DIRETTA TRENTO VENEZIA (RISULTATO FINALE 106-79): DOMINIO AQUILA!

Inizialmente, Forray segna un grande canestro nel traffico. Nel frattempo, il dato dei rimbalzi è molto eloquente: 32-14 a favore dei padroni di casa. Successivamente, a 6 minuti e 14 secondi, Forray realizza un’incursione vincente, portando Venezia a secco nel quarto e sotto di 23. La curva Citroni applaude il capitano Forray e l’argentino celebra con una tripla, mentre Hubb si avvicina a quota 100 dopo quella di Wiltjer. Timeout per gli ospiti a 2 minuti e 51 secondi, con il punteggio di 99-72. Forray sfugge, assist di Hubb, e arriva il 101-72 nella festa del PalaTrento. Standing ovation per il capitano, che lascia il campo. La Reyer cerca di limitare i danni con le giocate di O’Connell, Wiltjer e Brown. Ancora una tripla di Hubb, seguita dallo spazio in campo per i giovani Zangheri e Diarra. Proprio il classe 2005 Diarra realizza il suo primo canestro su invito di Niang. Dopo un libero di Tessitori, la partita termina 106-79. (agg. di Fabio Belli)



DIRETTA TRENTO VENEZIA STREAMING VIDEO TV: COME VEDERE LA PARTITA

La diretta tv di Trento Venezia sarà trasmessa in chiaro per tutti, perché la partita di Serie A1 viene fornita da DMAX che trovate al numero 52 del digitale terrestre. Va però ricordato che c’è un altro modo per assistere a questa sfida, ed è quello di sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma DAZN che garantisce l’intera programmazione del campionato di Serie A1 in diretta streaming video. Infine bisogna ricordare che sul sito ufficiale della Lega, all’indirizzo www.legabasket.it, sono consultabili tutte le informazioni utili sul match, come il tabellino play-by-play e il boxscore statistico aggiornato in tempo reale.



ACCORCIA LA REYER

All’inizio del secondo tempo, la situazione non cambia, con Baldwin che segna due volte per portare il vantaggio a +26. Casarin replica con un tiro dalla media distanza, ma Grazulis allunga ancora dalla punta. Dopo il figlio di Federico, anche Brown segna per la prima volta, con Simms e Parks che gli danno supporto per ridurre lo svantaggio a -21. Tucker salta in cielo e rischia una brutta caduta in collisione con Grazulis: fallo del lettone e 2/2 per ridurre il distacco della Reyer a -20. Brown e Hubb si scambiano uno spettacolare sottomano ciascuno prima di un deludente 0/2 di Casarin. La palla vagante finisce a Wiltjer, che realizza il -17 e firma dall’arco il -14 nel possesso successivo. Timeout Galbiati a 3 minuti e 16 secondi. Udom e Cooke, con un rimbalzo offensivo, scaricano per la tripla di Hubb che interrompe l’inerzia, anche se Spissu riprende il filo del gioco punendo dalla lunga distanza. Cooke si arrabbia per un contatto con Tessitori, ma si riscatta con un 2/2 ai liberi, mentre Forray si ferma a 1/2. Il centro trentino mostra ancora nervosismo dopo una manata di Wiltjer, ma realizza un altro insolito 2/2 per portare il vantaggio a +19. La frazione termina sul 81-64 dopo una giocata di Wiltjer con le spalle a canestro. (agg. di Fabio Belli)



DILAGA LA DOLOMITI!

Dopo 2 minuti, il vantaggio della Dolomiti Energia resta di +16 sul 37-21 con l’appoggio di Cooke. L’ex giocatore di Treviso segna anche con un jumper inedito, seguito da un altro fallo mal speso da Spissu e un perfetto 3/3 dalla linea per Baldwin. Due triple in rapida sequenza di Tucker (16 punti) riportano Venezia a -14 (48-34) con 4 minuti e 14 secondi. L’Aquila riparte subito con la bomba dal palleggio di Hubb e l’incredibile alley-oop di Biligha; dopo una brutta palla persa dagli ospiti, Baldwin accelera e porta il vantaggio a +21. In un’altra transizione, Grazulis segna una super tripla su un assist straordinario di Hubb: il pubblico è incontenibile per il 58-34 a favore di Trento. A 38 secondi dall’intervallo, i padroni di casa raggiungono quota 60 con un perfetto 2/2 ancora di Hubb, seguito da un efficace giro in lunetta di Spissu. La pausa arriva con la stoppata di Biligha su Tucker: il punteggio è 60-38, con già tre giocatori in doppia cifra per la Dolomiti Energia, ovvero Hubb, Grazulis e Baldwin. (agg. di Fabio Belli)

AQUILA SPRINT!

Niang segna con una schiacciata in tap-in e Hubb dal rimbalzo in transizione porta il punteggio a 5-0 in meno di 1 minuto, mentre Tucker apre la partita per i lagunari con una tripla in palleggio. Grazulis, senza esitazioni, segna da tre, portando il punteggio a 8-3: la partita inizia subito con un’alta intensità. Dopo i bersagli di Hubb e Simms, Niang chiude l’alley-oop e Baldwin colpisce da fuori per il 19-11. Un contropiede viene fermato dalla Reyer con il fallo su Biligha: 2/2 e +10 per l’Aquila. Ancora Tucker e Grazulis, a 3 minuti e 58 secondi, il punteggio è 23-13. Entra in campo Jordan Parks, Spissu si sblocca con l’arresto e tiro ma poi si addormenta a rimbalzo: fallo su Niang e 1/2 per il 19enne. Venezia, ancora sonnolenta, concede anche un tap-in a Udom e va sotto di 13, poi di 15 con il pick and roll chiuso con potenza da Cooke. Gioco a due anche per gli orogranata, con Parks che segna in reverse per fermare l’emorragia. La prima frazione si chiude con la bomba di Ellis in faccia a Tex. Il punteggio è 33-17. (agg. di Fabio Belli)

PALLA A DUE!

La diretta di Trento Venezia sta per prendere il via, noi abbiamo già ricordato che nel 2017 queste due squadre si erano trovate di fronte in finale. Una grande sorpresa: si arrivava dal periodo di dominio di Siena ma quella straripante squadra era stata cancellata dal fallimento Montepaschi, altre big come Virtus Bologna, Fortitudo Bologna e Treviso erano nelle serie minori, Milano dominava la regular season ma nei playoff tendeva a perdersi, Sassari era emersa alla grande ma era calata poco dopo, mentre Avellino si presentava come eterna incompiuta pur essendo a tutti gli effetti una contender per lo scudetto. Da quella regular season erano allora uscite Venezia, seconda con 21 vittorie e 9 sconfitte, e Trento quarta con 18-12.

Nei playoff la Reyer aveva fatto fuori Pistoia e Avellino, in semifinale serie splendida contro la Scandone; per Trento 3-0 a Sassari e 4-1 memorabile all’Olimpia, vincendo tre volte al Mediolanum Forum. La finale scudetto, come noto, l’aveva vinta Venezia per 4-2; Trento sarebbe tornata l’anno dopo a giocarsi il tricolore perdendo però contro Milano (sempre 4-2), la Reyer nel 2019 avrebbe festeggiato un altro scudetto nel 4-3 a Sassari. Torneranno quei giorni? Lo scopriremo strada facendo, intanto mettiamoci comodi e lasciamo la parola al parquet della Il T Quotidiano Arena perché finalmente la palla a due di Trento Venezia sta per alzarsi! (agg. di Claudio Franceschini)

TRENTO VENEZIA: DERBY DELL’EST!

Trento Venezia, che viene diretta dagli arbitri Roberto Begnis, Alessandro Perciavalle e Gianluca Capotorto, si gioca alle ore 18:15 di domenica 3 dicembre: siamo nella decima giornata di basket Serie A1 2023-2024 e va in scena, potremmo dire, la riedizione della finale scudetto del 2017 anche se da lì in avanti si sono giocate parecchie altre sfide. La Dolomiti Energia ci arriva dalla sconfitta in overtime a Casale Monferrato, ma in settimana ha battuto l’Aris Salonicco proseguendo la sua corsa in Eurocup, che è decisamente migliore rispetto al pessimo scenario degli anni scorsi.

Venezia sta particolarmente bene: anche la Reyer ha vinto in Europa battendo Amburgo, e in Serie A1 è una delle quattro squadre al comando della classifica dopo i 20 punti di scarto rifilati a Reggio Emilia, in un’annata nella quale gli orogranata vogliono davvero provare a tornare in finale. Sarà molto interessante scoprire cosa succederà ella diretta di Trento Venezia, mentre aspettiamo che si giochi possiamo fare le nostre consuete valutazioni circa i temi principali che potranno emergere dall’intrigante tardo pomeriggio della Il T Quotidiano Arena.

DIRETTA TRENTO VENEZIA: SITUAZIONE E CONTESTO

Siamo vicini alla diretta di Trento Venezia, una partita che può davvero dire molto sullo stato dell’arte delle due squadre. La Dolomiti Energia ha vinto un’altra partita sul filo di lana in Eurocup, grazie al canestro di Quinn Ellis: era già successo contro Lietkabelis, adesso Trento può davvero sognare di occupare una delle prime sei posizioni nel girone e proseguire l’avventura, questo cambio di passo sulla scena internazionale è sicuramente una cartina di tornasole circa la competitività di una squadra che in campionato ha come obiettivo minimo quello di arrivare ai playoff.

Stessa cosa per Venezia, che nelle ultime due stagioni ha rivoluzionato il suo roster dando l’addio a giocatori chiave come Stefano Tonut e Mitchell Watt, ma anche Julyan Stone e Austin Daye: ha cambiato molto dunque, ma Neven Spahija già dall’anno scorso aveva preso in mano la situazione dopo l’incredibile esonero di Walter De Raffaele, e adesso la Reyer sembra essere una squadra che può inserirsi nel discorso scudetto, anche se chiaramente per farlo bisognerà necessariamente passare da una serie playoff (almeno una) contro Milano o Virtus Bologna, e lì eventualmente si vedrà.