Una serata memorabile quella della Prima della Scala 2024 che si è conclusa tra gli applausi del pubblico. Il sipario si è chiuso alle ore 22:06, momento in cui il maestro Chailly ha segnato la fine dell’opera e sono cominciati gli applausi. Nel sorriso del direttore d’orchestra, immortalato più volte dalle telecamere, c’è tutta la soddisfazione per uno spettacolo ben riuscito.
Non perfetto, ma concertato in maniera ottima e soprattutto molto intenso dal punto di vista drammatico. Gli applausi sono stati più rumorosi per Tézier, ma può dirsi soddisfatto Brian Jagde, mentre Netrebko ha diviso, perché ci sono stati applausi scroscianti, ma si sono sentiti anche dei brusii di disapprovazione sovrastati comunque dall’entusiasmo del pubblico. (agg. di Silvana Palazzo)
Diretta Prima della Scala 2024: verso l’ultimo atto
Mentre volge al termine il secondo e ultimo intervallo della Prima della Scala 2024, emergono anche le voci critiche su La forza del destino di Giuseppe Verdi, come quella di Federico Freni, sottosegretario all’Economia della Lega, che ha citato Ildar Abdrazakov, uno dei migliori bassi, perché non può cantare in Europa in quanto russo. In merito all’opera, ha aggiunto che è “molto rivedibile“, ma salva Netrebko, “che come sempre canta divinamente“.
Freni ha ammesso di essere molto critico, soprattutto alla luce di altre edizioni, ma ha anche riconosciuto che tenore e baritono devono ancora finire di cantare, esprimendo apprezzamento per basso, Melitone e Preziosilla, mentre su Chailly ha ritenuto che dovesse rodarsi. Si riprende con il quarto e ultimo atto, anche grazie alla “ruota del destino”: la regia, infatti, è molto dinamica grazie a questa ruota che gira e che favorisce il cambio di scena. (agg. di Silvana Palazzo)
Diretta Prima della Scala 2024: via al terzo atto
Il secondo atto si è concluso tra gli applausi per Netrebko, che però è stata presa di mira da qualcuno nel loggione, e dagli applausi si riparte alla Prima della Scala 2024, con quelli brevi per Chailly che dà il via al terzo atto. C’è chi si è lanciato in qualche giudizio durante l’intervallo, come Pierfrancesco Favino che, lasciando il palco insieme alla compagna Anna Ferzetti, ha dichiarato all’Adnkronos che gli è piaciuto molto il primo atto.
Positivo anche il commento di Placido Domingo, infatti il tenore spagnolo ha definito “La forza del destino” di Giuseppe Verdi una delle opere più belle. Il cantante ha spiegato che si tratta di un’opera molto complessa per ogni voce, ma anche per questo è straordinaria. Il tenore Brian Jadge, che porta sul palco Don Alvaro, gli piace, ma del resto lo conosce bene, visto che lo dirigerà tra due settimane nella Turandot in Corea. Ovazione poi per Tezier, impeccabile. (agg. di Silvana Palazzo)
Diretta Prima della Scala 2024: i primi applausi
L’inizio della diretta della Prima della Scala 2024 è stato caratterizzato da un urlo che ha rotto il silenzio nel loggione prima che prendesse il via La forza del destino. Infatti, una voce prima che cominciasse l’opera ha urlato: “Salvate Sant’Agata“. Il riferimento di questo appello è alla villa di Giuseppe Verdi, che sta andando in malora. Il pubblico presente alla Scala ha condiviso l’appello e lo ha applaudito.
Da registrare un po’ di timidezza, invece, negli applausi, ma solo all’inizio, poi alla fine del primo atto è stata accompagnata da applausi, ma il secondo atto è iniziato senza pause. Con l’ampia Sinfonia gli applausi si sono fatti più calorosi, in una sorta di crescendo che potrebbe culminare poi al termine della Prima, salvo clamorose sorprese, alla tradizione dei lunghi applausi. Ma siamo ancora all’inizio, per ora registriamo quelli a scena aperta per Netrebko al Cantabile dell’Aria “Madre, madre” di Leonora. (agg. di Silvana Palazzo)
Diretta Prima della Scala 2024, al via con l’inno di Mameli
Si alza il sipario e inizia la diretta della Prima della Scala 2024 con La forza del destino di Giuseppe Verdi che apre la nuova stagione del celebre teatro di Milano. Il debutto è apparso un po’ sottotono rispetto agli anni passati, forse anche per l’assenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ma senza dubbio può essere un’occasione per soffermarsi sull’opera, anche perché si tratta di un classico di Verdi molto impegnativo.
Mentre risuona l’inno di Mameli, dopo il consueto applauso del pubblico, vi aggiorniamo sulla disposizione del palco reale, che è cambiata. Infatti, la senatrice a vita Liliana Segre siede al centro al posto del Presidente della Repubblica che è a Parigi. Alla destra c’è Laura De Cicco, la moglie del presidente del Senato, alla sinistra Chiara Bazoli, compagna del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Ai lati, quindi, Ignazio La Russa e Beppe Sala. Lo schema con le tre donne al centro del palco reale, spiega il Corriere, è stato proposto da La Russa. (agg. di Silvana Palazzo)
Prima della Scala 2024, al Teatro di Milano in scena l’opera di Verdi La Forza del destino: gli ospiti
Per la Prima della Scala 2024 è ormai tutto pronto. Oggi, sabato 7 dicembre, La forza del destino di Giuseppe Verdi inaugura la stagione teatrale dell’Opera per il 2024/2025. La regia è stata affidata a Leo Muscato, con Riccardo Chailly come direttore musicale. L’opera lirica sarà il nono titolo di Giuseppe Verdi alla Scala e gli ammiratori potranno seguire l’opera su Rai 1, in diretta a partire dalle 17:45.
La Prima della Scala 2024 è un evento esclusivo che, come ogni anno, accoglierà nel Teatro alla Scala di Milano tantissime personalità del mondo dello spettacolo, della musica e anche della politica. Sono infatti attesi tra le prime file i tenori Placido Domingo e José Carreras e la soprano Rajina Kabaibanska. Come da prassi, non mancherà la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, come rappresentati del Governo, anche il ministro alla Cultura Alessandro Giuli.
La forza del destino, Prima della Scala 2024: le rivelazioni del regista
Leo Muscato, il regista de “La forza del destino” di Giuseppe Verdi che sarà la Prima della Scala 2024, ha spiegato nelle note di regia: “Quando ci è stata commissionata questa produzione, l’attenzione mediatica era concentrata su una guerra che dominava quotidianamente le notizie”. L’opera, infatti, parla proprio di una guerra, quella tra Italia e Spagna del Settecento. Nel frattempo, andando avanti con le prove, le guerre purtroppo sono diventate due: è esploso infatti anche il conflitto in Medio Oriente. Dunque questo ha dato loro ancor più contezza del fatto che viviamo in un mondo instabile dove le guerre possono purtroppo mutare la geopolitica mondiale di continuo.
È stato però ancor più complesso trattare un simile tema, come sottolineato da Leo Muscato, in quanto il rischio di scivoloni o banalizzazione era dietro l’angolo. “Abbiamo cercato di percorrere una strada che rifiutasse le semplificazioni” ha spiegato il regista, ribadendo che proprio per questa ragione il team ha cercato di approfondire il testo dell’opera per dare un senso più profondo al tutto, anche in chiave moderna. Uno spettacolo unico che i telespettatori e gli appassionati potranno gustarsi durante la Prima.