Nell’introduzione alla Santa Messa celebrata questa mattina in Cappella Santa Marta, Papa Francesco ha voluto ricordare in particolare chi sta soffrendo a causa del coronavirus probabilmente più di altri, ovvero i senzatetto: «Preghiamo oggi per coloro che sono senza fissa dimora, in questo momento in cui ci si chiede di essere dentro casa. Perché la società di uomini e donne si accorgano di questa realtà e aiutino, e la Chiesa li accolga». Nell’omelia enunciata poco dopo, il Pontefice si è soffermato sul difficile rapporto tra il peccato e l’umanità con la morte in croce di Cristo che cambia per sempre la vita dell’uomo.
«Gesù innalzato: sulla croce. Mosè fa un serpente e lo innalza. Gesù sarà innalzato, come il serpente, per dare la salvezza. Ma il nocciolo della profezia è proprio che Gesù si è fatto peccato per noi. Non ha peccato: si è fatto peccato»; la croce è dolore, sofferenza, follia, eppure – conclude Papa Francesco nella Santa Messa – «Ma la verità che viene da Dio è che Lui è venuto al mondo per prendere i nostri peccati su di sé al punto di farsi peccato».
DIRETTA S.MESSA PAPA FRANCESCO
«Preghiamo oggi per tanta gente che non riesce a reagire: rimane spaventata per questa pandemia. Il Signore li aiuti ad alzarsi, a reagire per il bene di tutta la società, di tutta la comunità», con questa introduzione ieri Papa Francesco apriva la diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming (YouTube Vatican News) della Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta. Come sempre dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il pensiero mattutino è rivolto con costante dedizione e raccoglimento a tutto il popolo che con sacrificio (e spesso il dolore di qualche amico o parente venuto a mancare) continua la dura battaglia contro la pandemia.
Anche questa mattina come sempre dalle ore 7 è prevista la celebrazione da Casa Santa Marta dell’eucaristia spirituale proposta dal Santo Padre: ieri come preghiera volta a “sostituire” l’impossibilità della comunione “fisica”, Papa Francesco ha scelto questa «Ai tuoi piedi, o mio Gesù mi prostro e Ti offro il pentimento del mio cuore contrito, che si abissa nel suo nulla e nella Tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del Tuo amore, l’ineffabile Eucaristia. Desidero riceverti nella povera dimora che Ti offre il mio cuore. In attesa della felicità della comunione sacramentale, voglio possederti in spirito. Vieni a me, o mio Gesù, che io vengo da Te. Possa il Tuo amore infiammare tutto il mio essere, per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia».
OMELIA MESSA PAPA FRANCESCO DEL 30 MARZO
Tenendo sempre fissa la proposta del Santo Padre di riservare ogni giorno uno spazio per la preghiera e la recita del Rosario per chiedere costantemente al Signore e alla Madonna la fine della pandemia da coronavirus, la Santa Chiesa di Dio in questi tempi difficili e complicati tiene costante compagnia ai propri fedeli tramite i gesti più semplici della vita cristiana. La Santa Messa è uno di questi e così si spiega il grande successo di pubblico che una diretta streaming riesce a raccogliere alle ore 7 del mattino: in attesa del nuovo Vangelo di oggi e delle riflessioni di Papa Francesco, nell’omelia tenutasi ieri Bergoglio ha posto l’accento sulla fede necessaria e urgente che l’uomo pone di fronte alla misericordia di Dio.
«Ognuno di noi ha i propri peccati. E se non se li ricorda, pensi un po’: li troverà. Ringrazia Dio se li trovi, perché se non li trovi, sei un corrotto. Ognuno di noi ha i propri peccati. Guardiamo al Signore che fa giustizia, ma che è tanto misericordioso. Non vergogniamoci di essere nella Chiesa: vergogniamoci di essere peccatori. La Chiesa è madre di tutti. Ringraziamo Dio di non essere corrotti, di essere peccatori. E ognuno di noi, guardando come Gesù agisce in questi casi, si fidi della misericordia di Dio», spiegava Papa Francesco al termine del sermone non prima di richiedere per tutti la preghiera «con fiducia nella misericordia di Dio, preghi per il perdono. “Perché Dio mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome».