Sam Bennett ha vinto la quattordicesima tappa della Vuelta 2019: ennesimo successo stagionale per lo sprinter irlandese della Bora-Hansgrohe, che ha preceduto Max Richeze e Tosh Van der Sande in una volata decisamente anomala, fortemente condizionata da una caduta all’ultimo chilometro. Ripresa solo nel finale la fuga che ha caratterizzato quasi tutta la tappa, il lavoro delle squadre dei velocisti è stato condizionato proprio in extremis da una caduta che ha coinvolto molti corridori e che naturalmente ha spezzato il gruppo. Sono rimasti così in pochissimi a potersi giocare la vittoria, che è andata poi a Bennett che si è imposto in modo nettissimo davanti a Richeze. Quanto alla caduta, essa non avrà effetti in termini di distacchi perché avvenuta entro la neutralizzazione degli ultimi 3 km, tuttavia naturalmente bisognerà vedere quali saranno le conseguenze fisiche per chi è finito a terra – sembra nulla di serio per i big, c’è lo sloveno Luka Mezgec tra chi potrebbe avere subito conseguenze più serie. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA VUELTA 2019 (14^ TAPPA)
Per seguire la Vuelta 2019 in diretta tv, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulle piattaforme di Sky e DAZN. I collegamenti per la quattordicesima tappa San Vicente de la Barquera-Oviedo avranno inizio già alle ore 15.00 sul canale tematico per seguire tutte le fasi decisive di questa nuova frazione. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche Sky Go. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.
VERSO IL GRAN FINALE
Il gruppo tiene sotto controllo la fuga quando mancano poco più di 50 km all’arrivo della quattordicesima tappa della Vuelta 2019. Il vantaggio degli attaccanti infatti si aggira sempre attorno al minuto e questo significa che, salvo colpi di scena, chi è davanti in questo momento non avrà speranze di giocarsi il successo sul rettilineo d’arrivo, ambitissimo invece dai velocisti che sono a digiuno da una decina di giorni. Nel frattempo possiamo segnare che davanti sono rimasti solo in cinque, cioè Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Luka Pibernik (Bahrain-Merida), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Salvatore Puccio (Team Ineos) e Diego Rubio (Burgos-BH), dal momento che si è staccato il francese Stéphane Rossetto (Cofidis), che naturalmente è stato ben presto raggiunto dal gruppo, già vicinissimo alla testa della corsa. Una giornata finora ben poco significativa sta per entrare nel vivo: avremo lo sprint intermedio a Gijon, l’unico Gpm di giornata – comunque un facile terza categoria – e infine naturalmente l’arrivo a Oviedo, probabilmente per i velocisti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRUPPO NON CONCEDE SPAZIO
Circa a metà percorso per la quattordicesima tappa della Vuelta 2019 che prevede 188 km non troppo difficili verso Oviedo, è sempre in corso la fuga di Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Luka Pibernik (Bahrain-Merida), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Salvatore Puccio (Team Ineos), Diego Rubio (Burgos-BH) e Stéphane Rossetto (Cofidis). Il gruppo però non lascia spazio e di conseguenza ecco che il vantaggio degli attaccanti è di poco superiore al minuto, davvero nulla con ancora quasi 100 km da percorrere. Sono ancora lontani anche lo sprint intermedio e l’unico Gpm di giornata, stiamo di conseguenza vivendo una fase interlocutoria e allora possiamo dare una bella notizia. Tsgabu Grmay della Mitchelton-Scott ha annunciato di essere diventato papà di una bambina, che si chiama Mary e che il corridore etiope vedrà solamente alla fine della Vuelta: “La nostra vita è come quella di un soldato…”, ha commentato Grmay. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IN FUGA 6 CORRIDORI
Inizio molto combattuto per la quattordicesima tappa della Vuelta 2019, che dovrebbe dare una grande chance ai velocisti. Detto che non ha preso il via Domingo Gonçalves (Caja Rural-Seguros RGA), frenato dal mal di stomaco, ecco che oggi la fuga è riuscita a prendere il via fin dai primissimi chilometri. I sei uomini all’attacco sono dunque Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Luka Pibernik (Bahrain-Merida), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Salvatore Puccio (Team Ineos), Diego Rubio (Burgos-BH) e Stéphane Rossetto (Cofidis). Un gruppo dunque molto variegato e che comprende anche l’italiano Puccio, di solito prezioso gregario in casa Sky-Ineos, ma che oggi gode di libertà anche perché la corazzata britannica non ha capitani di classifica alla Vuelta 2019. Il problema per i fuggitivi è che molte squadre stanno lavorando in testa al gruppo: per Fabio Jakobsen è attiva la Deceuninck-Quick Step, per Sam Bennett c’è naturalmente la Bora-Hansgrohe e pure altre squadre si stanno impegnando. Ecco dunque che il vantaggio è di poco superiore al minuto e mezzo a 140 km dall’arrivo, per la fuga sarà una missione quasi impossibile arrivare a Oviedo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Tutto pronto per la partenza della quattordicesima tappa della Vuelta 2019, siccome potrebbe trattarsi di un arrivo in volata spendiamo adesso qualche parola per l’irlandese Sam Bennett della Bora-Hansgrohe, senza dubbio il velocista con il migliore palmares fra i pochi presenti alla Vuelta 2019. Bennett in questa stagione ha già vinto la bellezza di dodici corse, compresa la terza tappa di questa Vuelta ad Alicante. Tra gli altri successi significativi del 2019 per l’irlandese ricordiamo due tappe della Parigi-Nizza, una del Giro del Delfinato e tre del Binck Bank Tour. Nei grandi giri invece Sam Bennett è a quota quattro successi e gli appassionati ricorderanno naturalmente che le tre precedenti vittorie di Bennett risalgono al Giro d’Italia del 2018, quando l’irlandese si impose a Praia a Mare, Imola ed infine anche nell’ultima tappa a Roma. Oggi il duello potrebbe essere con l’olandese Fabio Jakobsen, che ha invece conquistato l’altro sprint di questa Vuelta. Sarà davvero così? Lo scopriremo presto: la 14^ tappa adesso comincia davvero! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA SEDE D’ARRIVO
Sempre più vicino il via alla diretta della 14^ tappa della Vuelta 2019, ci attende oggi l’arrivo ad Oviedo che è una città con enorme tradizione alla Vuelta, molto di frequente sede di arrivo o almeno di partenza. Negli ultimi anni a dire il vero Oviedo è stata di frequente sede proprio di partenza, spesso verso le salite della zona come ad esempio i celebri Lagos de Covadonga (per l’ultima volta nel 2014 con Alberto Contador in maglia rossa e vittoria di tappa al polacco Przemyslaw Niemiec), così per trovare l’ultimo arrivo ad Oviedo dobbiamo tornare addirittura al 1987, quando nel capoluogo delle Asturie si impose lo spagnolo Carlos Hernandez, mentre l’anno prima si verificò un qualcosa di davvero notevole. Nel 1986 infatti Oviedo fu sede di partenza di ben due tappe più arrivo di un’altra. Poca gloria invece per l’Italia a Oviedo, i ricordi migliori sono quelli che risalgono al 1956 quando Angelo Conterno vinse la seconda tappa di quella Vuelta con arrivo proprio nella città asturiana e nell’occasione era anche leader della classifica generale. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANNO SCORSO
In avvicinamento alla diretta Vuelta 2019 per l’odierna quattordicesima tappa, facciamo adesso il tradizionale confronto con la tappa numero 14 della scorsa edizione della Vuelta. Il confronto è in questo caso puramente numerico, perché quest’anno ci attende una tappa che dovrebbe essere dedicata ai velocisti mentre nel 2018 ci aveva proposto in quella occasione una frazione di montagna da Cistierna a Les Praeres de Nava per 167 km. Fu un giorno nel quale furono protagonisti assoluti i big più attesi di quella edizione della Vuelta: vinse infatti Simon Yates, il britannico capitano della Mitchelton-Scott che riuscì a precedere per appena 2” Miguel Angel Lopez e Alejandro Valverde, mentre a 5” si piazzò al quarto posto Thibaut Pinot e poi Nairo Quintana a 7” dal vincitore. Nel regale ordine d’arrivo trovarono posto anche Steven Kruijswijk a 11”, Enric Mas a 19”, Rigoberto Uran a 27”, Ion Izagirre a 37” e Fabio Aru a 39”. Una top ten di lusso che sancì il ritorno di Simon Yates in maglia rossa con un vantaggio di 20” su Valverde e 25” Quintana, la situazione un anno fa dunque era molto più aperta di quella odierna. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PRESENTAZIONE 14^ TAPPA VUELTA
La diretta Vuelta 2019 ci propone oggi la quattordicesima tappa San Vicente de la Barquera-Oviedo di 188 km e la notizia è che questo sabato 7 settembre 2019 potrebbe essere stranamente dedicato ai velocisti. Finora alla Vuelta 2019 ci sono state solamente due tappe pianeggianti, finite con la vittoria dell’irlandese Sam Bennett ad Alicante nella terza tappa e con il successo dell’olandese Fabio Jakobsen a El Puig nella quarta frazione, il giorno successivo. Due tappe consecutive per le ruote veloci ad inizio Vuelta, poi più niente per ben dieci giorni, cioè fino ad oggi. La diretta Vuelta 2019 di conseguenza oggi cambierà menù rispetto alle abitudini dei giorni scorsi ed è curioso pensare che proprio di sabato e dunque nel weekend ci sia uno dei rari giorni dedicati agli sprinter. Il percorso però è stato disegnato così e di conseguenza oggi dovremo ‘abituarci’ a un giorno per i velocisti, che dal canto loro naturalmente non vorranno lasciarsi sfuggire un’occasione così rara e che poi non si ripresenterà almeno fino a mercoledì.
VUELTA 2019, 14^ TAPPA SAN VICENTE DE LA BARQUERA-OVIEDO: IL PERCORSO
In attesa della diretta Vuelta 2019, andiamo adesso a descrivere il percorso della quattordicesima tappa San Vicente de la Barquera-Oviedo, a dire il vero tecnicamente meno interessante rispetto a quello dei giorni scorsi, dal momento che ci attende una frazione sostanzialmente pianeggiante, che dovrebbe essere adatta ai velocisti. La partenza avrà luogo da San Vicente de la Barquera alle ore 12.46: nel primo tratto ci sarà subito qualche saliscendi, ma nulla di particolarmente significativo in una giornata che la Vuelta 2019 vivrà quasi per intero in pianura. Di conseguenza è logico attendersi la classica fuga da lontano tenuta però sotto controllo dalle squadre dei velocisti che, come abbiamo già accennato, non vorranno lasciarsi sfuggire l’occasione odierna. La corsa si accenderà nel finale: al km 151,6 ecco lo sprint intermedio collocato a Gijon, subito dopo ci sarà da affrontare l’unico Gpm di giornata, l’Alto La Madera (km 165,4). Si tratterà di una salita di 8 km al 3,5% di pendenza media, dunque davvero molto facile, che fornirà però l’occasione per tentare un attacco da parte di chi vorrà evitare l’arrivo allo sprint. I velocisti dunque dovranno stringere i denti, sapendo che poi si tornerà in pianura negli ultimi 20 km verso l’arrivo di Oviedo, dove una volata a ranghi compatti è l’epilogo più probabile.