risorto nella Pasqua: «Il Signore, sia nella nostra vita personale sia nella nostra vita sociale, sempre ci aiuti a scegliere l’annuncio: l’annuncio che è orizzonte, è aperto, sempre; ci porti a scegliere il bene della gente. E mai cadere nel sepolcro del dio denaro».
IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
Appuntamento rinnovato ovviamente anche per questa mattina con la nuova celebrazione della Messa di Casa Santa Marta, riprendendo l’iter “quotidiano” particolarmente seguito dai fedeli in questo lungo periodo di quarantena: Papa Francesco ieri prima dell’inizio della Santa Messa ha lanciato un nuovo appello sulla pandemia, questa volta ribadendo l’intenzione in favore dei politici e governanti in Italia e non solo. «Preghiamo oggi per i governanti, gli scienziati, i politici che hanno incominciato a studiare la via d’uscita, il dopo-pandemia, questo “dopo” che è già incominciato: perché trovino la strada giusta, sempre in favore della gente, sempre in favore dei popoli», è il messaggio deciso lanciato dal Santo Padre, poi ripreso anche durante il Regina Coeli di mezzogiorno.
«Oggi vorrei ricordare con voi quanto fanno molte donne, anche in questo tempo di emergenza sanitaria, per prendersi cura degli altri: donne medico, infermiere, agenti delle forze dell’ordine e delle carceri, impiegate dei negozi di beni di prima necessità…, e tante mamme e sorelle e nonne che si trovano chiuse in casa con tutta la famiglia, con bambini, anziani, disabili. A volte esse sono a rischio di subire violenza, per una convivenza di cui portano un peso troppo grande. Preghiamo per loro, perché il Signore doni loro forza e che le nostre comunità possano sostenerle insieme alle loro famiglie. Che il Signore ci dia il coraggio delle donne, di andare sempre avanti», conclude il Papa. Dalle ore 7 in diretta tv su Rai 1 e Tv2000 e con la consueta diretta video streaming su RaiPlay e YouTube Vatican News sarà possibile seguire la nuova celebrazione di martedì 14 aprile di Papa Francesco dalla Cappella di Casa Santa Marta.