Philippe Gilbert ha vinto la 17^ tappa Aranda de Duero-Guadalajara della Vuelta 2019 davanti a Sam Bennett. Una frazione pazza è stata emozionante anche nel finale: la Deceuninck-Quick Step, forte di una netta superiorità numerica nel gruppo di testa, ha lanciato all’attacco uno splendido finisseur come Zdenek Stybar. Bennett di conseguenza si è dovuto muovere in prima persona scattando a circa 600 metri dall’arrivo, finendo però di fatto per tirare la volata a Gilbert, che lo ha scavalcato a 150 metri dalla linea d’arrivo andando a cogliere la seconda vittoria in questa Vuelta 2019. Tattica perfetta per i belgi, che hanno conquistato la vittoria con Gilbert e pure il terzo posto con Remi Cavagna. È arrivato al quattordicesimo posto a 10” Nairo Quintana, che però è l’altro vincitore di giornata: la partecipazione del colombiano della Movistar all’attacco di massa da lontano gli ha fruttato un guadagno enorme, perché Roglic, Valverde, Pogacar e Lopez sono arrivati a 5’29” da Gilbert, dunque a 5’19” da Quintana. Tra i fuggitivi anche Wilco Kelderman e James Knox, anche loro fanno un balzo notevolissimo in classifica in una giornata che doveva essere di puro trasferimento e che invece ricorderemo fra le più belle della Vuelta 2019. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA VUELTA 2019 (17^ TAPPA)

Per seguire la Vuelta 2019 in diretta tv, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulle piattaforme di Sky e DAZN. I collegamenti per la diciassettesima tappa Aranda de Duero-Guadalajara avranno inizio alle ore 15.00 sul canale tematico per seguire tutte le fasi decisive di questa nuova frazione. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche Sky Go. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.



VERSO IL GRAN FINALE

La 17^ tappa della Vuelta 2019 tra poco emetterà i suoi verdetti: mancano infatti solamente circa 20 km all’arrivo della Aranda de Duero-Guadalajara, presunta tappa di trasferimento che invece ha riservato emozioni a non finire. Ormai possiamo dare per certo che la fuga andrà in porto e anche con un buon vantaggio, sia pure in leggero calo nell’ultima fase della corsa: la testa della corsa infatti conserva circa quattro minuti e mezzo sul gruppo, sarà un vantaggio davvero importante per Nairo Quintana che torna prepotentemente in corsa almeno per un posto sul podio. Davanti si inizierà adesso a pensare anche alla vittoria di tappa, per la quale dobbiamo sottolineare che Fabio Jakobsen ha perso contatto – rendendo naturalmente Sam Bennett il favorito, sempre ammesso che oggi almeno la volata possa essere “normale”. Dietro invece è ormai definitiva la spaccatura fra i due tronconi del gruppo: i big navigano come detto a quattro minuti e mezzo di ritardo da Quintana e soci, mentre chi si è staccato ha oltre due minuti di ritardo ulteriore. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



LA FUGA GUADAGNA, IL GRUPPO SI SPEZZA

Nairo Quintana comincia a sognare davvero in grande: la 17^ tappa della Vuelta 2019 infatti vede i fuggitivi con oltre cinque minuti di vantaggio quando mancano ormai circa 70 km al traguardo di Guadalajara. La situazione è in continua evoluzione: davanti adesso sono rimasti in 30, fra i quali spiccano naturalmente i quattro della Movistar e poi i ben sette uomini della Deceuninck-Quick Step che può fare a sua volta un grande balzo in classifica con James Knox, oltre a puntare magari al successo di tappa con Fabio Jakobsen – ma in fuga c’è pure Sam Bennett. Il successo di oggi passa però in secondo piano in un giorno che sta stravolgendo tutte le gerarchie della Vuelta 2019, anche a causa del vento. Il gruppo principale, lanciato all’inseguimento della fuga, si è infatti spezzato in due e il secondo troncone paga già circa un ulteriore minuto di ritardo, dunque sarà fondamentale capire anche se qualcuno degli uomini di classifica è rimasto intruppato dai ritardatari – dalle prime informazioni, sembra che nella trappola sia caduto il francese Nicolas Edet. Di certo per Jumbo-Visma, Astana e UAE Team Emirates è un giorno di durissimo lavoro, perché non si può concedere eccessivo terreno a Quintana. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

IL GRUPPO PERDE DALLA FUGA

La 17^ tappa della Vuelta 2019 continua a regalare grandi emozioni: si fa infatti sempre più interessante l’attacco di massa che ha incendiato una tappa sulla carta tranquilla, adesso la testa della corsa ha un vantaggio che si aggira attorno ai quattro minuti e mezzo nei confronti del gruppo quando al traguardo mancano circa 130 km, questo significa che Nairo Quintana sarebbe al momento sul podio della Vuelta 2019. Per il gruppo dunque si sta rivelando davvero difficile inseguire una fuga così folta e nella quale praticamente tutti hanno interesse a tirare. Tra alcuni uomini che hanno perso contatto e segnalazioni in precedenza errate sui nomi dei fuggitivi, facciamo un nuovo elenco degli attaccanti che formano la testa della corsa: Jose Joaquin Rojas, Imanol Erviti, Nelson Oliveira, Nairo Quintana (Movistar Team), Gorka Izagirre, Luis Leon Sanchez (Astana), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), Jonas Koch (CCC Team), Philippe Gilbert, Eros Capecchi, Tim Declercq, Fabio Jakobsen, James Knox, Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick Step), Lawson Craddock (EF Education First), Tosh van der Sande (Lotto Soudal), Esteban Chaves, Sam Bewley, Damien Howson, Dion Smith (Mitchelton-Scott), Edvald Boasson Hagen, Rasmus Tiler (Dimension Data), Owen Doull, Wout Poels, Tao Geoghegan Hart, Ian Stannard (Team Ineos), Wilco Kelderman, Nikias Arndt, Casper Pedersen, Rob Power, Max Walscheid (Sunweb), Alex Kirsch (Trek Segafredo), Marco Marcato, Juan Sebastian Molano e Oliviero Troia (UAE Team Emirates). La Vuelta 2019 sarà stravolta da una tappa senza nemmeno un GPM? Come minimo, sarà una faticaccia notevole per tutti, sia chi scappa sia chi insegue. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

FUGA DI MASSA CON QUINTANA

Inizio decisamente esplosivo per la 17^ tappa della Vuelta 2019. Le notizie che ci arrivano sono la perfetta dimostrazione che la corsa la fanno i corridori, come recita una massima del ciclismo: oggi avrebbe dovuto essere una lunga e magari noiosa frazione di trasferimento, ecco invece fin dai primissimi chilometri un attacco addirittura di una cinquantina di uomini che potrebbe stravolgere l’intera Vuelta 2019, anche perché fra i tantissimi fuggitivi ci sono anche nomi di grandissimo spicco. In avanscoperta infatti troviamo Jose Joaquin Rojas, Imanol Erviti, Nairo Quintana, Nelson Oliveira (Movistar Team), Pierre Latour, Quentin Jauregui, Clément Venturini (AG2R La Mondiale), Luis Leon Sanchez (Astana), Heinrich Haussler, Hermann Pernsteiner, Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), Jonas Koch (CCC Team), Philippe Gilbert, Eros Capecchi, Fabio Jakobsen, James Knox, Rémi Cavagna, Tim Declercq, Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick Step), Lawson Craddock, Mitchell Docker, Daniel Martinez (EF Education First), Thomas De Gendt, Tosh van der Sande (Lotto Soudal), Sam Bewley, Damien Howson, Dion Smith, Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), Edvald Boasson Hagen, Ben King, Rasmus Tiler, Jaco Venter (Dimension Data), Wout Poels, Tao Geoghegan Hart (Team Ineos), Wilco Kelderman, Nikias Arndt, Casper Pedersen, Rob Power, Max Walscheid (Sunweb), John Degenkolb, Alex Kirsch (Trek Segafredo), Marco Marcato, Juan Sebastian Molano, Oliviero Troia (UAE Team Emirates), Jetse Bol (Burgos-BH), Gonzalo Serrano (Caja Rural-Seguros RGA) e Aritz Bagues (Euskadi-Murias). Abbiamo dunque davanti anche nomi pesanti per la classifica, su tutti naturalmente Quintana ma pure Kelderman, Pernsteiner e Knox, tutti entro l’undicesima posizione della classifica. Un ribaltone dunque è possibile: dietro la Movistar non tirerà perché ha Quintana in fuga, dovranno lavorare di fatto solo Jumbo-Visma, UAE Team Emirates e Astana per proteggere Roglic, Pogacar e Lopez, ma davanti sono moltissimi ad avere interessi comuni. Il vantaggio si aggira attorno ai due minuti e mezzo e il “rischio” è che l’intera tappa sia una lunghissima volata tra i fuggitivi e il gruppo. Ne vedremo delle belle… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

SI COMINCIA

Tutto pronto per la partenza della diciassettesima tappa della Vuelta 2019, siccome potrebbe trattarsi di un arrivo in volata è doveroso parlare dell’irlandese Sam Bennett della Bora-Hansgrohe, senza dubbio il velocista con il migliore palmares fra i pochi presenti alla Vuelta 2019 e già capace di vincere due tappe in queste settimane in Spagna. Bennett in questa stagione ha già vinto la bellezza di tredici corse, comprese la terza tappa di questa Vuelta ad Alicante e la quattordicesima ad Oviedo. Tra gli altri successi significativi del 2019 per l’irlandese ricordiamo due tappe della Parigi-Nizza, una del Giro del Delfinato e tre del Binck Bank Tour. Nei grandi giri invece Sam Bennett è a quota cinque successi perché, prima delle due esultanze alla Vuelta 2019, le tre precedenti vittorie di Bennett risalgono al Giro d’Italia del 2018, quando l’irlandese si impose a Praia a Mare, Imola ed infine anche nell’ultima tappa a Roma. Oggi sarà davvero una tappa per gli sprinter oppure avrà successo una fuga da lontano? Lo scopriremo presto: la 17^ tappa adesso comincia davvero! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

UN ANNO FA

Sempre più vicina la partenza della diretta Vuelta 2019 per l’odierna diciassettesima tappa, possiamo adesso ricordare che cosa era successo un anno fa nella frazione numero 17 della Vuelta. Si trattava allora di una insidiosa frazione di 157 km con partenza da Getxo e breve ma duro arrivo in salita in cima al Balcón de Bizkaia. La vittoria infatti andò a un corridore di spicco nel gruppo per tracciati di questo genere, cioè il canadese Michael Woods della EF Education First–Drapac, che riuscì a precedere di 5” il belga Dylan Teuns e di 10” lo spagnolo David de la Cruz. Da ricordare anche il quarto posto di Rafal Majka a 13”, seguito da Ilnur Zakarin a 38” e dal nostro Alessandro De Marchi al sesto posto a 44” da Woods, dunque i corridori arrivarono uno alla volta sotto il traguardo di Oiz. Qualche cambiamento ci fu anche in classifica, dove Simon Yates rimase in maglia rossa una perdendo qualche secondo da Alejandro Valverde, mentre Enric Mas balzò dal quinto al terzo posto. Oggi invece difficilmente ci saranno differenze significative. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

LA SEDE DI ARRIVO

Verso la diretta della 17^ tappa della Vuelta 2019, possiamo parlare della sede d’arrivo, cioè la città castigliana di Guadalajara, che sembra portare molto bene ai corridori italiani – un buon auspicio di cui avremmo grande bisogno in questa Vuelta 2019 invece molto avara di soddisfazioni per l’Italia. Possiamo infatti ricordare che Cristian Moreni vinse proprio a Guadalajara la 17^ tappa (stesso numero di oggi) dell’edizione 1999 della Vuelta, che aveva preso il via da Bronchales. Venti anni dopo, speriamo che qualche italiano possa seguire l’esempio di Moreni e anche di Luca Paolini, che nel 2006 vinse alla Vuelta la 12^ tappa, che partiva da Aranda de Duero e terminava a Guadalajara. Vi ricordano qualcosa? Ebbene sì, anche la sede di partenza oggi sarà la stessa. Di dolci ricordi dunque ce ne sono tanti a Guadalajara, compresa la partenza della 20^ tappa della Vuelta del 2001, che prevedeva un arrivo in salita all’Alto de Abantos che fu conquistato da Gilberto Simoni. Oggi qualche azzurro saprà regalarci altre soddisfazioni? (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PRESENTAZIONE 17^ TAPPA VUELTA 2019

Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, la diretta Vuelta 2019 oggi torna con la diciassettesima tappa Aranda de Duero-Guadalajara di 219,6 km. Si tratta della frazione più lunga della Vuelta 2019, l’unica oltre i 200 km, tuttavia non presenta significative difficoltà (nemmeno un Gran Premio della Montagna) e di conseguenza potrebbe essere la quarta occasione per i velocisti, che avevamo visto in azione per l’ultima volta sabato ad Oviedo con la vittoria di Sam Bennett dopo una caduta in vista dell’ultimo chilometro, che ci ricorda come nel ciclismo le insidie siano ovunque. In seguito abbiamo vissuto due giorni di alta montagna nella diretta Vuelta 2019, domenica verso il Santuario del Acebo e lunedì verso l’Alto de la Cubilla, due tapponi che però sembrano avere ribadito la superiorità di Primoz Roglic sulla concorrenza. Adesso restano cinque tappe: oggi, venerdì e domenica dovrebbero essere tranquille, restano giovedì e sabato le ultime frazioni di montagna per osare, ammesso che qualcuno ne abbia per provare a sfidare Roglic.

VUELTA 2019, 17^ TAPPA ARANDA DE DUERO-GUADALAJARA: IL PERCORSO

In attesa della diretta Vuelta 2019, il percorso della diciassettesima tappa Aranda de Duero-Guadalajara di certo non è fra i più impegnativi di questa edizione del Giro di Spagna, dunque potrebbe essere giorno per i velocisti, oppure per dare il via libera a qualche fuga da lontano di uomini di secondo piano, se le squadre degli sprinter non avranno le energie per tenere unita la corsa. La partenza avrà luogo da Aranda de Duero alle ore 11.49 in considerazione del lungo chilometraggio, principale difficoltà del giorno alla vuelta 2019 che riparte dopo il secondo e ultimo giorno di riposo. A volere essere pignoli di pianura ce ne sarà poca: siamo sull’altopiano della Castiglia e potremmo definire “frastagliata” l’altimetria di questa 17^ tappa, che però non ci proporrà nessuna vera salita, nemmeno un Gran Premio della Montagna di terza categoria. Ecco perché, a patto che le loro squadre abbiano le energie necessarie per tenere unita la corsa, dovrebbe essere un giorno per velocisti. Ricordiamo che lo sprint intermedio sarà collocato ad Atienza al km 103,3, mentre i saliscendi proseguiranno fin sull’arrivo di Guadalajara. Discesa fra i -4 e i -3 km, poi la strada tenderà a salire: nulla di difficile naturalmente, ma potrebbe essere abbastanza per regalarci una volata anomala.